direttore Paolo Di Maira

NUOVI PUBBLICI/Eskimosa punta ai

La parola chiave è continuità .
L’esordio nel cinema dello storico marchio editoriale creato da Giangiacomo Feltrinelli conferma la linea dettata da oltre cinquant’anni dall’inossidabile Gruppo, quell’identità  che il produttore Carlo Cresto-Dina – responsabile di Eskimosa, la società  di produzione e distribuzione cinematografica del gruppo Feltrinelli creata nel 2004 – riassume nel binomio politica-innovazione, nella ricerca di un “trasferimento di conoscenze più che di intrattenimento puro”, nell’attenzione, mai tradita, per temi controversi e spiazzanti.


Nella volontà , parafrasando Brecht, di “sedersi dalla parte del torto, perché da quella della ragione sono seduti già  in troppi”. L’equazione più semplice farebbe pensare all’utilizzo della letteratura come vero e proprio marchio di fabbrica, in coincidenza con la sempre più evidente fortuna di produzioni tratte dalla narrativa, ma Eskimosa “” il cui nome deriva dal soprannome che Giangiacomo Feltrinelli diede ad Inge Feltrinelli e con il quale fu poi battezzata la barca a vela di famiglia “” “nasce con un’ambizione più ampia che trasformare in cinema i libri della Feltrinelli, un aspetto che terremo in considerazione, ma non certamente prioritario”, illustra Cresto-Dina.
Un passaggio, quello dal libro allo schermo, dettato piuttosto dalla necessità  di intercettare uno speciale tipo di pubblico, quello che in casa Feltrinelli viene definito dei “lettori di cinema”: “E’ il pubblico di appassionati che non entra nelle normali videoteche, ma che ama il cinema e lo cerca al di fuori dei circuiti tradizionali. E quindi abbiamo pensato che proporre a questo pubblico un prodotto che mettesse insieme il film e un libro di approfondimenti, potesse essere interessante. Poi ci siamo chiesti: che tipo di cinema cerca un lettore come questo? E ci è sembrato di intuire una sorta di vuoto in Italia per un cinema attento ai temi politici e sociali dell’attualità , un’urgenza di comprendere il nostro tempo buio ed indecifrabile”.
Nasce così Feltrinelli Real Cinema, collana DVD di documentari e cinema politico, cui fa seguito la collana di cinema d’autore Le Nuvole.
Una scommessa vinta, che in termini numerici ha portato ad una media di 15-20 mila copie vendute a titolo, con in testa prodotti come “Fahrenheit 9/11”, “I diari della motocicletta” e “The Corporation”. “L’avvio delle due collane è stato reso possibile grazie alle relazioni intrattenute, fin dall’inizio, con alcuni grandi distributori di cinema italiano, Bim in primo luogo, ma anche Mikado, Lucky Red e, più occasionalmente, Fandango e 01“, spiega Carlo Cresto-Dina, “con cui abbiamo fatto un vero e proprio lavoro di co-edizione, come nei casi recenti di “Frank Gehry “” Creatore di sogni”, un titolo della Bim che uscirà  in un’unica edizione, curata, promossa e lanciata in collaborazione, o “Death of President” di Lucky Red”. Dopo l’esordio produttivo con il film-documentario “Feltrinelli” di Alessandro Rossetto, dedicato alla figura del leggendario editore (e rivoluzionario) Giangiacomo Feltrinelli e con il film collettivo di denuncia sull’Italia del presente “Checosamanca”, firmato da dieci giovani registi esordienti e presentato alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma, Eskimosa è ora impegnata “” seguendo un percorso che vuole essere coerente con quello già  avviato nell’home video – nella produzione del nuovo film di Mario Martone, “Noi credevamo”, e del documentario dell’esordiente Domenico Distilo, coprodotto con Rai Cinema, “La fune sul mare”, la folle storia di un funambolo che tenta di attraversare lo Stretto di Messina su un filo.
Titoli che non saranno direttamente distribuiti in sala dalla società , che non intende seguire questo canale, quanto cimentarsi in strade distributive alternative: “La distribuzione in sala non è nei nostri programmi, in quanto è un pascolo già  molto affollato in Italia, dove ci sono più mucche che erba da mangiare. Anche l’ingresso nell’esercizio, come è stato erroneamente scritto, non si pone minimamente”, conclude Cresto-Dina, “Quello a cui stiamo pensando è piuttosto il web, un canale a cui la Feltrinelli ha dedicato sempre particolare attenzione. Stiamo cercando di fare degli esperimenti per capire come questo veicolo possa integrarsi con la distribuzione, però ci vorrà  del tempo. Un mercato come questo, ancora quasi del tutto inesplorato, non può non essere preso in considerazione”.


CHIARA GELATO


Cinema&Video International  3/4-2007

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