Sei lungometraggi, una serie tv, due documentari e un corto: sono dieci le opere finanziate dalla 3° e ultima call dell’anno IDM Film Commission Südtirol.
La montagna sarà molto presente nei 96 giorni stimati di riprese sul territorio: Eklipse (titolo provvisorio) lungometraggio del regista austriaco Manuel Wetscher, si svolge in una remota fattoria di montagna dove l’intima alleanza fra due adolescenti verrà distrutta dall’ scoperta che il padre di uno di loro è malato di AIDS. Il film è prodotto dall‘austriaca Eutopiafilm insieme con la Albolina Film di Bolzano. Ancora legami familiari e un rifugio alpino come locations: sono gli ingredienti di Heile Familie(titolo provvisorio): il film, scritto e diretto dal tedesco Florian Aigner, una coproduzione Germania-Austria che coinvolge la Sutor Kolonko e la KGP, racconta la storia di una famiglia attraverso tre generazioni, durante il periodo delle vacanze estiveo, concentrandosi sui conflitti intergenerazionali e familiari.
Un ghiacciaio che si scioglie, rivelando antichi segreti, fa da sfondo al thriller psicologico Das Haus am Gletscher (titolo provvisorio), del regista tedesco Stephan Rick, scritto da Jens Köster e prodotto dalla High Fidelity Pictures. Tutti e tre sono stati sostenuti in fase di produzione, assieme a un film ambientato a Berlino durante il lockdown, Paraphrase über den Fund eines Handschuhs (titolo provvisorio) della regista e sceneggiatrice tedesca Mareike Wegener, prodotto dalla tedesca Petrolio Film – si ispira all’omonima serie di disegni di Max Klinger ed esplora il desiderio e il risveglio artistico tra distanza e solitudine. Al documentario Why The F*** Am I So Sad?(titolo provvisorio), scritto da Nela Märki, che firma la regia insieme a Martin Rattini. Protagonista, una coppia di filmmaker sulla quarantina si trova di fronte a una decisione definitiva sugli embrioni congelati rimanenti dal loro ultimo ciclo di fecondazione in vitro e la loro relazione inizia a essere profondamente minacciata. É una co-produzione fra la Helios Sustainable Films di Bolzano e la svizzera Beauvoir Films. Finanziata, inoltre, la produzione della serie Take the Money and run (titolo provvisorio) diretta da Christiane Balthasar e Florian Schotte prodotta dalla Pyjama Pictures di Berlino. La sceneggiatura, firmata da Boris von Sychowski e Judith Angerbauer, mette al centro la più grande “rapina” della storia, ad opera della famosa truffatrice Ruja Ignatova, nota con lo pseudonimo di “Cryptoqueen”, che il 25 ottobre del 2017, decide di fuggire in clandestinità con decine di miliardi di denaro sottratto mentre la più importante investigatrice tedesca le dà la caccia.
Infine, riceve un sostegno economico alla produzione, il progetto di cortometraggio Dormiveglia (titolo provvisorio)scritto e diretto dall’altoatesino Maximilian Gurschler e prodotto dalla viennese Langbein & Partner Media.
Tutte italiane le opere di cui è stata sostenuta la pre-produzione, due sono altoatesine e due hanno un’ambientazione di montagna. In Sanctuary (titolo provvisorio) film diretto da Michele Melani, che firma la sceneggiatura insieme a Luca D’Andrea, una vecchia baita di montagna è il luogo dove trova rifugio Marlene, giovane moglie di un boss criminale, che nel 1974 deruba il marito e scappa, trovandosi a confronto con Simon Keller, un contadino solitario, proprietario della baita, che nasconde oscuri segreti. Produce la Formasette di Bolzano.
Una recensione distruttiva e un incendio devastante spingono la giovane chef Anita Moser, ristoratrice a Barcellona, a tornare nel maso di famiglia tra le montagne dell’Alto Adige. Qui, già tormentata da problemi alimentari, affronta i fantasmi del passato e il complesso rapporto con la madre e le sorelle. Il film è prodotto da RossoFilm.
La società altoatesina Matto Film firma invece il documentario Voi come noi (titolo provvisorio) scritto e filmato dalla regista italo-tedesca Lilian Sassanelli. Una riflessione della regista sul suo rapporto con la bellezza femminile, plasmato da sua madre, ex modella e attrice, dalla sua cerchia sociale ossessionata dalla bellezza e dall’influenza dei media di Berlusconi. Un viaggio alla scoperta di paure e traumi condivisi, che abbraccia generazioni diverse, collegando passato e presente attraverso archivi personali e pubblici, raccontando il ruolo della bellezza nella vita delle donne.

Le produzioni di molti dei progetti che saranno realizzati adotteranno il protocollo del “Green shooting”, introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche in Alto Adige.