direttore Paolo Di Maira

PUGLIA/La Film House e i nuovi Studios (con Netflix)?

Il nuovo Apulia Film Fund che la Regione Puglia ha previsto avrà una dotazione di 5 mln di euro e Apulia Film Commission è stata indicata dalla stessa Regione come Organismo Intermedio per la gestione del fondo, una trasformazione che mira anche ad agevolare la ripresa, dopo il periodo di crisi generato dall’emergenza Covid-19.

“La strategia regionale per affrontare l’emergenza covid-19, esplicitata dal Governato Emiliano, ha infatti come punti principali diminuire la burocrazia, lavorare in sicurezza e aumentare l’innovazione -, spiega Simonetta Dellomonaco, presidente di AFC, – e si sposa bene con la necessità, ora particolarmente sentita, di agevolare le produzioni audiovisive che intendono venire in Puglia a partire dalla ripresa delle attività di shooting. Insieme con la Regione Puglia stiamo mettendo a punto numerosi strumenti sia in regime di aiuti alle imprese che potranno contare sul supporto diretto di AFC, che come bandi rivolti agli autori finalizzati a creare innovazione.”

Intanto, si è aperta il 15 aprile la seconda sessione del bando dell’Apulia Development Fund: ci sarà tempo fino al 15 maggio per presentare le candidature, mentre le domande ammesse della prima sessione, 15 in totale, saranno tutte sostenute da Apulia Film Commission, che ha deliberato in via straordinaria, considerato il momento particolarmente difficile per il settore, un incrementando della dotazione finanziaria sull’Avviso.

“Il sostegno agli autori è fondamentale, ora più che mai c’è bisogno di scovare nuove storie, adeguate alla contingenza” afferma Dellomonaco.

Quali sono le storie più adeguate alla contingenza?
Quelle del Terzo Settore, ad esempio, che arriveranno attraverso la nuova edizione del Social Film Fund, sviluppato insieme alla Fondazione Con il Sud,  che abbiamo deciso, in accordo con la Regione Puglia, di rifinanziare.

Poi ci sono tutte le storie legate al gaming, ai formati cross-mediali e all’animazione, oggetto del nuovo Apulia Shorts&Digital Fund, con cui cerchiamo proposte incentrate sui nuovi formati digitali, anche in relazione alle modalità di consumo e fruizione on line.

L’attenzione ai nuovi formati ha animato anche il progetto di costituzione di un Polo Produttivo del Digitale all’interno dell’Apulia Film House, che doveva essere inaugurata ad aprile. Sarà sviluppato insieme alle imprese pugliesi che lavorano appunto nell’ambito dell’animazione, del gaming, dei contenuti cross-mediali e della post produzione.

“Sarà per loro come una pista d’atterraggio e il nuovo fondo costituirà una rampa di lancio. – precisa Dellomonaco. – L’Apulia Film House sarà anche una vetrina per le nuove produzioni sperimentali che prende a modello altri importanti poli dell’immagine europei. Iniziamo con le imprese esistenti sul territorio, con l’ambizione di attrarre nuovi insediamenti, magari dal nord Italia, dove esistono tante realtà impegnate in questo settore e dove spesso lavorano molti talentuosi pugliesi, che sarebbero contenti oggi di investire nella loro regione.”

Dal punto di vista delle infrastrutture, mentre proseguono i lavori di realizzazione dei nuovi Cineporti di Brindisi e Taranto, è stato avviato anche uno studio di fattibilità per la realizzazione di teatri di posa e water tank.
Il nostro primo obiettivo, oggi, è quello di completare e potenziare la filiera produttiva, per continuare a essere una risorsa e una sicurezza per la produzione nazionale. Essere tecnologicamente più predisposti ad accogliere anche le produzioni seriali, in modo da avere più giornate di lavorazione possibile per ogni progetto e maggiore coinvolgimento di comparse, attori e maestranze.
Per realizzare queste infrastrutture innovative abbiamo avviato uno studio di fattibilità assegnato insieme con Regione Puglia ad ASSET, che poi abbiamo anche indirizzato verso i sopravvenuti standard produttivi e di sicurezza cui l’Industria dovrà inevitabilmente misurarsi, unitamente ai maggiori livelli tecnologici legati al digitale.

