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direttore Paolo Di Maira

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RAI CINEMA/Oltre le Frontiere

Nel 2012 Rai Cinema ha creato una struttura dedicata al documentario, investendo, nell’ultimo triennio ( 2014-2016) circa 5 milioni nel nanziamento di 126 progetti.
L’ha guidata Paola Malanga, attualmente vice direttore e responsabile prodotto di Rai Cinema.
“Sacro GRA” di Gianfranco Rosi, premiato con il Leone d’Oro alla 70° Mostra del Cinema di Venezia nel 2013, fu la prima importante conferma che la strada imboccata era vincente.

Sono seguiti altri, importanti riconoscimenti internazionali , da“ Bella e perduta” di Pietro Marcello, Pardo D’oro a Locarno 2015, a “Lousiana” di Roberto Minervini, selezionato a Cannes in Un Certain Regard, a “L’ultima spiaggia”, unico film italiano in selezione ufficiale a Cannes 2016, per arrivare a “Fuocoammare” di Rosi, Orso d’Oro alla Berlinale 2016 e finalista agli Oscar 2017.
Il documentario si affranca dal legame ancillare con i lungometraggi di finzione e si riappropria della dignità di linguaggio autonomo: “A volte– dice Paola Malanga – il cinema del reale è più forte della finzione”, questa convinzione si è fatta strada tra molti giovani cineasti italiani, scelta cui, con ogni probabilità, non è estranea la crisi economica e sociale che il nostro Paese sta attraversando. Il cinema documentario, con le sue tante possibilità di racconto “è molto più libero, non ha frontiere” sia nella dimensione creativa che produttiva. “Quello del documentario è il cinema italiano che viaggia di più all’estero permettendoci di vincere festival e posizionando il nostro prodotto all’attenzione di tutti. Con il documentario si ritorna all’origine del cinema, allo sguardo”, sostiene Paola Malanga, portando ad esempio due film sostenuti da Rai Cinema: il citato “L’ultima spiaggia” e “Happy Winter” di Giovanni Totaro.

“Due diversi sguardi su due spiagge molto diverse”: la spiaggia Pedocin di Trieste, che con un muro divide i bagnanti tra uomini e donne, e quella di Mondello, a Palermo.
Il percorso di “Happy Winter”, attualmente in produzione, rende bene la dimensione del documentario disegnata da Paola Malanga: nel 2014 Giovanni Totaro, studente alla sede palermitana del Centro Sperimentale di Cinematografia, presenta il progetto al Workshop IDS – A Step Further. L’anno successivo viene premiato al Match Making degli Italian Doc Screenings tenutosi all’interno del MIA di Roma, e nel 2016 vince il Best Pitch al Forum di Hot Docs Canadian International Documentary Festival.

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