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direttore Paolo Di Maira

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MERCATI/Torino avant Cannes

Il Book Film Bridge alla quarta edizione. Cosa è cambiato dallo scorso anno?
Intanto, la collocazione. Quest’anno il Book Film Bridge è parte dell’International Book Forum, il mercato internazionale di diritti alla Fiera del Libro. Un mercato grande e solido, il principale veicolo di accordi su diritti fra editori italiani e internazionali.
Una “ufficializzazione” che ci facilita il lavoro con l’industria culturale europea nel suo complesso. E dato che questo avviene mentre sempre più editori pensano ai film mentre sviluppano titoli librari, è davvero utile lavorare nella stessa sala negoziale con loro, ed averli presenti agli incontri e ai pitching della sala visioni.
Editori-agenti, editori-acquirenti, editorivenditori.
C’è tutto lo spettro dei modelli di business, nel momento in cui l’industria editoriale ha acquisito piena consapevolezza delle interazioni libro-film, nella crescente molteplicità  dei loro sbocchi.


Come lavorate?
Quest’anno lavorano parecchi agenti, non solo noi. Un mercato senza agenti è una lotteria, si conta più che altro sulla fortuna. Questo è tanto più vero quando il mercato è luogo d’incontro tra filiere convergenti, non fra operatori di una stessa filiera. Anche in mercati più tradizionali, come quelli dei programmi tv, gli agenti esercitano un ruolo chiave; immagini in un mercato dove i contenuti si travasano tra carta e schermi, in tutti i modi possibili.



Esempio?
Quando un film tratto da un libro esce sugli schermi, il libro vive una nuova vita. Questa è l’interazione più nota. Poi ce n’è un’altra: se l’editore è agente cinematografico dello scrittore, l’adattamento filmico diventa per l’editore business in sé, non solo strumento di promozione.
E poi una terza: ai lettori piacciono gli abbinamenti di libro e film, questo dà  linfa alla non-fiction e nuovi canali al documentario, così come al libro per ragazzi e al cartoon. Collegata, un’altra interazione, quella con quotidiani e riviste: il documentario, il cartoon stanno tanto bene anche in edicola, in serie, e creano fedeltà  a una testata. E infine, il nuovo che ormai è avanzato: l’internet e il videotelefono, così vicini e pervadenti, così capaci di trasportare testi, immagini, suoni e nuove forme che li combinano.


Il BFB lavora su tutti questi piani?
Tutti ormai devono lavorare su tutti questi piani. Il BFB si limita a fare da ponte, e credo non sia poco, dato che prima questo ponte non c’era, almeno nel sud Europa. Molti dei frequentatori esteri degli scorsi anni ce lo hanno confermato: così vicino a Cannes nel tempo e nella geografia, in una Fiera del Libro che ogni anno si espande e attrae l’editoria internazionale, in una regione che vede rinascere l’industria cinematografica.


Come componete il programma della sala Visioni? Chi ammettete ai pitching? Chi rifiutate?
Rifiutare, no grazie. Il mercato è aperto e libero, popperiano.
La comunità  dei suoi frequentatori si conosce prima nel sito, poi nelle sale di negozio e di visione, e nei momenti conviviali.
Poi capita che gruppi formatisi al BFB partano insieme per il Marché di Cannes.


D’accordo, ma chi compone i pitching?
Sino all’anno scorso erano i nostri editor soltanto, che leggono i progetti, ci lavorano con i portatori, e alla fine formano un palinsesto sostenibile, anche in termini di tempo e di attenzione. Editor bravissimi, ma tutta gente di cinema. Quest’anno con gli editor abbiamo scelto gli agenti, e loro scelgono i titoli, così i progetti si trovano un passo più avanti verso lo sbocco.
Alicubi, un leader del “miracolo italiano” dei collaterali in edicola, compone i pitching verso la stampa periodica. Blisscomedia, animatori che sanno portare i cartoon sui media più nuovi, decide quali progetti per videotelefoni-vod-internet.
365Bookmark raccoglie i romanzi per lo schermo. E poi sono attivi già  da ora Focus Documentaries e HDH, che distribuiscono a livello internazionale. Ma a maggio, grazie all’International Book Forum, ci saranno gli editori-produttori e gli editori-di-libro-e-film, ovvero tutti i più grandi editori e i più dinamici tra i gli indipendenti, da Minimum Fax alle Edizioni Gruppo Abele”¦


Quali risultati prevedete per l’edizione 2007?
Posso dire che stiamo alzando la barra della qualità  e la dimensione internazionale. Gli agenti sono già  attivi da mesi. Nel 2006 i progetti sono arrivati in aprile, nel 2007 hanno cominciato a gennaio.
I partecipanti sanno molto meglio cosa vogliono, mi sembra ci siano le premesse per un buon lavoro.
“Avant-Cannes”, co-production forum, sarà  la risultante. E’ programmato in chiusura, il pomeriggio del sabato 12 maggio; piuttosto informale e molto sostanziale, senza microfoni, ai tavoli negoziali “” ma con i fotografi e i press agent pronti a diramare informazione. Sin da ora seguiteci sul sito dell’International Book Forum, http://bfb.fieralibro.it , troverete tutte le notizie, i partecipanti, e “” per chi partecipa “” i progetti.


CAROLINA MANCINI


Cinema&Video International  3/4-2007

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