di Michela Greco
Vania Traxler ha portato in Italia il cinema di qualità , soprattutto tedesco, da “Il Matrimonio di Maria Braun”di Fassbinder al recente “Quattro Minuti”, l’opera seconda di Chris Kraus.
Ha portato in Italia “Il Matrimonio di Maria Braun” di Rainer W.Fassbinder, ha scoperto il Kusturica di “Ti ricordi di Dolly Bell?” e mostrato agli spettatori della penisola il Jim Jarmusch di “Daunbailò”, il Peter Greenaway de “I misteri del giardino di Compton House” e poi Alain Resnais, Otar Iosseliani, Eric Rohmer, Carlos Saura, Krzysztof Kieslowski e Tim Robbins.
Vania Traxler, assieme al coniuge Manfredi Traxler, ha segnato la storia del cinema di qualità nel nostro paese grazie all’attività della società Academy e, oggi, della Lady Film, a cui si deve la distribuzione di piccoli grandi film come “Goodbye Lenin” di Wolfgang Becker.
E mentre è ancora in sala il “caso” “Quattro minuti”- opera seconda di Chris Kraus, Vania Traxler ci illustra il listino 2007/2008 della Lady Film e dà uno sguardo alla situazione attuale del cinema di qualità .
Lei ha portato in Italia il cinema di qualità , in particolare tedesco.
Il successo di “Le vite degli altri” e di “Quattro minuti” è oggi un segnale della rinascita di quella cinematografia?
La rinascita del cinema tedesco è iniziata già qualche anno fa con “Goodbye Lenin” e “Zucker! “¦come diventare ebreo in 7 giorni”, entrambi distribuiti da noi. Erano i primi segnali di una rinascita che si sta consolidando con il successo di opere come il premio Oscar di Florian Henckel von Donnersmarck e l’ottima opera seconda di Chris Kraus, “4 minuti”, che ad oggi ha incassato la considerevole cifra di 550mila euro.
E sarebbe andato anche meglio se fosse uscito in un momento della stagione più favorevole.
Qual è la situazione attuale del mercato italiano rispetto al cinema di qualità ?
Quello del cinema di qualità è un mercato molto difficile da gestire e prevedere.
Il cinema francese ha avuto dei picchi molto alti per poi tornare a livelli bassi, e la stessa cosa è accaduta al cinema spagnolo.
Noi abbiamo sicuramente degli ottimi autori, ma dobbiamo imparare a valorizzarli investendo sulla figura del produttore, indispensabile per dar forza ai regsiti, ma anche per controllarli.
Quali sono i nuovi titoli del listino Lady Film?
A Cannes abbiamo comprato quello che abbiamo saputo essere stato il film più venduto, e ne siamo felicissimi.
E’ una commedia franco-libanese presentata alla Quinzaine: “Caramel” di Nadine Labaki, incentrata sulle vite quotidiane di cinque donne libanesi.
Dal Certain Regard abbiamo acquisito “You, the living” dello svedese Roy Andersson, che alla proiezione al festival ha avuto una standing ovation. Un film intelligente, ironico, molto carino.
Poi abbiamo in listino la commedia “Gucha”, prodotta da Emir Kusturica e diretta dal serbo Duŝan Milić, presentato nella sezione Panorama di Berlino 57.
Il prossimo ottobre, infine, distribuiremo un altro film tedesco che abbiamo acquistato a Berlino, “Il contraffattore”, dramma storico di Stefan Ruzowitzky ispirato a una storia vera accaduta nel 1944, con attori di ottima qualità .
Questi titoli usciranno da qui a gennaio compreso.
Poi, con i festival del Nord America, potrebbero arrivare nuove acquisizioni nelle prossime settimane.
Cinema&Video International n. 6-7 Giugno/Luglio 2007