
“Moviement” sta cambiando le abitudini delle persone, la sala cinematografica torna ad essere considerata dai consumatori come intrattenimento “desiderabile” anche in estate. Quella che sembrava essere un’ impresa impossibile comincia a diventare realtà:
Il 63% dei frequentatori di cinema è disposto a modificare il proprio comportamento e a incrementare la frequenza al cinema d’estate a fronte di un’offerta ricca e interessante.
E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da GFK, presentata durente le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento.
GFK ha messo a confronto i dati dell’ultima ricerca effettuata nel 2017 con questa, misurando il gradimento del cinema d’estate.
1.600 interviste personali hanno permesso di creare un campione rappresentativo a livello nazionale per studiare gli effetti del progetto MOVIEMENT sull’audience Cinema.
La percezione di quantità, qualità e popolarità dei film estivi sta sensibilmente migliorando. Aldilà della reale conoscenza del brand MOVIEMENT, in soli 6 mesi, il pubblico ha percepito con chiarezza il cambiamento in corso.
Il pubblico esprime un diffuso apprezzamento e nessuna critica al progetto MOVIEMENT (55%) e crede che questa iniziativa influenzerà in maniera positiva l’incremento della frequenza al cinema nel periodo estivo (63%).
L’incremento della qualità e dell’attrattività dei film viene ritenuto fondamentale insieme alle attività di comunicazione e sensibilizzazione.
La ricerca si conclude con l’analisi dell’ultimo cruciale punto l’evoluzione degli orientamenti del Pubblico sul Cinema d’Estate (confronto 2017-2019).
Si registra come, rispetto al 2017, rimane immutato il gradimento degli spettatori verso il cinema d’inverno; una crescita di gradimento verso il cinema in primavera (48%, +6% rispetto al 2017) ma soprattutto un incremento della desiderabilità del cinema d’estate (estate in città 38%, estate in vacanza 30% con un +8% e + 6% rispetto al 2017).
Un cambiamento che, come previso dall’obiettivo iniziale del progetto, ha colpito soprattutto gli spettatori regolari (42% rispetto al 2017 +12%) e alto-frequentanti (primavera +13%; estate in città +11%, estate in vacanza +13%);
Dall’attuale scenario emerge un punto fondamentale: il 63% degli intervistati è disposto a modificare il proprio comportamento e a incrementare la frequenza al cinema d’estate a fronte di un’offerta ricca e interessante.