spot_img

direttore Paolo Di Maira

spot_img

MONTAGNE&CULTURE / In arrivo la 72° edizione del Trento Film Festival

Montagne e Culture: è questa la nuova identità, e il ‘pay off’  del Trento Film Festival: “al plurale, entrambe, perché tante sono le montagne del mondo, e ci piace pensare come addirittura infiniti i modi di guardare ad esse, di viverle e di interpretarle.” Così, il presidente del festival, Mauro Leveghi, ha introdotto la 72° edizione della kermesse trentina dedicata al cinema di montagna, diretto da Luana Bisesti, che si svolgerà dal 26 aprile al 5 maggio, portando 120 film e oltre 130 eventi.

Il film d’apertura sarà Oura el-jbel (Dietro le montagne) del tunisino Mohamed Ben Attia: presentato in anteprima alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è la storia di un padre “speciale” vista con gli occhi di suo figlio, in mezzo a montagne che hanno un che di magico.

Quello di chiusura, Kinra-Motherland di Marco Panatonik (Perù),vincitore dell’Astor d’oro come  miglior film al Festival internazionale del cinema di Mar del Plata (Argentina), “un racconto di formazione intenso nello scenario andino in trasformazione», garantisce Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico.

In mezzo,  i film del Concorso internazionale e Alp&Ism,: le due anime del festival, dedicate rispettivamente al racconto della montagna e all’avventura, e alla sfida agonistica che si fa esistenziale, trovano quest’anno anche interessanti punti di contaminazione, in ben 7 titoli dedicati all’alpinismo: fra questi, due arrivano dalla Valle d’Aosta: Segnali di vita di Leandro Picarella, e il corto di animazione Api di Luca Ciriello, racconto dell’estate in apecar di un gruppo di adolescenti valdostani.
Entrambi realizzati con il sostegno di Valle D’Aosta Film Commission. E ancora, Marmolada – Madre roccia di Cristiana Pecci e Matteo Maggi (Italia), che arriva a Trento in anteprima assoluta: una produzione Sky che racconta l’apertura di una nuova via sulla Marmolada, un’impresa umana prima che agonistica di quattro alpinisti eccezionali come Matteo Della Bordella, Massimo Faletti, Maurizio Giordani e la giovanissima Iris Bielli.

La Marmolada è protagonista anche di un altro film, Marmolada 03.07.22, che racconta la tragedia del luglio 2022 dal punto di vista dei soccorritori. É fra i 14 titoli di Orizzonti vicini, sezione dedicata alle produzioni del Trentino Alto Adige o ambientate in regione, in collaborazione con la Trentino Film Commission.  Ci saranno anche Irene Dorigotti, con l’acclamato Across, e Manu Gerosa con il documentario Bambini di frontiera.

«Quest’anno abbiamo provato ad intrecciare ancora di più i tanti fili che dal 1952 ad oggi si snodano nei contenuti, nei linguaggi e nei format della rassegna» spiega Luana Bisesti. «Cinema e letteratura, documentario e fiction, alpinismo e racconto della montagna vissuta, arte e realtà, musica e silenzi… non vogliamo immaginarli come poli opposti, ma come elementi che si contaminano e si fondono in una rappresentazione corale delle montagne del mondo».

Un ampio spettro di proposte che si spalmano su oltre 40 locations.

Fra queste, il Castello del Buonconsiglio, dove il filosofo Umberto Galimberti,  in occasione del centenario dell’istituzione Museo, parlerà al pubblico del significato nascosto dietro il motto “Conosci te stesso”, attualizzando il messaggio di questa celebre frase, che troviamo incisa nel cinquecentesco specchio marmoreo nella Loggia veneziana. L’esplorazione di sé e del proprio personale cambiamento sarà anche al centro di uno dei più attesi appuntamenti previsti nella rassegna Cincontri: quello con lo scrittore Erri De Luca, che rifletterà – accompagnato da Fausto De Stefani – sul legame fra vecchiaia e frequentazione della montagna, fulcro del corto che lo vede protagonista, L’età sperimentale. 

