“Mai come quest’anno ho avuto la sensazione di aver trovato il canale per rivolgermi ai giovani. I film che normalmente erano rivolti a pubblico maturo hanno parlato ai giovani: adesso gli spettacoli serali, che non sono mai stati forti nel mio cinema, sono pieni di 25-30enni. É una tendenza iniziata timidamente nel 2021, e poi si è pian piano rafforzata finché quest’anno è cambiato decisamente il vento.”
Con queste parole, Giuliana Fantoni, la nuova presidente FICE, ed Esercente del Cinema Edera di Treviso ha portato una ventata di ottimismo all’intento del convegno che ha aperto Cinè, ieri, 2 luglio, organizzato da Box Office, e dedicato proprio al Pubblico in Sala tra Rivelazioni al Box Office, Case History e Scommesse per il Futuro
“Ci sono state delle sorprese clamorose, a cui, se non fossi stata personalmente in cassa non avrei creduto, come la presenza di oltre 80 ragazzi alla proiezione delle 21.45 del 2 aprile de L’Arpa Birmana. Ho notato che molti giovani hanno atteggiamenti da cinefili (chiamano L’Odio La Heine, chiedono un biglietto per ‘ Wim Wenders’, o ‘Wes Anderson’ al posto di dire i titoli dei film: ci tengono a mostrare che non sono al cinema per caso ma hanno dei gusti precisi che poi raccontano con i social. Un fenomeno c da nutrire, assecondare e cavalcare.”
I ragazzi, in particolare il ‘pericoloso target’ 14-25 ha sorpreso molto a casa Sony con i risultati del film Tutti tranne te, “su un genere altrettanto pericoloso, quello della commedia romantica che una decina d’anni a questa parte funziona poco” dice Alessia Garulli, VP Marketing & Distribution di Sony Pictures Product. Prodotto con un budget di 25 milioni di dollari, ne ha incassati oltre 220 milioni nel mondo. In USA i tiepidi 6 milioni dell’apertura si sono poi trasformati in 88, grazie alle video views su TikTok: fenomeno partito da un contenuto postato dalla protagonista del film, Sydney Sweeney e basato sulla canzone Unwritten, del 2004: le visualizzazioni sono cresciute esponenzialmente, assieme al box office.
In Italia, i 1,2 milioni in apertura sono diventati 6 milioni in chiusura: la migliore commedia romantica dopo To Rome with Love del 2012. I giovani hanno amato la leggerezza, l’atmosfera nostalgica (la nostalgia è uno degli atteggiamenti tipici della generazione Z, spiega Garulli).
Alla Eagle Pictures hanno puntato anche su un target di giovani per il biopic su Bob Marley- One Love, cantante sconosciuto alla maggior parte di loro, attraverso azioni di marketing non convenzionali. Come quella di portare una chitarra gigante in in piazza Duomo a Milano, all’alba, il tutto ricreato con l’intelligenza artificiale: anche grazie al dubbio sulla realtà dell’operazione, c’è stata un’estesa copertura sui media e un’inaspettata condivisione sui social
A questa si è aggiunta un’azione che Federica Diomei, Direttrice Marketing Eagle Pictures, definisce di “dominazione non convenzionale del Festival di Sanremo: abbiamo presidiato la città, in prtnership con RDS, chiedendo alle persone di cantare canzoni e creando contenuti che poi sono diventati virali sulle nostre piattaforme. E presidiando anche Rai Play, il 6 febbraio, giorno di inizio del festival e compleanno di Bob Marley, per ribadire la vicinanza fra i due eventi, con uno spot che ha generato molte visualizzazioni.
E poi le anteprime in musica in alcune sale: aperitivi con dj-set, partecipazione di musicisti, cabine karaoke per creators e spettatori… Tutto questo ha contribuito a rendere One Love il miglior biopic 2024, la migliore apertura di un biopic dopo Bohemian Rapsody, con un box office totale di 3 milioni di euro.
Sono varie le esperienze di collaborazione con le sale per la costruzione di esperienze che vadano oltre il cinema, sconfinando nel mondo della musica: Arturo De Simone, direttore marketing e distribuzione digitale per l’Italia e la Spagna di Warner Bros. Discovery, cita quella Liberato, esempio di “come si porta al cinema non un concerto di Liberato ma un’altra cosa che ha a che fare con quel mondo e con quel personaggio”.
Altro caso è il biopic su Amy Whynhouse, Back to Black, per il quale alla Universal Pictures, “guardando anche al lavoro fatto di Federica con Marley– , spiega la direttrice marketing Giorgia Di Cristo, –abbiamo puntato decisamente sulle sale, luogo dove il pubblico si sente a casa ma dove anche può vivere un’esperienza unica.” Che in questo caso è stata portare un pianoforte in sala per un concerto organizzato con Candle Light, azienda specializzata in concerti di musica classica in luoghi speciali come chiese sconsacrate, siti archeologici…Un concerto, al Cinema 4 Fontane, che apriva l’anteprima del film con migliaia di candele: l’evento ha generato un incredibile passaparola, unito alla creazione di contenuti sull’evento stesso, realizzati da creators che hanno lavorato sul target più giovane.
Altro ambito fertile è quello dell’animazione . Giorgia Di Cristo ha parlato anche del lancio di Kung Fu Panda 4, dove “abbiamo riprodotto in 3 sale cinematografiche, una piccola parte, dedicata alla franchise, della grande mostra su Dreamworks allestita all’Auditorium Parco della Musica di Roma che ha avuto oltre 20 mila visitatori.”
Un titolo di animazione che ha portato grandi sorprese èIl Ragazzo e l’Airone, una delle fortunate release Lucky Red, che all’inizio dell’ anno hanno trainato il mercato portando al cinema oltre 4 milioni di spettatori. Quello di Myazaki è uno dei diversi titoli che partivano da un target di appartenenza molto specifico (è quasi un anime) e che poi è riuscito a allargare la sua base e diventare mainstream, dice Gabriele D’Andrea, Direttore Theatrical della società: “L’uscita de Il ragazzo e l’Airone ha portato anche all’apertura di un Pop Up store a Lucca dove abbiamo venduto merchandising di Studio Ghibli. Un grande successo, e una nuova modalità per Lucky Red, che dal 15 giugno ha attivato uno store Lucky Red Studio Ghibli online.”
Altra novità nel rapporto con gli spettatori e le sale sono state le anteprime in diretta streaming: la prima è stata quella del film di Coup de Chance di Woody Allen organizzata dal Cinema 4 Fontane subito dopo la Mostra di Venezia, vari mesi prima dell’uscita. E ancora, aver portato Ken Loach allo Spin Time a Santa Croce in Gerusalemme, “luogo sicuramente irrituale, che è stata un’esperienza fantastica di contatto con il pubblico, dove noi distributori cerchiamo di essere quasi invisibili per favorire il rapporto diretto fra opera e pubblico.- Continua D’Andrea-
Uno dei punti più interessanti emersi a Cineurope di Barcellona è stato proprio che il marketing per il cinema deve puntare a far diventare lo spettatore parte dell’esperienza. Altro tema è la necessità di avere una coerenza e costanza di offerta per tutte tipologie di pubblico.”
Per questo, ricorda Giuliana Fantoni, in chiusura del suo intervento, è “fondamentale la multi programmazione: l’ unico modo per alimentare il pubblico in tutte le sue fasce.”