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direttore Paolo Di Maira

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PUGLIA/Un sistema chiavi in mano

450 mila euro: è questo il contributo massimo a cui una produzione televisiva che sceglie di girare in Puglia può aspirare, e sono tre gli incentivi messi a disposizione da Apulia Film Commission per le troupe che investono nel territorio.
Il National& International Film Fund garantisce un rebate del 25% della spesa sostenuta sul territorio, fino ad un massimo di 250 mila euro, è un fondo a sportello, per il quale cioè si può far domanda in ogni momento dell’anno, con un tempo massimo di risposta di 60 giorni.
E’ invece legato a una graduatoria e scadenzato da bandi il Fondo per l’ospitalità, che copre il 60% delle spese sostenute per vitto e alloggio fino a un massimo di 200 mila euro, un incentivo che la film commission mette a disposizione attraverso i fondi europei FESR.
C’è, inoltre, un Develpoment Fund per i progetti in sviluppo che eroga diecimila euro a progetto, si tratta sempre di un fondo a sportello.

Altrettanto importanti dei contributi sono i servizi e le opportunità che il territorio può offrire. Forse più importanti, soprattutto guardando in prospettiva, come spiega il neo direttore di Apulia Film Commission, Daniele Basilio:

“Credo che la strada da seguire sia quella di diventare sempre più competitivi e capaci di far trovare alle troupe che arrivano qua una situazione ‘chiavi in mano’.
La vera sfida per una film commission passa attraverso la creazione di un sistema di aziende, professionisti e servizi gratuiti e sempre più all’avanguardia, che permettano un significativo risparmio di tempo e denaro.”

E’ quello che è accaduto con “Braccialetti rossi”, la celebre serie televisiva, remake della catalana “Pulseras Rojas” prodotta da Palomar e Rai Fiction, e diretta da Giacomo Campiotti (le riprese della seconda stagione, partite ad agosto, si concluderanno in novembre).
Racconta Basilio: “Tutto l’ospedale in cui è ambientata la serie è stato costruito da professionisti pugliesi dentro il CIASU, il centro di formazione professionale e universitaria di Fasano, con un risparmio notevole. L’ altra strada da perseguire è quella di attivare un tessuto locale di imprenditori a servizio dell’industria, per stimolare l’investimento privato anche nella televisione, laddove possibile.”

C’è infine, conclude Basilio, “un grande fermento di ricerca, anche ingegneristica, che si sta sviluppando nella direzione di attrezzature e tecnologie dedicate al mondo dell’audiovisivo e della comunicazione, che comprende piattaforme crossmediali, società che lavorano nella ricerca e sviluppo di droni, di camera systems, o nel campo del VOD… Qualche mese fa, tre studiosi del Politecnico di Bari, che l’anno passato avevano vinto il Cisco Award, per la progettazione di algoritmi da utilizzare nel campo della distribuzione di video su Internet, sono stati premiati con il “Google research Award 2014” da 1 milione di euro per il progetto di “Congestion control for Web real-time communication”.

“Braccialetti Rossi” è solo uno dei set televisivi attivi in Puglia: si sono appena concluse le riprese, fra le Isole Tremiti e Monte Sant’Angelo, di “Un mondo nuovo” film tv sulla vita di Altiero Spinelli, prodotto da Palomar e Rai fiction, diretto da Alberto Negrin e interpretato da Isabella Ragonese e Vinicio Marchioni, e di “Baciato dal sole” di Antonello Grimaldi (Pepito produzioni con Rai fiction), girato a Monte Sant’Angelo, Manfredonia e Macchia.
Vico del Gargano e Manfredonia saranno le locations di “Questo è il mio paese” (Cross productions), che Michele Soavi girerà dal 20 ottobre per 10 settimane.

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