“La produzione virtuale è estremamente stimolante perché permette di unire la parte artigianale, classica, del mestiere del regista, a quella dove è indispensabile l’aiuto della tecnologia.”
Così Tobia Passigato commenta la sua esperienza di regia del cortometraggio Il Magnifico Tessuto, un misto fra live action, scenografie virtuali e oggetti digitali, che è stato realizzato oggi, martedì 11 luglio, all’interno del mockup di un teatro di posa virtuale presso Manifatture Digitali Cinema Prato, e contemporaneamente trasmesso in diretta, grazie alla tecnologia 5G, nell’aula sartoria dell’edificio, in una proiezione speciale riservata alla stampa.
Se far volare un attore è pratica per artigiani del cinema, la produzione virtuale consente di poter contrarre il tempo, passando ad esempio dal giorno alla notte nella stessa scena.
O lo spazio, simulando il sobbalzare di una carrozza (reale prop di scena) mentre il paesaggio dietro scorre davvero, grazie agli sfondi virtuali ricostruiti in 3D e proiettati sui LED wall e anche sul soffitto, in modo da generare riflessi realistici sulla vettura, mentre entrano in scena anche altri oggetti fisici di arredo urbano, per rendere il tutto ancora più credibile.
Consente anche, la tecnologia, di far viaggiare l’immaginazione.
Ed ecco che un cappello mediceo diventa un pianeta, grazie alla trasformazione degli archivi del Museo del Tessuto e di Marini Industrie, realizzati dall’Università di Firenze, sotto la guida della professoressa Cianfanelli, docente di architettura e design industriale.
Tutto questo è Prato Phygital, il progetto con cui Fondazione Sistema Toscana, capofila di un raggruppamento di nove partner pubblici e privati, si è aggiudicata il bando da 1 milione di euro del MIMIT (ex MISE), finalizzato allo sviluppo della tecnologia 5G in campo audiovisivo.
Una prima dimostrazione dei possibili utilizzi nel Metaverso degli archivi digitali di tessuti e cappelli (in campo produttivo, artistico e di ricerca), era avvenuta lo scorso 5 giugno al Cinema La Compagnia di Firenze (lo raccontiamo QUI).
La presentazione del corto prodotto da Indiana Production, assieme a EDI – Effetti Digitali Italiani, ne rappresenta il compimento.
“Dietro a questo c’è un anno di lavoro, fra scrittura del soggetto, della sceneggiatura, mesi di messa a punto delle scenografie digitali e due settimane di allestimento in questo studio che ha 12 metri lineari di pannelli LED. – spiega Luigi Formicola, di MDCP, – Wind 3 ha poi montato la rete fra Prato e Firenze”
La proiezione sarà infatti replicata per il pubblico alle 18.30 al Museo del Tessuto di Prato, e poi domani, 12 luglio, sempre alle 18.30, al cinema La Compagnia di Firenze, sempre con una diretta live.
Un’esperienza che esprime proprio questa congiunzione fra fisico e digitale, fra l’artigianalità e la tecnologia, non solo nel cinema, come diceva Passigato, ma di cui il cinema si fa veicolo per rendere comprensibile a tutti gli operatori del settore e alle imprese le declinazioni pratiche della nuova tecnologia 5G, applicate all’audiovisivo.
La trasmissione veloce con il 5G di file video da molti Gigabit, offre infatti la possibilità a chi lavora in campo audiovisivo e cinematografico di connettersi, pur lavorando in sedi diverse e lontane; consente inoltre a tutto il mondo produttivo manifatturiero, in primo luogo quello del tessile pratese, di realizzare simulazioni e dimostrazioni in diretta, da remoto, che aprono nuove prospettive comunicative e commerciali.
Innovare partendo dai mestieri del territorio è in fondo il concetto chiave di una realtà come Manifatture Digitali Cinema Prato, che il presidente della Regione Eugenio Giani ha definito “un incubatore di idee e innovazione che realizza, attraverso il 5G, la missione identitaria di Fondazione Sistema Toscana. In questo luogo convivono il patrimonio di costumi di scena – realizzati con cura filologica e grande sapienza, come quello realizzato sul modello dell’abito di Eleonora di Toledo -e il sistema formativo che sta generando, con la dimensione innovativa del 5G e del digitale.”
Il progetto ha ampi orizzonti davanti a sé: intanto l’allestimento a Prato, in un prossimo futuro, di vero e proprio Teatro VR, all’interno di un campus di produzione, studio e ricerca nel settore dell’innovazione legata alla Virtual Reality.
Sul modello di quello che esiste a Cinecittà e dove Indiana ha recentemente girato una serie per la quale è stata ricostruita una nave da crociera con gli esterni realizzati in virtual production, rivela Karim Bartoletti, produttore esecutivo e partner della società.
“Un teatro virtuale che rappresenterebbe un potente arricchimento, all’interno di un’ipotesi di lavoro dove non abbiamo intenzione di fermarci”, sottolinea il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, aggiungendo che ci sono 1 milione e 100 mila euro del PNRR da investire nell’ampliamento degli spazi della Manifattura”.
“Il neologismo Phygital unisce la tradizione tessile toscana e pratese all’ industria creativa che ha nel digitale una nuova frontiera di utilizzo. Come territorio vocato alla cultura ma anche alla ricerca di nuove professionalità, cerchiamo di essere vicino all’ industria culturale che ha bisogno di nuove infrastrutture.” Ha aggiunto Jacopo Di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana, ricordando i partner che affiancano FST nel progetto: il Comune di Prato con Prisma – Casa delle Tecnologie; UNIFI, con il laboratorio REI del dipartimento di Architettura; PIN – Polo Universitario Città di Prato; Fondazione Museo del Tessuto di Prato; Marini Industrie, uno dei rappresentanti più importanti dell’industria tessile pratese; Immerxive, startup nata e cresciuta nella Casa delle Tecnologie di Prato; Indiana Production, casa di produzione internazionale; EDI – Effetti Digitali Italiani, la più innovativa società di effetti speciali italiani; Wind Tre, come partner tecnologico, fornitore dell’infrastruttura 5G.