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direttore Paolo Di Maira

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MIA/Premiati i film made in Lazio

Sono stati premiati ieri, 18 ottobre, presso il Centro Studi Americani, nell’ambito del MIA di Roma, i 10 film vincitori della seconda finestra del bando “Lazio Cinema International”. Di questi, ben sette sono coproduzioni tra Italia e Francia: “Addio al nubilato” del regista Francesco Apolloni (Minerva Pictures),  “Il bambino nascosto” di Roberto Andò (Bibi Film), l’opera prima di Hleb Papou “Il Legionario” (Clemart), Il palazzo di Federica Di Giacomo, “Occhi blu” di Michela Cescon (Tempesta), “Un mondo in più” di Luigi Pane (Play Entertainment) e “Un senso a questa vita” di Gianluca Ansanelli (Lime Film). Le altre tre coproduzioni internazionali sono “Calibro 9” (Belgio) di Toni D’Angelo (Minerva Pictures), “E buonanotte” (Bulgaria) del regista Federico Alotto (Lime Film) e “Io e mia madre” (Macedonia) di Giovanni Soldati (Cinemusa)

“Anche quest’anno abbiamo voluto premiare il coraggio e la professionalità delle grandi coproduzioni internazionali – ha dichiarato Albino Ruberti, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio. I film vincitori di questa seconda finestra del bando Lazio Cinema International sono l’esempio concreto del percorso che il nostro cinema staproseguendo: produttori, registi e attori eccezionali, simbolo di una filiera produttiva immensa e di qualità che coinvolge un grande numero di imprese e di addetti alla produzione cinematografica. La Regione Lazio prosegue con entusiasmo il suo impegno a sostegno delcinema e di tutti i segmenti dell’industria cinematografica. È fondamentale per noi continuare a incoraggiare le eccellenze produttive della nostra Regione e promuovere una sempremaggiore interconnessione tra gli operatori attraverso le coproduzioni affinché l’eccellenzadella nostra industria cinematografica valichi i confini regionali e nazionali”.

Sono stati inoltre assegnati: il “Premio Lazio Frames” a “Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari” di Simone Isola e Fausto Trombetta, documentario presente nella sezione del MIA Italians doc it better, il cui contenuto, l’impatto produttivo, i possibili sviluppi internazionali e il coinvolgimento di risorse del territorio rappresentano al meglio le potenzialità produttive del Lazio, evidenziando i talenti e le location del territorio e il Premio Crossing Script, nato dalla collaborazione fra Roma Lazio Film Commission e Rabinovich Foundation di Tel Aviv, ad “Anthem” by Dany Lerner e a “Gli anni del padre” di Stefano Veneruso, Anna Pavignano e Alfredo Morabito. Questo premio è dedicato a soggetti cinematografici adatti alla realizzazione di progetti tra Israele e Lazio, nell’ambito dello sviluppo della coproduzione, obiettivo fra i principali per la Regione Lazio nel settore cinema e audiovisivo.

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