direttore Paolo Di Maira

PANORAMA /Dall’Italia due storie transgender

Con Calcinculo, torna a Berlino Chiara Bellosi: l’opera seconda della regista di Palazzo di Giustizia, presentato nel 2020 in Generation, è uno dei primi 13 titoli della sezione Panorama rivelati ieri dalla Berlinale, assieme al documentario Nel mio nome, con cui Nicolò Bassetti racconta di un gruppo di amici molto unito, che si sono trovati e conosciuti a Bologna, e hanno intrapreso in momenti diversi la transizione di genere da identità femminile a maschile.
Il film, prodotto da Nuovi Paesaggi Urbani in collaborazione con WellSee, è stato realizzato con il supporto del fondo per le produzioni nazionali di Emilia Romagna Film Commission.

Girato fra il Ticino e il Lazio la scorsa estate, Calcinculo è invece la storia, coming of age, di Benedetta, quindicenne decisamente sovrappeso, e del suo folle incontro con Armando, alias Amanda, un transessuale senza fissa dimora che vive in fiera e che la porta nel suo mondo errante e sregolato, da Roma, scenario principale, a Lugano.

La sceneggiatura, vincitrice del Premio Solinas, è scritta da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, mentre a firmare la produzione è ancora una volta tempesta film, che  ha adottato il protocollo Ecomuvi, cioè il disciplinare internazionale per la sostenibilità sul set di cinema ed audiovisivi.

La compagine produttiva vede coinvolti anche  Rai Cinema  la coproduzione di  Tellfilm (Svizzera) e RSI, Radiotelevisione svizzera, e il sostegno di Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, dell’Ufficio Federale della Cultura e della Ticino Film Commission. Sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Le riprese in Ticino hanno toccato il locale notturno Bunker Club, il Lido Riva Caccia, lo Studio TV della Radiotelevisione svizzera (RSI) a Lamone e il parcheggio Park & Ride Fornaci di Grancia, coinvolgendo una quindicina di professionisti ticinesi, un servizio catering di Mendrisio, oltre alla collaborazione con la società Central Productions di Lugano che ha supportato la produzione nella fase di preparazione e durante le riprese in Ticino, seguendo anche i casting delle comparse (tra le 120 persone figuranti, una ventina erano ticinesi).

La Berlinale ha annunciato inoltre che omaggerà l’attrice francese Isabelle Huppert con l’Orso d’Oro alla Carriera.

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