di Chiara Gelato
La creazione della nuova Agenzia dedicata alla gestione della promozione del cinema italiano all’estero, soluzione annunciata dal ministro Bondi a Cannes e confermata all’appuntamento veneziano, si fa più vicina.
Sciolto il Cda di Filmitalia, fusa per incorporazione in Cinecittà Holding nell’ambito del più generale processo di razionalizzazione delle attività del Gruppo pubblico messo in atto da Gaetano Blandini, si è costituito a metà gennaio l’annunciato comitato tecnico “” organo consultivo di Cinecittà Holding “” che darà parere sul piano di promozione predisposto dalla Holding.
Premessa necessaria, ha chiarito in una nota l’AU di Cinecittà e DG Cinema del MiBAC Blandini, per favorire il progetto dell’industria italiana che punta a una fondazione sul modello di Unifrance.
A dirigere il neonato comitato Alessandro Battisti, già presidente di Cinecittà Holding, incaricato di coordinare i lavori del gruppo che riunisce i rappresentanti della filiera produttiva (menzionate, al momento, Anica ed Api) e degli autori (Anac, Centoautori), le Film Commission regionali e i tre Ministeri interessati (Beni Culturali, Affari Esteri, Sviluppo Economico).
La futura struttura sarà un ente misto pubblico-privato”, afferma Battisti, “in cui i diversi soggetti coinvolti nella promozione estera opereranno in maniera sinergica”.
Novità di rilievo, “l’apertura al settore televisivo attraverso il coinvolgimento dei player dell’industria della fiction, uno degli obiettivi del comitato tecnico”.
Un budget, quello su cui potrà contare il nuovo ente, che “si attesterà , in base ad una stima ancora orientativa, su circa il doppio delle risorse della ex Filmitalia, che ammontavano a 2 milioni e mezzo di euro, in quanto vi confluiranno i contributi per la promozione recepiti dalle singole associazioni di categoria”, evidenzia Alessandro Battisti, “Filmitalia, che ha lavorato peraltro molto bene, ha sofferto la mancanza di risorse e la sovrapposizione con altri soggetti dedicati alla promozione all’estero.
La strada da percorrere, allora, è quella che vede il contributo dei diversi attori coinvolti in una strategia comune”.
E mentre Berlino è alle porte, il comitato tecnico si riunisce per la prima volta a Roma per discutere le proprie linee di intervento.