direttore Paolo Di Maira

MERCATI/Location Expo trasloca all’AFM

Uno spazio dedicato alle Film Commission all’interno di uno dei maggiori mercati internazionali di cinema: dal prossimo novembre, e Location Expo ‘trasloca’ all’American Film Market, che si svolgerà al Loews Santa Monica Beach Hotel dall’1 all’8 novembre.
Un trasferimento che rappresenta anche un ritorno, come spiega il direttore del Mercato, Jonathan Wolf:

“L’AFM ospitava già il Location Expo, dalla metà degli anni ‘80 in virtù di una partnership con l’associazione delle film commission AFCI, no al 92-93, quando l’AFCI decise di spostare l’evento altrove e di chiamarlo in un altro modo.
Nei primi anni ‘90 le lm commission non erano così interessate all’AFM, non c’era grande attenzione sugli incentivi e sui fondi e quello che gli interessava comunicare era la loro capacità di offrire locations meravigliose, maestranze preparate, di fare ottenere facilmente i permessi per girare…”

Quando l’importanza degli incentivi è diventata centrale, alla fine degli anni 90, le film commissions hanno iniziato a far ritorno all’AFM in maniera indipendente: “Negli anni scorsi ne abbiamo avute una cinquantina per anno, in qualità di sponsor, espositori o partecipanti: adesso il loro obiettivo è ragionare con i partecipanti del mercato sui fondi, gli incentivi e tutti gli strumenti economici che permettono di realizzare un film, – continua Wolf.- Ma sentivano che non erano davvero parte del mercato, si percepivano come presenza ancillare. Per questo abbiamo lavorato per ridefinire il loro brand e riposizionarlo.”

Riposizionamento sia fisico, (“alle film commission sarà assegnata la parte centrale dell’hotel, quella più trafficata”), che virtuale: “li abbiamo aiutati anche con il marketing, con una newsletter mensile dedicata alle film commission, partita il 9 maggio. Il nostro obiettivo è informare tutti i partecipanti dell’AFM della presenza delle film commissions dotate di fondi e incentivi. Inoltre, per accedere al Location Expo, non sarà necessario l’accredito, che invece è richiesto per le aree dove sono i compratori e i venditori. Questo per dare una possibilità in più anche ai molti location scouters e produttori esecutivi in città, che non acquisterebbero l’accredito e che magari incontrerebbero le lm commission fuori dall’AFM.”

I costi e l’accesso al mercato sono un punto importante, e l’incorporazione di Location Expo va proprio nella direzione di rafforzare l’American Film Market in termini di servizi e possibilità offerte ai clienti:
“La parte più costosa di ogni mercato di questo tipo è quella relativa al viaggio, per cui conviene trarne il maggior profitto possibile. Uno dei vantaggi dell’AFM è quello di trovarsi a Los Angeles, e infatti, secondo quanto dichiarano i nostri partecipanti, circa la metà dei meeting avviene fuori dal mercato. Questa nuova presenza, dunque, è un forte valore aggiunto per noi.”
La centralità delle film commission ha a che vedere anche con una tendenza, ormai affermata un po’ in tutti i grandi mercati, per cui l’asse si è spostato sempre di più sul lato della produzione, che è quello che garantisce, secondo Wolf, la vera energia creativa e culturale dell’AFM:
“All’inizio l’ AFM era strettamente riservato all’import-export, e le società di vendita e acquisto non volevano i produttori, ma quando ho preso la guida del mercato, nel ‘98, quelle stesse compagnie ammettevano che così il mercato era piuttosto noioso.
Se vogliamo un ambiente vivace, dobbiamo portarci dentro chi ha davvero passione per questo business, e questi non sono i compratori! Così abbiamo cercato di portare energia nuova sul lato della produzione, visto, fra l’altro, che non siamo un festival e che quindi dobbiamo trovare energia culturale e creativa in un altro modo. Abbiamo sviluppato programmi, eventi, attività (5 giorni di conferenze con una media di 700 partecipanti quotidiani, cocktails ogni sera sul molo a Santa Monica, aperti solo alla comunità dei produttori, e dove buyers e sellers non sono invitati), che ci garantiscono la presenza di migliaia di produttori da tutto il mondo: quest’anno ne abbiamo 15000 già registrati, da 50 paesi.”

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