di Marco Spagnoli
Si aprirà con l’anteprima italiana de “La principessa e il ranocchio”, della Walt Disney, la trentaduesima edizione delle Giornate Professionali di Cinema organizzate dall’Anec con la collaborazione dell’Anem e dei distributori dell’Anica.
Prevista la partecipazione di circa duemila rappresentanti dell’industria e moltissimi attori, registi e autori a presentare i film in uscita e in lavorazione, o per ricevere i Biglietti d’Oro del cinema italiano, il premio che l’Anec attribuisce ai film di maggiore successo di pubblico.
Da quest’anno anche la città di Sorrento sarà ampiamente coinvolta nelle Giornate, con eventi mirati, che prevedono la partecipazione dei tanti ospiti famosi, incontri con le scuole e proiezioni riservate al pubblico cittadino.
“Le Giornate Professionali si confermano come uno dei principali appuntamenti dell’industria cinematografica italiana,” sottolinea il Presidente dell’Anec, Paolo Protti: “Il loro necessario allungamento di un’intera giornata porta a quattro i giorni di lavoro e questo è decisamente molto importante per dare spazio a le tante esigenze di distributori ed esercenti per potere lavorare al meglio insieme visionando il prodotto, discutendo e, soprattutto, incontrandosi.”
In quale scenario di mercato si terrà questo evento?
Il 2009 è stato un anno fatto di luci ed ombre dove, nonostante la crisi economica, il nostro mercato chiuderà con la perdita di solo qualche punto percentuale rispetto all’annata precedente.
Al tempo stesso, però, resta aperta la questione delle sale di città che è diventata assolutamente cruciale per lo sviluppo futuro del cinema italiano in particolare.
I cinema di città sono importanti per la valorizzazione dei centri, sono un punto di aggregazione culturale e sono fondamentali dal punto di vista economico per il cinema italiano.
Parliamo del 3D e della digitalizzazione delle sale?
Il 3D sta giocando un ruolo molto importante per il mercato italiano.
Il suo valore aggiunto è qualcosa che il pubblico riconosce come di grande interesse, nonostante il costo più elevato del biglietto.
I film 3D, poi, rimangono nelle sale più a lungo delle tradizionali due o tre settimane, superando il problema della tenitura.
L’anomalia italiana è che è stato il 3D a guidare la digitalizzazione del parco sale, e non quest’ultima a portare al 3D.
Qualcuno è preoccupato che il 3D possa essere soltanto una moda passeggera”¦
Tutt’altro: 3D e digitale non sono affatto un fuoco di paglia, ma di valori aggiunti.
Queste nuove tecnologie stanno creando interessanti opportunità di guadagno.
Non ci aspettiamo che gli incassi si mantengano su questi livelli per sempre, ma siamo certi che questa rivoluzione aiuterà anche in futuro la crescita del mercato.
Siamo sicuri che il raggiungimento dell’accordo diretto tra esercenti e distributori su Virtual Print Fee potrà accelerare il mercato in una direzione nuova e interessante.
Facciamo qualche previsione: quante saranno le sale in 3D per il 2010?
Tra metà dicembre e metà gennaio, in tempo per l’uscita di “˜Avatar’ di James Cameron nelle sale, gli schermi in 3D dovrebbero essere complessivamente intorno ai 400.
Per lo stesso periodo dell’anno prossimo, vista la rilevanza delle uscite che ci attendono nel corso dell’anno, potremmo arrivare intorno ai 600 “” 700 schermi in 3D con la maggior parte dei Multiplex che avranno, finalmente, completato la seconda sala tridimensionale.
Il 3D, in ogni caso, è diventato un volano per fare decollare la digitalizzazione del circuito cinematografico italiano.
Quando sarà completata la digitalizzazione delle sale cinematografiche in Italia?
Sarà un processo lungo e, necessariamente, più lento, ma la possibilità di accedere ai crediti di imposta e l’accordo raggiunto sul Virtual Print Fee segnerà , senza dubbio, una sempre più marcata accelerazione in direzione della digitalizzazione.
C’è la possibilità di arrivare in tre o quattro anni a questo risultato, ma molto dipenderà anche da ciò che accadrà nel 2010.
Quali sono le problematiche principali che l’industria cinematografica e in particolare l’esercizio dovranno affrontare nel 2010?
Ci sono questioni che da tempo toccano significativamente il nostro mercato come la tenitura dei film in sala e l’allungamento di una stagione che in alcuni mesi dell’anno soffre di un affollamento eccessivo.
Se abbiamo parlato talora di cannibalizzazione delle sale, adesso stiamo assistendo sempre più spesso ad un fenomeno di cannibalizzazione dei film, che uscendo spesso a distanza troppo ravvicinata, non riescono a trovare gli spazi giusti.
Uno spreco cui, sinceramente, preferiremmo non dovere più assistere in futuro; ci aspettiamo un prodotto spalmato meglio durante i dodici mesi.
Il tema principale dell’anno prossimo resta, però, quello del finanziamento al cinema raggiungendo l’obiettivo di una legge di sistema che oltre a fare ordine, dia a tutti quanti la certezza delle risorse disponibili e una stabilità per potere lavorare in maniera produttiva ed efficace.