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PUGLIA/Un Fondo per attrarre gli Stranieri

di Chiara Gelato e Michela Greco


Esempio virtuoso per efficienza e trasparenza, il più giovane Apulia Film Fund “” il cui stanziamento per il 2010 è di un milione e 600mila euro – ha al suo attivo sessantacinque progetti finanziati nell’arco di un triennio, di cui “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek è solo uno degli ultimissimi casi.
A goderne, nella stragrande maggioranza, progetti “made in Italy”, ripartiti tra un 30% di lungometraggi, un 50% di documentari e il rimanente tra cortometraggi ed altri formati.


“Il Public Fund è una modalità  che è risultata appetibile per le produzioni italiane”, dichiara Silvio Maselli, direttore dell’Apulia Film Commission, “ma che non sembra attrarre produzioni straniere.
Uno stanziamento pari ad un massimo di 150mila euro a progetto non basta a trainare il prodotto internazionale, tanto più in una situazione in cui tali interventi non sono rafforzati da un “Sistema Paese” che si muove nella stessa direzione. E’ fuori di dubbio, infatti, che per richiamare gli stranieri occorra mettere in campo strategie nazionali. E in questa mancanza sta una storica incapacità  tutta italiana, che poi va ad atrofizzarsi nell’area del Mezzogiorno, dove la Puglia rappresenta, in effetti, un caso piuttosto isolato”.
Degna di nota appare, in questo contesto, l’attenzione che il Fondo ha suscitato presso gli indiani, “che dispongono di un cinema straordinariamente ricco.
Tra le ultime produzioni che ha ospitato il nostro territorio c’è infatti il blockbuster “Housefull” di Sajid Kahn, distribuito a partire dal 30 aprile in tutte le sale cinematografiche indiane, che è stato girato tra l’India, Londra e la Puglia avvalendosi del contributo della nostra Film Commission.
Le riprese si sono svolte in provincia di Foggia, a dimostrazione che la Puglia non è “” come erroneamente si crede “” solo il Salento, perché può contare su una varietà  di location”.


Ma l’attività  dell’Apulia FC non si esaurirà  nel Public Fund istituito nel 2007, in quanto nei suoi piani futuri c’è la messa a punto di un nuovo Fondo misto che veda nell’apporto finanziario dei privati una differenziazione dei meccanismi di sostegno.
“Stiamo lavorando su un’ipotesi di Fondo pubblico-privato che vada a svolgere “” rafforzandola – la funzione dell’originario Fondo pubblico, che verrebbe ripensato per sostenere le opere prime e il cinema indipendente” “” spiega Maselli “” “La progressiva contrazione dei budget statali ci costringe a sopperire a quella mancanza, tanto più che il ritardo nella pubblicazione delle Gazzette per rendere operativi Tax Credit e Tax Shelter – che non possono comunque essere gli unici strumenti – ha tenuto le produzioni in attesa per circa un anno.
Finché in Italia perdurerà  questa situazione di duopolio e di inefficienza dello Stato, le Regioni svolgeranno sempre più la funzione di coproduttori”.


In attesa di determinare il nuovo meccanismo di sostegno, l’impegno della Film Commission pugliese “” che si richiama all’esempio di marketing territoriale svolto dal Regno Unito e guarda, sul versante italiano, al modello del Piemonte per continuità  e lucidità  – prosegue sui binari consueti.
Nei prossimi mesi, la Regione ospiterà  infatti le riprese dei film ammessi al contributo per la prima tranche 2010 del proprio Film Fund.
Nove le produzioni interessate, che godranno di uno stanziamento totale pari a 355mila euro: due lungometraggi, una serie televisiva, due cortometraggie quattro documentari.
Tra i diversi titoli, la serie televisiva “Una musica silenziosa” di Ambrogio Lo Giudice (una produzione Casanova Multimedia), che “” con un finanziamento di 150mila euro “” girerà  per venti settimane tra Bari, Monopoli, Conversano, Alberobello, Polignano a Mare e Mola di Bari.

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