Se il mondo non lo cambiano gli adolescenti non lo cambia nessuno!
Con questa frase si è concluso il pitch di Borders di Giuliana Facchini edito da Sinnos Edizioni una delle sette opere letterarie selezionate da Torino Film Industry in collaborazione con il Salone del Libro di Torino per la terza edizione di Guarda che Storia!Racconti per lo Schermo e presentate a produttori e decision makers con l’obiettivo di scoprire storie originali che abbiano le potenzialità per diventare una sceneggiatura per il piccolo o grande schermo.
Borders è una storia apocalittica e distopica che si svolge fra 50 anni nella megalopoli, e tecnocrazia di Magnolia dove vive Olmo , una centenaria, testimone oculare del passato, madre di quattro ragazzi che hanno i nomi di scrittori dimenticati affrontano la natura selvaggia per conoscere il bene e il male. Nel frattempo Giuliana Fracchini, che si definisce Scrittrice di e per ragazzi e per ragazze ha pubblicato anche il secondo capitolo, No Borders
“Questo è un tipo di storia che raramente viene prodotta in Italia, ma potrebbe dar luogo ad una franchise di narrazioni diverse su diverse piattaforme, – ha suggerito lo story editori e sceneggiatore Gino Ventriglia, che ha condotto l’incontro- Ci hanno provato con Il Ragazzo Invisibile ma non ha funzionato, con Jeeg Robot non l’hanno fatto. L’unica franchise che abbiamo e che funziona è The Winx e credo che dovremmo spingere per per avere un audiovisivo che abbia anche queste caratteristiche.”
In effetti molti dei progetti presentati a TFI sono storie di formazione, coming of age, che riguardano o hanno per protagonisti adolescenti. Sia quelli di TorinoFilmLab Meeting Event (leggi qui), sia quelli in fase di realizzazione che hanno beneficiato del Piemonte Film TV Development Fund. Fra questi, Amerika terzo film di Davide Mandi coming of age di realismo fantascientifico sul tema del tradimento, ambientato in una società inventata dove è possibile liberarsi dai propri debiti addossandoli sui figli che entrano così a far parte di un programma di recupero crediti chiamato Gli Esposti. Si ispira ad America (Il Disperso), romanzo incompiuto di Kafka, prodotto da Ring Film, “che stiamo sviluppando il con fondo piemontese assieme al fondo del MIC: dovremmo girare nell’inverno 2024”. Dice Mandi.
Oppure Ting di Maximilien Dejoie che colloca una storia sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta in un contesto storico drammatico, alla fine della prima guerra mondiale, mentre sta per arrivar in Italia l’influenza spagnola. “Un film in cui guardiamo all’adolescenza come un periodo di transizione in cui realtà e immaginazione si fondono, e cerchiamo di raccontare la guerra come un trauma virale.” Spiega Roberto Cavallini di Albolina Film, che produce il film, sottolinenando come la linea editoriale della società punti proprio a produrre film che facciano dialogare la visione autoriale con elementi di genere e con temi attuali.
Il film ha beneficiato anche dell fondo di sviluppo di Europa Creativa, oltre ad essere stato selezionato all’EAVE Producers Workshop nel 2021e all’European Genere Forum nel 2020.
“Circa un anno fa è entrato nel progetto Lux Fischer, concept creature designer che ha lavorato per Harry Potter e Star Wars, nonché l’autore della Mano nella serie Netflix Wednesday di Tim Burton. Collaboriamo inoltre con Toby Rushton, consulente alla sceneggiatura, che ha lavorato con Gareth Edwards, regista di Godzilla; con i Flipbook Studio di Manchester (il film è una coproduzione con la scozzese MTP e la lituana Just a moment). Siamo in fase di sviluppo avanzato, e quest’estate abbiamo girato un teaser in Piemonte, fra Cuneo e la Valle Grana, utilizzando tutte maestranze piemontesi, fra cui Alessandro Mattiolo alla fotografia, Eugenio Mazzetto alle musiche, Cristina Borgogna ai costumi, Luca Vigliani al montaggio e Cristina Trio come produttrice esecutiva, organizzatrice generale”.
