É stato presentato questa mattina a Docs go to Cannes il documentario work in progress White Lies, diretto dalla fotografa e artista Alba Zari e prodotto da Slingshot Films di Manuela Buono.

Il film è l’unico progetto italiano all’interno dello showcase di Circle Doc Women Accelerator, a cui aveva partecipato nel 2020 (edizione online).
Un documentario dove la regista racconta tre generazioni di donne, partendo dalla scoperta che suo padre biologico è a lei sconosciuto, e ricorrendo ad immagini in VHS, vecchie fotografie e realtà virtuale. “Per interrogare mio padre in questo racconto intimo avevo bisogno di avere davanti un’immagine, per questo l’ho ‘ricreato’ usando MetaHuman, la app gratuita  di Real Engine, (il software per videogiochi, n.d. r.)”

“Il  film è stato sviluppato, infatti, anche grazie a Biennale College VR, attraverso cui abbiamo appunto creato Massad, il padre di Alba” spiega Manuela Buono.

Il documentario è passato anche da DokLeipzig nel 2020 (edizione online), ed è sostenuto dal Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia (sviluppo e produzione), Friuli Venezia Giulia Film Commission, REACT, Film Commission Regione Campania, dal fondo di co-sviluppo Italia-Francia del MiC e CNC. É coprodotto con la belga Agent Double.

Presentato a Bellaria, all’interno del nuovo spazio Industry  BFF Industry — (in)emergenza (LEGGI QUI ), ha ottenuto il premio Flippermedia (per i diritti di sincronizzazione dei brani musicali del catalogo).