Dove li costruirete?
Stiamo considerando diverse location, perché entrano in gioco molteplici fattori, in primis quello gestionale, per cui è necessaria la vicinanza all’aeroporto, all’autostrada, al mare, anche perché intendiamo realizzare piscine a sfioro, con la visuale del mare aperto. Vogliamo rendere queste strutture appetibili per una gestione mista, che prevede una partnership pubblico-privato. L’investimento potrà essere in tutto o in parte pubblico, ma prevedere un modello innovativo di gestione mista.

Avete già individuato il partner privato?
Siamo aperti alle collaborazioni. Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con Netflix, nate a seguito dell’esperienza del film “Lo spietato”, interamente girato a Foggia all’interno della fiera campionaria, per quasi 5 settimane l’anno scorso.
Prodotto da Bibi Film, con Rai Cinema e Indie Prod, il film è stato poi acquistato da Netflix, che era già ‘arrivato’ in Puglia con “Six Underground” di Michael Bay, e che ha recentemente acquistato anche il nuovo film interpretato da Sofia Loren “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti, prodotto da Palomar e girato fra Bari e Spinazzola.

Un connubio che sembra funzionare, quello fra Netflix e la Puglia, anche se, precisa Dellomonaco: “Adesso probabilmente molte cose cambieranno con questa situazione e dovremo capire meglio. Anche Netflix ha parlato di diminuzione della produzione. Le infrastrutture dell’audiovisivo diventeranno sempre più snelle e flessibili e quindi economicamente meno ingombranti, anche noi andremo in questa direzione. “

L’idea di costruire gli Studios pugliesi, si incrocia anche con un’altra delle vocazioni dell’Apulia Film Commission, quella legata al cineturismo:

“In questa direzione abbiamo siglato un accordo con Film London a settembre scorso e a novembre abbiamo fatto un Focus a Londra per condividere buone prassi ed esperienze. In questo senso, pensiamo che parte degli studios potrebbero essere costruiti come set duraturi, nel caso di serie che hanno un potenziale per diventare una sorta di landmark.”

Oltre agli aiuti alle imprese e il sostegno per gli autori ci sono le iniziative per il grande pubblico…
Che partono dalle attività con cui puntiamo a coinvolgere gli esercenti per realizzare rassegne, retrospettive e film d’autore all’interno di sale virtuali. Le sale cinematografiche sono le nostre antenne disseminate sul territorio attraverso il nostro “Circuito D’Autore” e in  questo momento potrebbero realizzare insieme a noi un’azione territoriale estesa e capillare lavorando sull’ audience development e l’audience engagment.
Oggi  l’esercizio è in grande sofferenza e ha anche bisogno di non smarrire la relazione con il proprio pubblico.

Inoltre, da martedì partirà “Le parole del cinema”, il progetto dedicato alla formazione del pubblico on line con tutte le masterclass realizzate nei nostri festival, in primis in 10 anni di Bifest, poi nel del Festival del Cinema Europeo di Lecce, in Vive le Cinema, la Festa del Cinema del Reale ed altri: possediamo una banca dati enorme, inizieremo con la masterclass del Maestro Bertolucci, che metteremo online sulla pagina youtube di AFC.

Infine, trasmetteremo online anche la nostra rassegna più famosa che è “Registi fuori dagli schermi” (diretta da Luigi Abiusi) dedicata a registi (grandi maestri) inconsueti provenienti da tutto il mondo, ospitati normalmente da noi per parlare dei loro film. Abbiamo sviluppato una piattaforma ad hoc, dove gli spettatori accederanno gratuitamente alla visione del film appositamente sottotitolato e poi avranno la possibilità di intervenire con l’ospite in maniera interattiva con traduzioni simultanee. Lo stiamo prendendo come prototipo per capire se e come potrà essere sviluppato su altri nostri eventi di imminente o mancata realizzazione. Se funziona, sarà una bellissima occasione per disseminare contenuti ad un pubblico molto più vasto, proprio grazie alla “smaterializzazione” dell’evento.

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