direttore Paolo Di Maira

OSCAR 2023 / (Quasi) Tutto in una Volta

E’ un trionfo per Everything Everywhere all at once: il film sul multiverso, bizzarro, popolare e cinefilo, conquista sette statuette alla 95° Notte degli Oscar 2023 (su undici candidature): Miglior film, miglior Attrice (Michelle Yeoh), Migliori Registi e Migliore Sceneggiatura Originale (Daniel Kwan e Daniel Schenert), e poi Miglior Montaggio (Paul Rogers), Miglior Attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis) e Miglior Attore non protagonista (Ke Huy Quan).

“Questo premio è la prova che i sogni possono diventare realtà. E signore, non lasciatevi dire da nessuno che siete sfiorite”: così ha commentato Michelle Yeoh, la prima attrice asiatica a vincere l’Oscar, sottolineando anche l’importanza del riconoscimento per la comunità asiatica e per tutte le minoranze.
In effetti è anche la prima volta che due attori di origine asiatica vengono premiati: assieme a lei Ke Huy Quan, che per tornare alla ribalta ha dovuto attendere un bel po’ dai tempi de I Goonies e Indiana Jones e il tempio maledetto. La serata si è conclusa con l’abbraccio con Harrison Ford, collega di Quan nel film di Spielberg, il cui Fabelmans non ha ottenuto riconoscimenti. Altro grande escluso, contrariamente a tutti i pronostici, è The Banshees Of Inisherin di Martin McDonagh.

Fuori dai giochi anche l’Italia, rappresentata da Alice Rohrwacher con il cortometraggio Le Pupille (l’Oscar l’ha vinto An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White), Aldo Signoretti per il Make Up di Elvis (sono stati premiati Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley per The Whale), e dalla canzone “Applause”, in Tell It Like a Woman, prodotto dall’italiana Iervolino & Lady Bacardi Entertainment in collaborazione con We Do It Together di Chiara Tilesi (il premio è andato a M.M. Keeravaani, e Chandrabose per “Naatu Naatu”, in RRR).
A vincere in Italia è però sicuramente I Wonder Pictures, distributore di Everything Everywhere all at once, come anche di The Whale, dove Brendan Fraser ha conquistato la statuetta per la sua intensa performance, e del documentario Navalny,  il film di Daniel Roher sul tentativo del Cremlino di avvelenamento di Alexei Navalny, l’arcirivale di Vladimir Putin.
“Mio marito e’ in prigione per aver difeso la democrazia. Sogno il giorno in cui sarai libero e sarà libero il nostro paese. Stai forte, ti amo””, ha detto sul palco la moglie del dissidente.

Grande protagonista, anche il film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger, che vince come Miglior Film Internazionale; Miglior Fotografia (James Friend); Miglior Colonna Sonora (Volker Bertelmann); Miglior Scenografia (production design Christian M. Goldbeck, set decoration: Ernestine Hipper)

L’Oscar alla sceneggiatura originale va a Sarah Polley per il Women Talking.

Il Miglior Film d’Animazione è Pinocchio di Guillermo Del Toro, premiato con Mark Gustafson, Gary Ungar e Alex Bulkley, Miglior Sonoro per Top Gun Maverick (Mark Weingarten, James H.Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor). Migliori Effetti Speciali sono quelli di Avatar la via dell’Acqua (Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett).

Miglior Corto documentario è Raghu il piccolo Elefante di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga, Miglior Corto in Animazione, Il Bambino, la Talpa, la Volpe e il Cavallo di Charlie Mackesy e Matthew Freud.

I Migliori Costumi sono per Ruth E. Carter per Black Panther: Wakananda Forever

moglie del dissidente russo

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