
Non più solo agenzia territoriale erogatrice di fondi ma anche produttore di progetti di valorizzazione integrata e sviluppo della filiera industriale cinematografica.
Il nuovo corso di Apulia Film Commission, sintetizzato nella formula AFC 4.0 parte da qui, e passa attraverso l’incontro fra il lavoro di uno staff ben consolidato e l’esperienza, portata dalla nuova presidente, Simonetta Dellomonaco, architetto, specializzata in progetti di rigenerazione e valorizzazione integrata del territorio attraverso la cultura, l’innovazione sociale e la cooperazione internazionale.
La Mostra del Cinema di Venezia è stata l’occasione per fare con Dellomonaco un punto della situazione e avere delle anticipazioni sul percorso di lavoro che impegnerà la film commission pugliese nei prossimi 4 anni.
A Venezia, AFC ha presentato i risultati di tre progetti, in via di realizzazione, Ciak e Circe, che prevedono azioni di cooperazione transfrontaliera e riguardano rispettivamente, Grecia e Italia e Italia – Albania – Montenegro; e Social Film Fund con il Sud di cui sono stati annunciati i 10 progetti vincitori (6 documentari e 4 cortometraggi) selezionati dal Bando nato dal comune in- teresse di Fondazione Con il Sud e Apulia Film Commission, e che promuove l’incontro fra imprese cinematografiche e enti del Terzo Settore di Basilicata, Campania e Puglia.

In totale, si tratta di una trentina di progetti finanziati da fondi esterni, e per i quali AFC riveste il ruolo di produttore.
Simonetta Dellomonaco è esperta di management e sviluppo progetti complessi condotti in public-private-partnership e ha portato questa esperienza in film commission.
In passato ha lavorato con diversi enti pubblici e anche con il Teatro Pubblico Pugliese:
“la mia è un po’ una competenza trasversale fra gestione, valorizzazione del patrimonio, e produzione di eventi.”
Spiega Dellomonaco, che all’attivo ha anche la gestione di un progetto di tre anni con la Fondazione Con il Sud, da cui è poi nata l’idea del Social Film Fund, “questa edizione pilota del bando ha avuto un enorme successo, grazie alla Fondazione Con il Sud che ha voluto investire nel cinema come acceleratore di attenzione sul terzo settore, e a Regione Puglia che mi ha dato fiducia finanziando la nostra quota parte. E adesso stiamo lavorando sulla possibilità di una seconda edizione. L’attenzione per la diversità e per il sociale: è questo uno dei temi su cui vogliamo puntare, dopo il lavoro egregio del nostro staff nel costruire una reputazione diversificata, tracciando un solco, nel quale mi sono inserita con il mio ‘bagaglio’ che passa anche dalla innovazione sociale, l’internazionalizzazione e lo sviluppo integrato, anche economico.
Il punto di ripartenza, AFC 4.0, si propone infatti di rafforzare la filiera industry in Puglia, e poggia su quattro pilastri:
RISORSE:
“l’ambizione è quella di rafforzare le competen- ze sul territorio e arrivare a coprire tutti i vari settori e comparti della filiera cinematografica, potenziando le opportunità di crescita per i pro- duttori del territorio.”
INFRASTRUTTURE:
“Sono in ponte grossi investimenti, di cui abbiamo parlato con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Stiamo lavorando ad un piano infrastrutturale che tenga conto sia delle esigenze delle varie produzioni che arrivano in Puglia, sia dei bisogni del pubblico pugliese sempre più attento a cinematografie più particolari e lontane. Le produzioni audiovisive avranno, quindi, a disposizione in Puglia sempre più luoghi funzionali alle varie esigenze dettate dal comparto industriale cinematografico.
Contestualmente, rinnoveremo e potenzieremo i tre cineporti esistenti, divenuti negli anni veri e propri presidi dell’audiovisivo, e faremo in modo di replicare questo esempio virtuoso anche nelle altre tre province: Brindisi, Taranto e BAT. In questo senso è stato per noi molto importante, grazie all’intervento di Regione Puglia, portare qui a Lecce, una nuova sede del CSC, dedicata al restauro delle pellicole.
ICT
Ovvero, l’innovazione tecnologica: “entreranno a far parte del nuovo Film Fund anche la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata.
In più, a partire dalla fine di quest’anno, entrerà in funzione l’Apulia Film House che avrà al suo interno uno spazio dedicato alla produzione di nuovi contenuti multimediali e l’archiviazione di contenuti digitali esistenti. Inoltre, stiamo riflettendo sulle enormi possibilità date dalla creazione di un polo dell’immagine, in cui ci si possa anche dedicare anche alla post-produzione.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Trasversale agli obiettivi generali è quello dell’internazionalizzazione “Stiamo facendo un lavoro di rete con diverse realtà europee ed extraeuropee: innanzitutto il lavoro in sinergia con Anica fuori dall’Europa; l’accordo con Film London (con cui abbiamo firmato a Venezia il secondo protocollo di intesa, di cui faranno parte la Conferenza Internazionale di Cineturismo, a Londra il prossimo 29 novembre); il Coproduction Talent Lab che si terrà in Puglia nel 2020; lo scambio di progetti fra il Production Finance Market e Apulia Film Forum, la cui decima edizione si terrà a Brindisi dal 10 al 12 ottobre.
Poi c’è il progetto “China Insight” e il protocollo di intenti con un importante gruppo finanziario del comparto cinematografico cinese, con l’obiettivo di favorire la coproduzione e promuovere il Cineturismo dalla Cina.
Parallelamente, il nostro Apulia Cinefestival Network, la rete di 11 festival diffusi su tutto il territorio pugliese, ci consente di ospitare nella nostra terra produttori e autori provenienti da tutto il mondo. È per noi un momento strategico in cui illustrare loro i nostri servizi e fondi e mostrare la ricchezza sorprendente della nostra Puglia.”