direttore Paolo Di Maira

MILANO/Nuove visioni dal mondo

Giornalismo investigativo e notizie manipolate, i diritti civili delle donne, la società e l’ambiente, le rivoluzioni biologiche, la globalizzazione, l’immigrazione: sono alcuni dei principali temi rappresentati nel 5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, in calendario dal 12 al 15 settembre a Milano, negli spazi del Teatro Litta e del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci con l’organizzazione della società di produzione FRANKIESHOWBIZ.

“E’ questa la missione del Festival: far conoscere i grandi fenomeni che cambiano l’identità del mondo”, commenta con Cinema & Video International Francesco Bizzarri, fondatore e direttore del Festival.
“Assieme al direttore artistico Fabrizio Grosoli – continua – abbiamo selezionato titoli i cui contenuti hanno più impattato, cose per cui la gente si emoziona di più”

Di grande attualità – scorrendo il programma ricco di – è certamente “Bellingcat – Truth in a Post-Truth world” , del regista Hans Pool, film documentario che porta lo spettatore all’interno del collettivo ‘citizen investigative journalism’, conosciuto come Bellingcat; così come “The Feminister”, regia di Viktor Nordenskiold, punta la macchina da presa su Margot Wallström, ministra socialdemocratica svedese, nota per la sua impavida agenda femminista e la sua mente acuta ed empatica; e, ancora, “Human Nature”, del regista Adam Bolt co-sceneggiatore del film premio Oscar “Inside Job”, opera di giornalismo scientifico sui rischi della manipolazione del codice genetico, film di apertura della quinta edizione del Festival.

L’attenzione ai temi scientifici è quest’anno valorizzata dalla nuova collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.
Anche le identità rimangono distinte: “ Visioni dal mondo non ha ambizioni didattiche, ma vuole andare oltre, aprirsi agli effetti profondi che la scienza ha sui comportamenti delle persone, all’etica”.
Anche per questo Bizzarri non ama l’etichetta di “documentario”, ma preferisce parlare di cinema della realtà, “e il cinema comunica attraverso le emozioni ”.

Confermate le sezioni che compongono il calendario – Concorso e Fuori Concorso dedicati alle produzioni italiane – la novità di quest’anno è che all’interno di “Panorama Internazionale” ci sarà una sezione competitiva : “A Window onto the future”. “Abbiamo notato – spiega Bizzarri – che i registi dei film che vogliamo fare vedere in anteprima in Italia, si muovono con più interesse se c’è la formula del concorso”.

La dimensione sempre più internazionale del festival rafforza anche la sezione riservata ai professionisti, “Visioni Incontra”, coordinata da Cinzia Masòtina, che ripropone14 progetti in fase di work in progress selezionati a concorrere per il miglior progetto documentario (al consueto premio di 2500 euro, si aggiunge il premio EDI Visionary Award offerto da EDI Effetti Digitali Italiani).

“Quest’anno – anticipa Bizzarri – abbiamo invitato più distributori internazionali, ci saranno società importanti come CAT&Docs, Rise and Shine World Sales, Syndicado Film Sales, Deckert Distribution”, perché è tra i principali obiettivi del Festival far crescere il cinema documentario italiano, e l’internazionalizzazione è un processo decisivo per questo genere audiovisivo, più di altri (facendo di necessità virtù) orientato alle coproduzioni.
In tale contesto uno dei panel di “Visioni Incontra” “Internazionalizzazione: una strada a doppio senso per lo sviluppo dell’audiovisivo italiano”, visualizza il nuovo ruolo delle Film Commission, che non si limita al sostegno economico, ma si offre come collettore di finanziamenti utili a chiudere i budget produttivi.
“Quando si individuano fondi internazionali diventa più facile produrre con una qualità superiore”, conferma Bizzarri.

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