Un palinsesto dove la programmazione è accompagnata da contributi speciali che coinvolgono luoghi della cultura di Torino, sulla scia delle televisioni private degli anni 70. Paolo Manera, direttore di Film Commission Torino Piemonte, ama definire così la nuova veste di quest’anno dei Production Days di Film Commission Torino Piemonte: una programmazione di 4 giorni, in collegamento dalla sede principale del Circolo dei lettori, che offre panel e presentazioni dedicati a documentario, opere prime e seconde, serialità televisiva, formazione.
“Se nella prima edizione oltre al documentario ci siamo occupati di sviluppo di opere prime e seconde e di coproduzioni internazionali, seguendo e accelerando il percorso di alcune società piemontesi che erano in transizione verso progetti più ambiziosi, l’anno scorso abbiamo aperto anche una finestra su animazione e serie tv”. Racconta Manera, che con TFI ha costruito quello che immaginava come “un’officina dove il mondo del documentario dialogasse con quello dei set, delle serie tv, dei lunghi sia di maestri che di giovani talenti: nuove idee, sperimentazione e grande etica e qualità del lavoro.”
Se il punto di partenza è dunque il territorio, lo sguardo è al mondo (“idealmente a Nord –Ovest, verso Francia e Germania, ma anche Stati Uniti e Canada, paesi ospiti delle nostre passate edizioni), e il focus è sull’Italia, con la partecipazione di tante associazioni, tra cui Italian Doc Screenings Academy – DOC.IT, CNA Cinema e Audiovisivo, Anica, APA, Agis e Anec, A.G.C.I. , UECI.
Il nuovo scenario causato dal Covid detta l’agenda dei panel, dall’accesso al credito agli obblighi delle quote di investimento per le produzioni indipendenti. Dalla distribuzione (Ripartenza, il ruolo degli Editori Cinematografici, in cui Andrea Romeo annuncerà i primi obiettivi della commissione di studio, innovazione e promozione di Anica da lui guidata. “Il cambio di prospettiva si nota anche dal fatto che si parla di editori e non di distributori”, nota Manera), all’esercizio.
Sabato 21 novembre saranno presentati i risultati della ricerca “Il settore cinema e audiovisivo in Piemonte”, commissionata da Camera di Commercio di Torino e realizzata dall’Osservatorio culturale del Piemonte: “E’ un percorso in progress, che integriamo con gli esiti di un questionario che abbiamo sottoposto a tutti i professionisti presenti nella nostra production guide e a coloro che lavorano sui set: ne parleremo il sabato pomeriggio, dando voce agli stessi professionisti piemontesi che si confronteranno con players nazionali come Bruno Zambardino, della DG Cinema del MiBACT, i produttori Alessandro Passadore (Viola Film) e Gianandrea Pecorelli (Aurora Film), Andrea Spagna(responsabile del Marketing di Istituto Luce Cinecittà). Vogliamo raccontare l’esistenza in Piemonte di tutta la filiera dell’audiovisivo, qualificata e richiesta anche fuori, dall’amministrazione alla post-produzione. Un comparto che merita di essere valorizzato e che ambisce a crescere e rafforzarsi ancora di più.”
La domenica è dedicata allo sviluppo, con la presentazione dei sei progetti di Up&Coming Italia (uno dei terreni fertili di collaborazione con il TFL) “uno dei quali, “Montaigne” di Luca Ferri, prodotto da Federico Minetti, è sostenuto dal bando sviluppo di FCTP”; e dei progetti selezionati dal Piemonte Film TV Develpoment Fund, in cui “si nota un bel mix di talenti emergenti ed affermati”.
Lo sviluppo è poi oggetto del panel “Ricerca e Sviluppo! Il grande anno a sostegno dei fondi allo sviluppo”, (“se i set hanno visto un clamoroso stop quest’anno, certamente post-produzione e sviluppo non si sono fermati!”), che vedrà la partecipazione di MiBACT, Europa Creativa, e dei rappresentanti dei Fondi di Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia, Alto Adige.).
Fra i contenuti originali che accompagneranno la programmazione di TFI, le performance dei ‘ film sonori’ che si svolgeranno al Museo Nazionale del Risorgimento, ‘vicino di casa’ del Circolo dei Lettori, quartier generale della manifestazione: “è anche un modo di ricostruire, virtualmente, la geografia di Torino, dove non possono mancare i caffè storici, protagonisti degli Special Coffee Break dove verranno presentati corti inediti” conclude Manera.
E un palinsesto che si rispetti non può prescindere dal telegiornale, che, nella curiosa versione del TFI, vedrà in Steve della Casa un conduttore d’eccezione.