direttore Paolo Di Maira

NEW8/ Aperti a nuovi partecipanti: le nuove serie supportate

La presentazione degli 8 nuovi progetti commissionati da New8 è stata l’occasione per fare il punto sul funzionamento le sfide e le responsabilità di quella che ad oggi è la più ampia collaborazione coproduttiva europea, lanciata al MIA nel 2023 (leggi qui) che ha già all’attivo altrettanti progetti realizzati, fra cui Kaboul, in Concorso a Series Mania e Queen of Fucking Everything: di entrambi abbiamo scritto qui riflettendo sulle tendenze della serialità internazionale.
Confrontando i nuovi progetti commissionati da New8 con quello che emerge dall’osservazione della serialità europea troviamo conferme e qualche sorpresa. 

In contro tendenza, varie serie di avventura, che, a causa dei budget piuttosto elevati, ultimamente non sembrano la prima scelta per i broadcaster: è il vantaggio di essere parte di un’alleanza di questo tipo che prevede che ogni membro metta sul piatto una fee di pre-acquisto, la quale, assieme ai vari incentivi fiscali portati dai produttori, spesso arriva a coprire una consistente fetta del budget.

E’ il caso di due serie commissionate da ZDF (c’è sempre un broadcaster che  commissiona e propone agli altri): Phoenix, un thriller ambientale che si rivolge al pubblico dei più giovani, e ha come protagonisti un gruppo di teenagers provenienti da diversi paesi europei che, durante un summit sull’ecologia sulle montagne delle Alpi, progettano il rapimento dei figli di quattro boss che ritengono responsabili dell’inquinamento mondiale. “Abbiamo deciso di concentrarci su questo tema perché pensiamo che sia rilevante per gli adolescenti di tutto il mondo, ed è loro che vogliamo intercettare, – dice Jasmin Maeda, SVP della fiction internazionale, delle coproduzioni e delle acquisizioni per ZDF- lo abbiamo co-prodotto anche con TF1, ed è infatti sostenuto sia da new 8 che da The Alliance, proprio come Kaboul”.  

Sempre da ZDF arriva The Dark Ones, un mystery horror soprannaturale, che vira verso il fantastico, ambientato in un’isola nel mare del nord in Germania.

L’islandese RUV assieme a ZDF porta l’indagine criminale nel mondo animale con Death of a Horse, all’interno della comunità delle corse dei cavalli.

Anche nello slate di New8 il crimine va forte: è un crime-drama il danese Generation, dove la storia ruota intorno a una famiglia e al ritrovamento del cadavere di un neonato risalente a 60 anni prima. Henriette Marienlund, head of Drama di DR, sottolinea come sia importante, in questo momento in cui tutti fanno affidamento su forti IP, sostenere anche storie originali europee, come questa, creata da Anna Emma Haudal.

E’ invece basato sul romanzo di Linn Ullman, The Cold Song che ci porta nella residenza di vacanza di una famiglia (le protagoniste sono le donne di tre generazioni): un  luogo idilliaco che diventa il set di un classico whodunit (anche se senza polizia né interrogatori), quando la bambinaia scompare. E’ la seconda stagione della serie, commissionata dalla svedese SVT. “C’è bisogno di serie ricorrenti, ne commissioniamo 9 all’anno e almeno due dovrebbero essere rinnovabili” nota Johanna Gardare, hard of Drama di Sveriges Television.

Spazio anche alle serie in costume, che guardano al passato per riflettere sul presente come il dramma storico Breendonk, ambientato durante la seconda guerra mondiale, che arriva dal broadcaster belga VRT, ed è prodotto da DeMensen in co-produzione con i norvegesi  Anagram “un’altra opportunità di collaborazione che è nata proprio grazie al networking di New 8” ha sottolineato Wim Janssen, head of Drama di VRT1, VRT CANVAS, VRT MAX.

Henki – The Fight for Dignity ci riporta nella Oslo degli anni ’80, per raccontare con una serie coming of age, la story vera di Henki Hauge Karlsen, barista ventottenne che viene licenziato non appena rivola al suo capo di avere l’AIDS. Dai Paesi Bassi arriva, The Machine, che  racconta la nascita e l’ascesa di Booking.com, da start up a una delle aziende più importanti del mondo.

The Alliance, tengono a specificare i soci, è molto di più di una partnership economica: “i maggiori benefici vengono dalla discussioni sui contenuti e sul marketing: ci scambiamo commenti e prospettive, -dice Jarmo Lampela, head of Drama di Yle, e chairman dell’associazione. – Uno dei nostri obiettivi è costruire un modello che funzioni, e siamo totalmente aperti nei confronti di eventuali altri partecipanti. Se possiamo essere d’ispirazione, ad esempio, per i paesi dell’Est europeo,  saremmo felici di parlarne.”

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