Da Un Semplice Incidente (Un Simple Accident) a Incidente Diplomatico: la Palma d’Oro della 78° edizione del Festival di Cannes, andata al regista dissidente iraniano Jafar Panahi, ha provocato il risentimento del governo di Teheran, che ha aver convocato l’incaricato d’affari francese per protestare contro “le dichiarazioni offensive” e “le accuse infondate rivolte dal ministro degli Esteri francese contro l’Iran”. Il ministro Jean-Noel aveva così commentato il premio con un post su X: “Con un gesto di resistenza contro l’oppressione del regime iraniano, Jafar Panahi si aggiudica una Palma d’Oro che riaccende la speranza per tutti i combattenti per la libertà, in tutto il mondo” (fonte: Ansa).
Il film, che mette al centro della narrazione il dramma morale di un meccanico che sembra riconoscere in un cliente un suo aguzzino che lo ha torturato in passato, ha certamente un messaggio politico, come evidenziato anche dalle parole del cineasta stesso “Il mio film – ha detto – parla di come si possa spezzare la catena orribile della violenza che genera violenza. È qualcosa che accade ovunque ci sia una dittatura che opprime la libertà, ovunque l’odio genera l’odio, come accade anche in Ucraina. Io spero, voglio credere che tutto ciò possa avere fine. Oggi spero di vedere le cose cambiare per sempre. Tutti coloro che sono oggi in carcere devono sapere che la libertà alla fine vincerà comunque”. E della presidente di Giuria, Juliette Binoche che ha parlato di “un inno all’arte che spinge a reagire “alla crudeltà dei potenti e dei governi”.
Il Grand Prix è andato a Joachim Trier per Sentimental Value, che mette a confronto due sorelle e il padre, regista un tempo molto stimato. Anche Trier è figlio di regista, e acne nipote: “rappresento la terza generazione di cineasti, seguendo le orme di mio padre e di mio nonno. E cerco di trovare il mio approccio cinematografico attraverso lo sguardo di un bambino”.
Ex aequo per il Premio della Giuria condiviso dal tedesco The Sound of Falling di Masha Schilinski e dallo spagnolo Oliver Laxe per Sirat (quest’ultimo arriverà in Italia grazie a MUBI).
Jeunes Mères dei Fratelli Dardenne ha conquistato il premio alla Migliore Sceneggiatura.
Miglior regista è il brasiliano Kleber Mendonça Filho, per O Agente Secreto, che ha valso anche il premio di Miglior Attore a Wagner Moura. Il film sarà distribuito in Italia da Minerva
Migliore attrice è invece Nadia Melliti per La Petite Dernière di Hafsia Herzi.
Il regista cinese BI Gan con Kuang Ye Shi Dai (Resurrection) ha vinto il Premio Speciale della Giuria. A portare questo film in Italia sarà I Wonder, che distribuirà inoltre Sound of Falling, s il film vincitore della Semaine de la Critique Left handed girl di Shih-Ching Tsou e il film vincitore della migliore sceneggiatura di Un Certain Regard, Pillion opera prima di Harry Lighton. Targati I Wonder molti altri titoli del Concorso: Eddington di Ari Aster, Alfa di Julia Ducournau, Romeria di Carla Simon e, Fuori Concorso 2+2=5 di Raoul Peck.
Il cortometraggio vincitore della Palma d’Oro è I’m Glad You’re Dead Now: “volevo presentare un punto di vista diverso, rispetto alla propaganda montante di questo momento, sulla popolazione palestinese, fatta di gente incredibile e gentile” ha detto il regista palestinese Tawfeek Barhom, che ha dedicato la Palma alla pace nel suo paese.
Menzione speciale va al corto Alì di Adnan Al Rajeev, co-produzione fra Bangladesh e Filippine.
La Camera d’Or ha premiato due film che hanno marcato l’esordio sulla Croisette della Nigeria e dell’Iraq.
La migliore opera prima è The President’s Cake di Hasan Hadi, vincitore anche del People’s Choice. “Siamo un’industria emergente, ma ci sono molti artisti che stanno emergendo, e sono molto ottimista sul futuro del cinema iracheno” ha dichiarato il regista. Lo stesso ottimismo si respirava al Marché, che ha ospitato (e omaggiato) il primo Iraqi Pavillion (leggi qui). Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red, che porterà nei cinema italiani anche la Palma d’Oro, Un Simple Accident, Jeunes meres dei fratelli Dardenne che distribuirà insieme a Bim, e con Teodora, Sentimental Value (Teodora ha acquistato anche Dossier 137 di Dominik Moll)
La Caméra d’or Special Mention è andata incece a Akinola Davies Jr per My Father’s Shadow, racconto semi-autobiografico che segue un padre e i suoi due figli in una giornata nella capitale nigeriana, Lagos, durante la crisi delle elezioni politiche del 1993.
La misteriosa mirada del Flamenco, opera prima di Diego Céspedes, è il miglior film di Un Certain Regard: il film è una delle tre opere della sezione competitiva del festival che sono passate attraverso il TorinoFilmLab