direttore Paolo Di Maira

Netflix, Amazon, Sky: i diversi volti dell’internazionalità

All’origine della nascita del croissant c’è un affare bellico che coinvolge mezza Europa: il cornetto francese deriva infatti dal Kepfel, un dolce creato da un pasticcere austriaco all’indomani del congresso di Vienna: la vittoria sull’impero ottomano viene immortalata nella sua tipica  forma che ricorda la mezzaluna turca. Il pasticcere poi si trasferì a Parigi e aprì una boulangerie: i francesi impazzirono per quello che da lì in poi venne chiamato croissant A racontare quest’aneddoto è stata Elettra Canovi, creative produce di Indiana Productions, che nella sessione di Series Mania Forum dedicata a Netflix e al contenuto europeo sul palcoscenico globale (European Content on a Global Stage) ha parlato del lavoro sulla serie Il Gattopardo.

Il Gattopardo rappresenta il paradigma del romanzo italiano ambientato nel periodo dell’unificazione nazionale, e mostra come l’Italia sia stata influenzata da diverse culture: proprio come l’Europa, dove le singole nazioni sono parte di un universo più grande. Questo è quello che cerchiamo di raccontare con questa serie e l’origine del croissant ne è una metafora perfetta”

Una metafora che arriva, spiega Canovi, da un lungo e approfondito lavoro di ricerca che si è concentrato particolarmente sulla gastronomia che varia molto da regione a regione:“Abbiamo girato un episodio a Torino, dove le tradizioni culinarie sono molto diverse da quelle siciliane. La ricchissima varietà della cultura gastronomica siciliana rivive nella serie attraverso  ricette dell’epoca, come ad esempio il timballo che si vede negli episodi due e tre.”

La stessa accuratezza è stata impiegata per le ricerche sulla musica, grazie alla presenza di un etnomusicologo e sulla lingua italiana: “inizialmente volevamo girare in inglese, ma è stato Netflix a darci la fiducia di realizzarla in italiano.

L’importanza di mantenere l’autenticità e le radici locali delle storie è stata sottolineata anche dagli altri partecipanti al panel, Francois Uzan (sceneggiatore-produttore di Loup Garous e di Lupin, al momento impegnato nelle riprese, della seconda stagione della serie En Place che, che definisce una “infiltration comedy che restituisce nella maniera più realistica possibile il sistema scolastico francese”); Nico Moolenaar, (autore/produttore della serie numero uno nei Paesi Bassi, Undercover, e al momento in post-produzione di Ferry, che ci fa scoprire le varie sfumature dei coffe-shop di cannabis della capitale, altra serie in cui restituire l’autenticità è fondamentale). “Uno dei maggiori misunderstandings è che Netflix decida in base all’algoritmo, – dice Moolenaar, – non è così: ogni paese ha delle persone che sono responsabili delle decisioni e hanno a disposizione un budget che gli permettono l’audacia di prenderle.” E Emma Lustres, produttrice galiziana: “la Spagna è un paese plurinazionale e pluri-culturale. La Galizia negli ultimi decenni è conosciuta per un narcotraffico molto particolare, gestito da paesani, da marinai che iniziarono con il contrabbando del tabacco. In Clanes of Galicia abbiamo dato priorità alle storie  delle persone e questo ha creato una connessione con l’audience locale e internazionale.”

Da sx: Francois Uzan, Emma Lustres, Elettra Covi e Nico Moolenaar

E’ invece girata in inglese, con un regista e un protagonista americano e un cast internazionale Costiera, che Nicole Morganti, Head of Originals, per l’Europa meridionale di Amazon Studios, descrive come  “innovativa proprio perché combina questi elementi con il fatto di essere una storia italiana, scritta dagli italiani, nata dalla mente di Luca Bernabei, e in cui Amalfi è uno degli attori principali.” Di Costiera, un crime-procedural con un tocco di ironia che segue le vicende di un ex-marine, tuttofare in un lussuoso hotel della Costiera Amalfitana che cerca di trovare figlia del proprietario che è stata rapita, sono stati mostrati degli estratti in esclusiva all’interno dello Showcase di Prime Video. “Uscirà quest’anno e ne siamo entusiasti, – ha detto Morganti. – Lux Vide, parte di Fremantle, ci ha portato questa serie che ci è molto piaciuta e per la quale abbiamo creato un accordo completamente nuovo che poi è stato riutilizzato per altri paesi. Abbiamo scelto l’inglese perché era la lingua migliore per quella serie, quella che i personaggi avrebbero parlato”.

