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direttore Paolo Di Maira

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RAI FICTION/Coproduzioni Internazionali

di Adriana Marmiroli


Tagli al budget della fiction anche in Rai.
Ci sono e si fanno sentire: 400 milioni di euro circa quanto destinato al comparto per il biennio 2011-12.
Sono il maggior investimento Rai con lo sport, ma rappresentano comunque una cifra sensibilmente inferiore al passato.
Restando l’imperativo di coprire Rai1 con 110-120 ore di produzioni inedite all’anno, è chiaro che qualcosa si deve fare: abbattere i costi di produzione, limare su quanto prodotto per reti che non siano l’ammiraglia, ricorrere al mercato delle coproduzioni.
E’ per questo che, dopo un periodo in cui queste erano sostanzialmente assenti dai piani Rai, ora la possibilità  di dividere con altri broadcaster internazionali i costi è divenuto argomento di primario interesse.
Ed ecco quindi che al Mip si va per vendere (ma questo riguarda Rai Trade, ritornata in seno alla Rai dal 1° marzo 2011), ma soprattutto per discutere con i partner, già  certi o ancora solo probabili, accordi di coproduzione e piani a lunga distanza.

E’ con questi obiettivi che Luca Milano si prepara al prossimo Mip. «Saremo a Cannes per lavorare sulle coproduzioni: un numero di titoli necessariamente limitato, ma una realtà  importante».
Restando l’obiettivo Rai quello di produrre serie e miniserie (la percentuale è attualmente del 70% per serie lunghe e medie, del 30 per le miniserie da due puntate) che raggiungano la più ampia audience generalista, c’è da rimarcare la soddisfazione recente dei due record de “Le sorelle Fontana” e de “Il commissario Montalbano”.
«Sono la dimostrazione che lavorando su grandi temi storici e sociali o sulla letteratura il riscontro arriva.
Sono pochi i programmi che raggiungono gli stessi obiettivi. Negli ultimi mesi “Vieni via con me” della coppia Fazio-Saviano e il Festival di Sanremo.
Sono i soli che riuniscono tutta la grande platea televisiva».
Detto questo, è chiaro quale sia la strada su cui si sta muovendo RaiFiction anche nel campo delle coproduzioni.
Che inizia ad elencare.
«La prima e più importante produzione di cui andremo a discutere a Cannes è “La Certosa di Parma” da Stendhal, un progetto della Tangram di Roberto Levi: una coproduzione paritaria con France 2, per la regia di Cinzia Th. Torrini, da girare in Italia tra fine primavera ed estate prossima.
Si torna alla grande letteratura.
Un kolossal come fu ai tempi “Guerra e pace”».
Anche con inglesi e tedeschi sono in piedi collaborazioni.
Fa riferimento a un fatto poco noto accaduto a margine della Seconda Guerra mondiale (e qui abbondantemente romanzato) “Le Olimpiadi nascoste”: i militari di varie nazionalità  di un campo di prigionia tedesco, nel 1944, decidono di organizzare quelle Olimpiadi che la guerra ha impedito.
«Pronta per il 2012, anno delle Olimpiadi a Londra, è un progetto Casanova per cui Bbc ha dimostrato interesse».


Due i progetti da condividere invece con partner tedeschi: con Zdf un poliziesco che si ispira alla strage “˜ndranghetista di Duisburg.
«Si parte da questo evento per parlare delle infiltrazioni mafiose in Europa. E’ una proposta che ci arriva dalla Germania e che, in Italia, vede coinvolta la Iter Film».
L’altro progetto nasce invece con Beta Film sotto il segno della commedia.
«Un professore universitario italiano con moglie tedesca, da anni trasferitosi in Germania, deve tornare nel Sud Italia in cui è nato. La chiave è un po’ quella di “Benvenuti al Sud”: uno scontro-incontro tra culture».


Non di sole miniserie vivono però le coproduzioni: c’è il cosidetto “progetto Titanic” della Dap di De Angelis.
«Si tratta di 6 episodi da 100 minuti sulla costruzione del transatlantico, ambientato in Irlanda. Da mandare in onda nel centenario della tragedia, nell’aprile del 1912».
E poi ci sono altri progetti, ancora più in divenire, allo studio ma non ancora approvati in Rai, ma per cui il Mip è il luogo giusto per sondare il mercato.
Tra questi Milano cita “Anna Karenina”, i biopic su Pavarotti e Grace Kelly («ma era un progetto di Carlo Bixio, e molto dipende da cosa accadrà  alla sua società Â»).


Altro il discorso (che non riguarda direttamente Rai Fiction) dell’appetibilità  di produzioni italiane sul mercato internazionale. Tuttavia tra i titoli ormai pronti e prossimi alla messa in onda, potrebbero avere buoni riscontri – elenca ancora Milano – “Cenerentola” della Lux (che è già  coproduzione, seppure minoritaria), con Vanessa Hessler, “Violetta” di Magnolia, regia di Antonio Frazzi, con Vittoria Puccini, rivisitazione de “La Traviata”; “La figlia del capitano”, dal romanzo di Puskin, regia di Giacomo Campiotti, sempre con la Hessler, prodotto da Immagine e Cinema di Edvige Fenech (che riserva un piccolo ruolo anche per sé).
E, per il tema affrontato, la violenza alle donne e il prestigio dei registi (Margarethe Von Trotta, Liliana Cavani, Marco Pontecorvo), anche la quadrilogia di “Un corpo in vendita” prodotto da Ciao Ragazzi di Claudia Mori.
Anche qui, non molti titoli, ma importanti e interessanti.

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