In che modo la serialità contemporanea sta contribuendo a delineare un ritratto articolato dell’identità italiana?
Questo il tema oggetto dell’incontro Raccontare l’Italia attraverso le serie TV: regioni, storie, identità, svoltosi al Palariccione, nell’ambito dell’Italian Global Series Festival.
La risposta, emersa dal confronto tra Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Marco Spagnoli, Direttore Artistico dell’Italian Global Series Festival, e Jacopo Chessa, Presidente di Italian Film Commissions, animatori del panel, è che “dalle atmosfere intense di Napoli ai paesaggi della Sicilia, dalle tradizioni della Puglia al dinamismo di Milano, le serie TV si sono dimostrate un veicolo efficace per narrare le diverse sfaccettature del nostro paese, andando oltre gli stereotipi e valorizzando la ricchezza delle specificità regionali”.
L’incontro ha evidenziato il crescente apprezzamento per le serie italiane sia in patria che all’estero, come testimoniato da produzioni quali Gomorra – La serie, L’amica geniale e Mare Fuori, che hanno raggiunto un vasto pubblico globale pur mantenendo un’autenticità locale. È stato inoltre analizzato l’impatto delle produzioni straniere che scelgono l’Italia come set, da The White Lotus a Ripley, sottolineando come i nostri paesaggi siano diventati elementi distintivi sulla scena internazionale.
Un approfondimento è stato dedicato al rapporto tra serie TV e letteratura, con esempi di successi derivati da opere letterarie. Infine, un confronto tra la serialità contemporanea e il glorioso cinema italiano degli anni ’50-’60 ha permesso di riflettere su punti di contatto e differenze nell’evoluzione del racconto audiovisivo nel nostro paese.