Reinhold Messner, protagonista della serata che celebrerà i quarant’anni dell’impresa che nel 1984 lui e Hans Kammerlander compirono sul Gasherbrum I e II e che vedrà la proiezione della versione restaurata dell’edizione italiana del film La montagna lucente (Gasherbrum – Der leuchtende Berg) di Werner Herzog – in collaborazione con Enervit, VIGGO e Werner Herzog Film-, e Krzysztof Wielicki, conquistatore della prima ripetizione invernale dell’Everest, impresa che sarà raccontata durante la presentazione del suo libro “In solitaria. La mia salita” (Corbaccio). Il restauro del La montagna lucente è parte del programma delle Proiezioni Speciali, che prevede anche l’omaggio a Francesco Nuti con il suo film “di montagna” Tutta colpa del paradiso.

Il Museo Storico del Trentino sarà protagonista dell’incontro Irishness e dove trovarla,  dove ci si interroga su come fa un Paese ad entrare nell’immaginario collettivo? 

Parlando ovviamente di Irlanda, il paese a cui è dedicata la seguitissima sezione Destinazione… che si propone la scoperta dell’irishness, tra cinema, letteratura e ovviamente musica, con Cisco dei Modena City Ramblers che suonerà i successi di “Riportando tutto a casa”, a trent’anni dall’uscita dell’album, dialogando con il giornalista radiofonico John Vignola.

Molte le masterclass in programma, da un workshop dedicato alle animazioni di Hayao Miyazaki, in occasione dei cinquant’anni di Heidi, fino alla lezione di Massimiliano Nocera, scenografo de Le otto montagne, passando per un laboratorio con Ludovica Basso, in arte Clorophilla, firma del manifesto ufficiale dell’edizione.

Non mancheranno le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realtà del territorio. Tra i protagonisti, Davide Baldoni, diplomato all’Accademia Disney e dal 1999 illustratore per Topolino, e il regista Enzo d’Alò, che presenterà il suo ultimo lungometraggio animato, Mary e lo spirito di mezzanotte.

Fra le anteprime, in arrivo dai più importanti festival internazionali di cinema, Gondola di Veit Helmer (Germania), presentato al Tokyo International Film Festival è una storia d’amore senza parole tra le “gondole” di una funivia in alta montagna, con un tocco alla Jacques Tati. Soudain seuls di Thomas Bidegain (Francia), in anteprima italiana grazie alla in collaborazione con Institut Français Italia, un film di sopravvivenza in contesto estremo con due star francesi, Mélanie Thierry e Gilles Lellouche, girato dallo sceneggiatore storico di Jacques Audiard, autore di Il profeta e The Sisters Brothers, passato dietro la macchina da presa.
Arriva a Trento direttamente  dalla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Xue bao (Snow Leopard), ultimo regalo di Pema Tseden, eccellente cineasta prematuramente scomparso. Quasi una fiaba tra le nevi perenni, seguendo il ritmo del battito animale del leopardo bianco.
Da Venezia anche Die Theorie von allem (La teoria dell’universale) di Timm Kröger (Germania), uno dei giovani registi europei di maggior talento: una specie di thriller metafisico tra Kafka e Fritz Lang, dove le Alpi svizzere sono cornice magnifica eppure inquietante. Infine Cuckoo di Tilman Singer (Germania/Usa) dalla Berlinale, anteprima italiana, «un horror ambientato sulle Alpi, che assumono così l’aspetto di una prigione minacciosa. Originale e, finalmente, spaventoso», garantisce Gervasini.

Nella cornice di Palazzo Roccabruna, l’iniziativa, organizzata con Trentino Marketing, dedicata al Sentiero della Pace, con la presentazione dell’omonimo progetto che mira al rilancio e alla valorizzazione del percorso di oltre 500 km che si sviluppa lungo il fronte della Grande guerra in Trentino, dallo Stelvio alla Marmolada. L’iniziativa è stata avviata da Trentino Marketing e dalla Provincia autonoma di Trento attraverso la rimappatura del tracciato effettuata nell’estate 2023 dall’Associazione Va’ Sentiero.

Articoli collegati

- Sponsor - spot_img

FESTIVAL - MARKET

- sponsor -spot_img

INDUSTRY

LOCATION

Newsletter