E ancora Donnyland in cui Donato Sansone racconta la sua vita legata al trauma del terremoto dell’Irpinia, vissuto quando aveva sei anni, entrando e uscendo dalle storie della sua infanzia in una sorta di viaggio surreale fra realtà e immaginazione.
Sarà girato metà in animazione e metà in live action, che sarà realizzata dentro un grande Hangar con vari teatri che rappresenteranno luoghi dell’infanzia del regista, con attori che vestiranno maschere e trucchi. La produzione, la MyBossWas di Giorgio Ferrero, conta sul fondo allo sviluppo di Media Europa Creativa (ottenuto attraverso lo slate fund), “abbiamo fatto domanda al ministero e siamo attualmente in trattativa con due case di produzione in Francia.”
Gli altri film sostenuti dal Fondo di sviluppo di FCTP sono:
Dal nulla di Giovanni Piras prodotto da La Sarraz Pictures, thriller girato a Torino (con una scena importante ambientata nel Salone del Libro), e in Sardegna , che ha per protagonista una scrittrice torinese che torna in Sardegna per il funerale della sua migliore amica, nel paesino dove è da poco scomparsa una bambina, e capisce che deve recuperare memoria di un trauma rimosso per capire cosa è successo all’amica e ritrovare la bambina.
Osmosi di Daniel Daquino prodotto da Lume di Adriano Bassi nasce dallo sviluppo del corto Benzina e conta anche sui suoi protagonisti, Carolina Crescentini e Riccardo De Filippis. Il titolo si riferisce all’osmosi di diversi destini che si incrociano in un contesto di provincia.
Grisun è un road movie mediterraneo che attraversa grande quantità di paesaggi , dalla periferia torinese al Marocco, che segna l’esordio alla regia nel lungometraggio di finzione del documentarista Andrea Parena prodotto da Redibis Film di Daniele Segue. Una storia universale, un racconto di formazione che ha come protagonisti Lucio, un giovane che lavora in officina gommista in estrema periferia di Torino e Assan, un anziano immigrato marocchino che frequenta stessa officina e smercia pneumatici di contrabbando e gli propone di diventare suo grisun (protettore) da Torino al Sahara per vendere una jeep a marocchini. “Lo produco assieme al mio socio Daniele Di Cicco, – dice Daniele Segre, – il budget è di 1,5 milioni e stiamo lavorando con una società marocchina: prevediamo di girare in settembre ottobre 2025 per averlo pronto nel 2026.”
L’amor fu di Daniel Baldotto prodotto da Tekla (Gianluca De Angelis) e Incipit Films (Fabiana Balsamo) è una commedia funebre ambientata in un piccolo paese del Nord Italia che ha per protagoniste 4 donne che si ritrovano durante la veglia di un uomo a cui sono in vario modo legate. Conta sul fondo allo sviluppo del Friuli Venezia Giulia, di Film Commission Torino Piemonte, di Ibermedia, e sarà sostenuto anche dalla Colombia e Uruguay. “Abbiamo realizzato un corto che una sorta di proof of concept che ha permesso al regista di iniziare a lavorare con attori, maestranze e con il tema della morte.”
Oltre al sopracitato Borders, i romanzi di Guarda che Storia! Invece sono:
Per Sempre Altrove di Barbara Cagni edito da Fazi
Rosso diretto di Orazio Di Mauro edito da Neos Edizioni
Gabbie di Anna Vivarelli e Guido Quarzo edito da Uovonero Edizioni
Quando le stelle vengono meno di Antonella Frontani edito da Garzanti
Il grande manca di Pierdomenico Baccalario edito da Il Castoro Editrice
Vento da Est di Stefania Bertola edito da Einaudi