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direttore Paolo Di Maira

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Sironi in Generation 14Plus, Quatriglio in Forum

Dopo l’annuncio delle due serie Dostoevsky e Supersex, e di Turn in the Wound di Abel Ferrara in Berlinale Special, altri due titoli italiani saranno a Berlino, entrambi girati in Sicilia: Quell’estate con Irène, opera seconda di Carlo Sironi, che concorrerà in Generation 14plus e Il Cassetto segreto, documentario di Costanza Quatriglio, in Forum.

Il film di Sironi è una co-produzione fra l’italiana Kino Produzioni (con Rai Cinema) e la francese June Films con il supporto di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Sicilia – Sicilia Film Commission – Piano Sviluppo e Coesione Sicilia, ACM – L’aide aux cinémas du monde, CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, Institut français.

É la storia di due adolescenti che si conoscono nell’ospedale dove sono in cura per una malattia e, durante una gita organizzata, decidono i scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate. Il film, girato nel Lazio e a Favignana, ha ottenuto la certificazione Green Film.

Si colloca all’interno di una selezione con cui, spiega il direttore di Genration 14Plus Sebastian Markt, “cerchiamo di dare una risposta all’interrogativo di cosa può essere il cinema come arte e spazio sociale, con film che espongono le crepe che attraversano il mondo e le rendono comprensibili, che inventano forme che rendono le cose visibili ed esprimibili, che inventano immagini che potrebbero diventare il materiale con cui riparare alcune di queste crepe.”

LA 54° edizione di Forum, la prima diretta da Barbara Wurm, e l’ultima che si svolgerà al Kino Arsenal di Potsdamer Platz prima di spostarsi, l’anno venturo, al silenzioso e verde Kulturquartier, si presenta con la sua consueta passione per il frammentario, ma non disdegna forme di cinema più ‘su larga scala’ che a prima vista  potrebbero sembrare familiari.
E presenta anche alcuni lavori saggistici che propongono riflessioni sui diversi media: fra questi c’è Il Cassetto segreto  (The Secret Drawer) di Costanza Quatriglio, che parte dalla casa palermitana dove la regista è cresciuta, e dove è tornata per donare alla Regione Siciliana l’archivio del padre giornalista, Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento. É un viaggio sentimentale attraverso fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore realizzate dal padre dagli anni ‘40 in poi in Europa e nel mondo, e le riprese effettuate dalla regista tra il 2010 e il 2011 con lui quasi novantenne. La memoria personale e la memoria collettiva si mescolano in un fitto dialogo tra presenza e assenza.

“Così la casa dove sono cresciuta è divenuta il set per un racconto personale e articolato che si dipana dalle sue mura per abbracciare la Sicilia, l’Europa e il mondo, in un secolo di storia. – Spiega Quatriglio-Come nelle tracce ritrovate ho riconosciuto la mia stessa educazione sentimentale, allo stesso modo portare il cinema nella mia casa mi ha permesso di compiere un passaggio di trasfigurazione e comprensione profonda del tempo del distacco».

Il documentario è prodotto da Indyca, Luce Cinecittà con Rai Cinema, e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Sicilia Film Commission. Uscirà prossimamente distribuito dal Luce Cinecittà.

21 opere da 21 paesi compongono la selezione di Forum Expanded: non solo film, ma anche installazioni e performance che dirigono la nostra attenzione sulle comunità: la loro costituzione, i punti di rottura che le mettono in discussione, i pericoli e le costrizioni a cui sono esposte. L’Italia è presente nel corto In Praise of Slowness con cui Hicham Gardaf osserva i venditori di candeggina liquida per le strade di Tangeri: una professione che sta scomparendo nel gorgo dell’economia globale in costante accelerazione. A questo si contrappone la lentezza dei venditori e il loro caratteristico vociare per pubblicizzare la loro merce, che diventa una manifestazione fisica di resistenza.
Con questo corto Gardaf ha vinto il Grant on Industry and Work, con cui la Fondazione MAST di Bologna premia un giovane fotografo che documenti con le immagini attività relative all’industria, alle trasformazioni che provoca nella società e nell’ambiente, e al ruolo del lavoro nello sviluppo produttivo ed economico.

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