direttore Paolo Di Maira

Petty Thieves è il miglior film della New Generation edition

E’ Petty Thieves il vincitore dell’edizione 2022 di When East Meets West, il forum di co-produzione organizzato dal Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e dal Trieste Film Festival che per la prima volta si è svolto in versione ibrida, “la più difficile da realizzare”, secondo il suo direttore, Alessandro Gropplero, con 800 accreditati da 60 paesi, “che ci hanno seguito online e in presenza qui a Trieste, e a cui abbiamo presentato anche la nuova generazione di WEMW, più inclusiva, diversificata e green”.

Petty Thieves, a cui andranno i 5000 euro del Film Center Serbia Award, opera prima del croato Mate Ugrin, è un film che parla di immigrazione e ricerca di stabilità attraverso la storia dell’incontro fra due lavoratori stagionali in un resort sull’Adriatico: Rio, che vive di piccoli furti, e una misteriosa donna serba, che si scoprirà essere transgender. Per la sua produttrice, Julia Cöllen, di Fünferfilm è la seconda vittoria a WEMW, dove, nel 2020 aveva conquistato il Flow Post Production Award con il documentario Strandzha.
Il Flow Post Production Award di quest’anno va invece al documentario danese Europhoria scritto e diretto da Bjarke Underbjerg e prodotto da Giulia Triolo (Snowglobe).

E il progetto vincitore del 2020, Women do Cry di Mina Mileva e Vesela Kazakova, in concorso al Trieste Film Festival, proprio ieri sera, 25 gennaio, ha conquistato il nuovo Premio Audentia Eurimages del Consiglio d’Europa: 30 mila euro per il prossimo progetto, un altro modo in cui, ha ricordato la co-direttrice del Festival, Nicoletta Romeo, “celebriamo l’empowerment femminile attraverso il cinema: molti dei nostri film sono diretti da donne, e molti sono passati proprio da When East Meets West.”

Fra questi, anche il vincitore del Premio del Pubblico del Festival di quest’anno Mrak di Dušan Milić. 

Consistente la presenza femminile anche nei progetti del forum di co-produzione, e fra cui anche diverse opere prime, alcune delle quali hanno ottenuto riconoscimenti.
A partire dal premio che EWA, l’associazione europea delle donne dell’audiovisivo, ha assegnato a Mo Scarpelli, per il suo A Song that Slays, prodotto da Luigi Chimenti per Dispárte, storia che mischia la realtà dei matrimoni combinati in Kenya con elementi di realismo magico. “Abbiamo incontrato Mo al Berlinale Talents, dove adesso torneremo con questo progetto, selezionato all’interno di Script Station” dice Chimenti.

Il documentario Who am I not ha per protagonista una bellissima donna sudafricana, cristiana, e vincitrice di un concorso di bellezza, alle prese con la scoperta della sua intersessualità: l’opera prima di Tünde Skovran, prodotta da Andrei Zinca con la sua Double 4 Studios), ha vinto il DAE Accelerator Award in Cooperation with the EFM.

La borsa di studio per l’EAVE Producers Workshop, va invece a Aneta Zagórska, che produce per  Film Kraków il documentario polacco Men of Marble opera prima di Szymon Kuriata.

Altro esordio alla regia nel lungometraggio di finzione è quello di Nastia Korkia, che con Short Summer  racconta l’ultima estate prima di iniziare la scuola di una bambina di sette anni, che deve fare i conti con la separazione dei nonni, un poetico sguardo sull’infanzia che ha come sfondo l’attacco terroristico alla scuola di Beslan.
La giovane regista russa, il cui documentario GEs-2 è stato presentato come proiezione speciale alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto la Pop Up Film Residency, mentre la sua produttrice, Natalia Drozd, ha conquistato uno dei due badge gratuiti per il Producers Network del Marché du Film di Cannes. 

L’altro badge va a Massimo Arvat, che con Zenit Arti Audiovisive produce il documentario Unconventional Gardeners di Alessandro Bernard e Paolo Ceronetto, “primo incontro ravvicinato del terzo tipo fra uomo e piante”, lo definisce Bernard, che si svolge in una foresta dove un gruppo di scienziati sta sperimentando una nuova frontiera: “il bosco come wood wide web, forma di intelligenza complessa di cui ancora non sappiamo niente, ma da cui possiamo apprendere molto, imparando a decifrare i segnali che le piante inviano”.

Unconventional Gardeners è stato selezionato al TFL Expanded Doc, workshop di sviluppo del Torino Film Lab, e gode del sostegno del Piemonte Doc Film Fund.

E il dialogo con le piante  è stato anche protagonista di uno dei momenti ludici di questa ‘nuova generazione’ di When East Meets West, che ha capitalizzato l’esperienza dell’edizione online Out of the Box dell’anno passato, riconfermando una serie di appuntamenti di intrattenimento come la musica dal vivo, la lettura dei tarocchi dedicata  ai progetti del forum (The Fortune Teller Corner), o la Green Lottery e il Quiz Show organizzato con Europa Creativa nella prima serata del mercato, che si è conclusa con una speciale installazione digitale, dove i partecipanti erano chiamati a far suonare le piante accarezzandole. 

I premi della sezione Last Stop Trieste sono andati a Too Close di Botond Pusok, prodotto da Irina Malcea (HBO Europe Award di 1000 euro); The Body di Petra Seliškar, che lo produce assieme a Tamara Babum  (Flow Digital Cinema Award), e a Atonal Glow di Alexander Koridze (First Hand Fund Award).

Stasera, la cerimonia di premiazione di This is it, React, Circle Doc Accelerator Award e dell’ Italy-Baltic Award

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