I festival stanno tornando lentamente a quella che si definisce la ‘nuova normalità’, determinata dal fatto che, se dopo due anni di Pandemia il bisogno del ritorno alla presenza sembra acuitoi, si è fatta sempre più strada la consapevolezza che le visioni da remoto non potranno più essere abbandonate: la via ibrida pare essere la nuova strada maestra.
In quest’ ambito il panorama in Italia è saldamente presidiato da Mymovies, ma stanno nascendo anche nuovi soggetti che si propongono di portare la programmazione dei festival a una audience più vasta attraverso l’online.
Uno di questo è Netfest, creato da Flavio Donnini, che in questi giorni consente agli utenti iscritti (gratuitamente) di seguire il festival Linea d’ombra, in corso a Salerno dal 22 ottobre e fino al 30, e giunto alla 26esima edizione con la presidenza di Giuseppe D’Antonio e la direzione artistica di Boris Sollazzo.
Attiva da fine giugno con lo streaming della parte italiana del Festival del Cinema Europeo di Lima, Netfest nasce dall’esperienza nei festival e nei mercati del suo fondatore, Flavio Donnini, distributore internazionale con Ellipsis Media, specializzato nella commercializzazione di film indipendenti e di nicchia, ed è da questa tipologia di festival che la piattaforma vuole partire, con l’ambizione poi, di allargarsi e di diventare a pagamento, in modo da offrire l’ospitalità gratuita ai festival:
“Il mio desidero sarebbe quello di eliminare il geoblocking in futuro: è una discussione che sta andando avanti da qualche anno in Europa, e credo che, se questo è limitato alla durata del festival, non possa che portare beneficio alla promozione dei singoli film nel mondo”. – spiega Donnini, e continua:
“La discussione europea riguarda però le piattaforme streaming, e al vaglio c’è l’opportunità di estendere al settore audiovisivo il regolamento sul geoblocking del 2018 per far sì che tutti i cittadini europei possano accedere alle stesse percentuali di contenuto che i vari players offrono a livello europeo”.
Quella di offrire presto anche un servizio di Video On Demand è comunque uno degli obiettivi di Netfest, per cui “ogni singolo film, una volta terminato il festival, può decidere se rimanere fruibile in VOD.”
Il numero dei posti in sala può essere concordato di volta in volta con gli organizzatori dell’evento: “ad oggi la capienza massima disponibile è di 1000 posti, mentre lo streaming in diretta degli incontri con gli autori o dei Q&A non ha limiti di posto”, aggiunge Donnini che tiene a sottolineare come “il nostro è l’unico portale che consente di seguire direttamente anche questi momenti fondamentali per ogni festival senza doversi ‘spostare’ su altri social networks, come di solito avviene.”
Il prossimo appuntamento sarà ancora con Lima, “con un piccolo festival dell’Istituto di Cultura, in occasione delle celebrazioni del settecentenario di Dante Alighieri. Ci sono arrivate molte richieste di informazioni, i festival vogliono esser sicuri che il sistema funzioni. Provare per credere.”