di Paolo Di Maira
La scorsa edizione del MipCom, che ha visto la partecipazione di 12.400 delegati da oltre 100 paesi, si è conclusa con il lancio del Connected Creativity Forum, la sezione disegnata specificamente per il mercato dell’intrattenimento globale e della tecnologia, che avrà la sua prima edizione a Cannes, dal 5 al 7 aprile, nel corso del MipTv, e che riunirà i creatori e i distributori delle industrie creative con gli operatori di tutto l'”ecosistema mobile” (smartphones, tablets, televisioni e consoles connesse), offrendo un’unica piattaforma d’incontro e di business fra tecnologie e comunità dell’entertainment.
Il Forum, frutto di una partnership fra Reed MIDEM e GSMA (l’organizzazione che rappresenta l’industria “mobile” nel mondo, e che produce il Mobile World Congress e gli eventi legati al Mobile Asia Congress) metterà in mostra le novità relative alla tecnologia e ai contenuti interattivi: quattro passi nel futuro del “connected enviroment” dentro e fuori da casa.
La centralità dell’ “ecosistema mobile” nell’espansione del “connected entertainment” è stata evidenziata da John Hoffman, amministratore delegato di GSMA Ltd., che si dice entusiasta della collaborazione con il Reed Midem.
Quello di quest’anno è stato un Mipcom particolarmente glamour, grazie alla massiccia partecipazione delle star e agli eventi che hanno beneficiato della loro presenza.
Segno, dice il direttore della divisone televisiva del Reed Midem, Laurine Garaude, di “una rinnovata fiducia nell’industria”.
Hanno “fatto il pieno” Elizabeth Moss e Jonathan Hamm, gli attesi protagonisti di “Mad Men”, presenziando al cocktail di apertura sul Red Carpet, al debutto dei Television Screenings in anteprima mondiale (dove sono stati proiettati inediti episodi di “Mad Man” e della nuova commedia di Lionsgate “Running Wilde”) e alla Cena di Gala dove Jon Feltheimer, amministratore delegato di Lionsgate, è stato premiato personalità dell’anno. La lista delle star continua con Luke Perry, protagonista del western “”Goodnight for Justice”, Andrew Lincoln e SarahWayne Callies, a Cannes per promuovere “The Walking Dead”, Lucas Bryant ed Eric Balfour, co-stars in “Haven”, (tutte produzioni di Entertainment One). Endemol ha invece schierato le tre protagoniste di “Hot in Cleveland”, Valerie Bertinelli, Jane Leeves and Wendie Malick, mentre FremantleMedia Enterprises ha organizzato l’intervista di Sir David Frost ad Oliver Stone, che ha parlato della sua nuova serie, “The Untold History of the United States.”
Caldamente salutata, infine, la presenza di Robert Redford, al Mipcom per celebrare il primo anno di vita di Sundance Channel- Francia e Belgio.
Tappa successiva di Redford è stata Parigi, dove, il 14 ottobre, è stato insignito della Legione D’Onore per il suo decennale impegno nel supportare le “voci indipendenti” nel cinema e nelle arti.
Sempre più robusta l’attenzione riservata al territorio e alle agenzie deputate alla sua promozione attraverso l’audiovisivo: si è tenuto il secondo appuntamento con “Meet with the Global Film Commissions” ed è stata data ampia rilevanza alla questione degli incentivi fiscali grazie al seminario “Filming in France”.
In quest’occasione Patrick Lamassoure, direttore di Film France e Olivier Rene-Veillon, direttore esecutivo della Film Commission dell’Ile de France hanno sottolineato come, dopo l’introduzione del TRIP (Tax Rebate for International Production, che prevede un credito fiscale del 20%), la Francia sia ricomparsa “sulla mappa” di molte produzioni straniere che prima non avrebbero considerato le sue locations.
“Sono 24 i progetti che finora hanno beneficiato del TRIP, garantendo una spesa sul territorio nazionale di 110 milioni di euro, – afferma Lamassoure, – e, anche se la maggior parte delle riprese si svolge in Ile De France, cresce comunque l’interesse verso le regioni più periferiche.”
E non sono solo i luoghi a costituire motivo di attrazione: “Universal Studios ha scelto la società d’animazione francese Mac Guff Ligne per lavorare su “Cattivissimo Me”, sottolinea Veillon, e questo è un’ulteriore prova del fatto che il traffico di produzioni straniere su un territorio irrobustisce tutta l’industria audiovisiva.
Era composta al 100% da francesi la troupe di “Midnight in Paris”, che Woody Allen ha girato interamente a Parigi ad esempio, e dato l’ingente flusso di produzioni provenienti da Cina, Taiwan e Corea, sono nate delle società specializzate nel trattare coi produttori asiatici.
Un’altra opportunità viene dal mercato delle serie televisive, soprattutto quelle che, ormai arrivate all’ennesima stagione, cercano di rinnovarsi anche nelle locations: Parigi ha ospitato “Sex and the City”, “Gossip Girl” e la serie giapponese “Nodame Contabile”, dove gli sfondi parigini hanno avuto così successo che la produzione è tornata in città a girare altri due film.
AFM/ I VENDITORI ITALIANI ERANO A ROMA
“I livelli di produzione adesso sono in pari con la domanda di mercato” ha affermato il direttore dell’American Film Market Jonathan Wolf a commento dell’edizione di quest’anno del mercato di Santa Monica (3-10 novembre), sottolineando il generale senso di ottimismo che si respirava fra gli operatori.
Mentre il numero di buyers si attesta ai livelli dello scorso anno (con un aumento dell’1% delle società ), si registra un leggero calo dei venditori, anche se la partecipazione generale fa un piccolo balzo in avanti, del 6%.
Sono stati presentati 427 film da 36 paesi, di cui 43 anteprime mondiali, 306 di mercato e 21 proiezioni in 3D.
Assieme a Russia, Cina, Giappone e Singapore, l’Italia ha visto aumentare il numero dei buyers (da 43 a 53), c’è stato invece un unica società italiana con stand (Medusa), anche a causa della sovrapposizione con il Festival del Film di Roma.