La lingua comunque non è un elemento così rilevante, soprattutto se si guarda al pubblico dei più giovani, spiega Morganti: “Gli young adults hanno fame di contenuto, a prescindere dalla provenienza e dalla lingua, cercano storie in sintonia con i loro valori, e amano vederle e rivederle.”

Une esempio è la spagnola Trilogia della Colpa (dai libri di Mercedes Ron) enorme successo: “Culpa Tuya, secondo capitolo lanciato il 19 dicembre a Madrid, alla presenza di 6000 spettatori, è stato preceduto da una campagna che ha portato in tuor in sette città europee il primo film Culpa Mia, che i ragazzi hanno rivisto assieme a noi e alla protagonista, Nicole Wallace.”

Fra i giovani funziona moltissimo la commedia romantica, sottolinea Thomas Dubois, head of Originals per Francia e Giappone.

“E’ un audience che ti può portare i maggiori successi e anche i maggiori fallimenti, dunque bisogna essere molti cauti con gli adattamenti. In Culpa abbiamo cambiato molto, lo stesso vale per  Love me Love me- Cuori magnetici, tratto dalla tetralogia di Stefania S, le cui riprese sono in corso in Italia. – Continua Morganti. – E bisogna essere molto reattivi, alle reazioni sui social, ad esempio. Per la campagna di Love me Love me avevamo fatto uscire delle foto del cast, e qualcuno ha commentato che i capelli di un attore erano di un altro colore nel libro, chiedendoci di cambiare questa cosa. Il fatto che abbiamo effettivamente seguito il suo consiglio ha generato un’affezione incredibile.”

Oltre ai giovani e alle storie action, alle commedie e allo sport, Amazon Prime è ora alla ricerca di storie e contenuti per donne: “ne abbiamo già annunciati molti, fra cui l’italiano Non è un Paese per Single. Fra i maggiori successi internazionali, la spagnola La Reina Roja (The Red Queen).

“In Francia possiamo citare Me, Miskina sul lato commedia, e il grande successo di Culte (che ripercorre gli inizi della reality TV in Francia con il lancio di Loft Story nel 2001, n.d.r.)”, dice Dubois, e ricorda, fra i titoli annunciati, Glam Squad, scritta e diretta da Rebecca Zlotowski, che ci porta nel quotidiano di quattro giovani esperte di bellezza responsabili del glamour che vediamo sulle più importanti passerelle di moda.

Dalle fashion weeks al crime: il volto oscuro di Milano è su Sky dal 21 marzo con Gangs of Milan, Le nuove storie del Blocco di Ciro Visco, ambientata fra le periferie multietniche del capoluogo lombardo. “Il Sindaco di Milano ne è entusiasta!” Ha scherzato Niels Hartman, EVP, Sky Studios Italia, che ha parlato della serie all’interno del panel Sky: from Creative Partnership to Unmissable TV, assieme ai due grandi ultimi successi che sono diventati un fenomeno sociale: Hanno ucciso l’Uomo Ragno e M, Il Figlio del Secolo, per la quale Luca Marinelli ha ottenuto il premio di Miglior  attore proprio a Series Mania (leggi qui), e alla nuova serie thriller Iris, girata in molte locations italiane, creata da Neil Cross, l’autore di Luther, e diretta dal regista di Breaking Bad,  Terry McDonough. Una co-produzione Sky Studios e Fremantle, che ha Wildside, società del gruppo Fremantle, come service.

Articoli collegati

- Sponsor - spot_img

FESTIVAL - MARKET

- sponsor -spot_img

INDUSTRY

LOCATION

Newsletter