Un fotografo che si trasferisce a Padova per una mostra, affitta un appartamento e si porta dietro il suo gatto, che, scappando, inizia a vagare per il quartiere: è questa la premessa da cui prende avvio MostaScene, un videogioco che permette di scoprire in modo ludico un quartiere della città di Padova, con i suoi abitanti e le sue associazioni, veicolando un messaggio di integrazione. MostaScene è stato presentato oggi alla Mostra del Cinema di Venezia negli spazi della Regione Veneto, ed è il frutto del progetto “Urban Histories Reloaded. Creatività Videoludica per azioni di cittadinanza” (UHR), ed è stato sviluppato durante una residenza artistica per autori e artisti under 35 e in una game developers session successiva.
Si tratta di un prototipo open access che quindi può essere liberamente scaricato e ‘giocato’, e che, come sottolinea Stefano Caselli, che ha partecipato alla residenza sia come rappresentante dell’associazione IVPRO, sia come docente di sceneggiatura del videogioco, “è assolutamente in linea con la nostra mission, che è quella di sondare possibilità del videogioco come strumento di promozione territoriale e del patrimonio italiano. Ci occupiamo di mappare il territorio in prospettiva video-ludica e proporre itinerari e strumenti che ci permettano di spiegare a istituzioni come il videogioco può essere utilizzato al pari di altri prodotti audiovisivi per promuovere e raccontare il territorio.”
UHR è stato realizzato con il sostegno MiBACT e SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” (2018) ed è stato promosso da Impact srl spin-off dell’Università di Padova in partenariato con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova in collaborazione con l’Associazione IVIPRO (Italian Videogame Program) e con il supporto del Comune di Padova – PG Toselli 3.0 Sportello Sviluppo, Cultura digitale e Innovazione Ufficio Progetto Giovani – Area Animazione.
Sono intervenuti alla presentazione anche Silvia Ferretto Impact srl, Farah Polato, Docente di cinema all’Università degli Studi di Padova, e Mauro Salvador docente Design thinking per i videogiochi, coordinatore residenza UNIPD.