di Marco Spagnoli
Al momento non abbiamo ancora nulla di definito. Certo è che intendiamo fare anche noi la nostra parte per la stagione estiva con uscite tra maggio e luglio.”
L’Amministratore Delegato e Vicepresidente di Medusa Giampaolo Letta, che a Sorrento ritirerà il Biglietto d’Oro per gli incassi strepitosi di “Benvenuti al Sud”, è interessato a sostenere in prima persona l’allungamento della stagione.
“Oggi uscire d’estate non vuole dire solo attenersi ad una corretta politica distributiva, ma è una vera e propria “˜necessità ‘, considerata la mole di prodotto e l’alto numero di titoli presenti in tutti i listini.” Puntualizza: “Speriamo di riuscire a consolidare anche l’anno prossimo il risultato positivo del 2010 che ha riportato tante persone al cinema: è arrivato il momento di completare questo risultato importante, anche grazie ad una stagione estiva basata su delle buone proposte.”
Il 2010 è stato l’anno di “Avatar”, ma anche quello di un’operazione “perfetta” come quella di “Benvenuti al Sud””¦
E’ stata un’operazione fortunata sotto tutti i punti di vista, con un risultato che, lo dobbiamo ammettere, è andato al di là delle nostre più rosee aspettative.
Il successo di “Giù al Nord” e il rapporto che si è sviluppato con il suo regista Dany Boon e la casa di produzione Pathé, ha favorito l’intuizione di potere realizzare il suo remake italiano.
Abbiamo lavorato molto bene con Luca Miniero e con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Valentina Lodovini e Angela Finocchiaro, che si sono messi al servizio di una storia la cui grande forza è tutta nella sua semplicità .
La coproduzione con la Germania, la vendita agli stessi francesi che, vista la nostra versione, si sono immediatamente innamorati, lo rende un caso molto interessante anche sotto il mero punto di vista produttivo, con Cattleya che si è occupata della produzione esecutiva in maniera egregia.
“Benvenuti al Sud” rappresenta una di quelle sorprese che rende il nostro lavoro il mestiere più affascinante del mondo.
A livello di mercato, poi, questa è la dimostrazione che per fare grandi incassi non si deve uscire necessariamente a Natale.
Il grande pubblico si raggiunge con proposte di valore.
Un segnale positivo per noi distributori ed esercenti ed un vero beneficio per tutti.
Già si parla di un sequel”¦
Lo confermo: stiamo già lavorando al seguito.
Quali sono i titoli principali del listino di Medusa? Iniziamo a dicembre con un film molto comico: “La banda dei Babbi Natale” con Aldo, Giovanni e Giacomo in forma splendida.
Una pellicola estremamente divertente che ha, nel suo cast, anche Angela Finocchiaro, ancora una volta, bravissima.
All’inizio del 2011, il 5 gennaio, avremo una valanga di cinema italiano importantissimo, con il nuovo film di Checco Zalone intitolato “Ma che bella giornata”, seguito da “Immaturi” di Paolo Genovese con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.
All’inizio di febbraio, la continuazione di “Maschi contro Femmine”, intitolato “Femmine contro Maschi”, e poi “Baciato dalla fortuna” con Vincenzo Salemme, Elena Santarelli, Alesssandro Gassman, Asia Argento, Dario Bandiera e Nicole Grimaudo.
“Sotto il Vestito Niente “” L’ultima sfilata” è la versione del ventunesimo secolo del film dei Fratelli Vanzina che sono autori anche di questo nuovo capitolo interpretato da Vanessa Hessler, “La vita facile” di Lucio Pellegrini con Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi e Vittoria Puccini.
Sul finale della prima parte dell’anno avremo il nuovo film di Eugenio Cappuccio con Emilio Solfrizzi e Belen Rodriguez intitolato “Se sei così, ti dico sì”, nonché “Faccio un salto all’Avana” con Enrico Brignano e Francesco Pannofino.
Nella prima parte dell’anno prossimo avremo anche le acquisizioni “La versione di Barney” con Paul Giamatti, “Red” una bellissima commedia con Bruce Willis, Morgan Freeman, Helen Mirren.
Il nuovo film di Paul Haggis “The next three days”, con Russell Crowe, Elizabeth Banks, Liam Neeson, e “Season of the Witch” di Dominic Sena con Nicolas Cage.
Nella seconda parte del prossimo anno arriveranno il nuovo film di Woody Allen “Midnight in Paris” con Carla Bruni, Adrien Brody, Rachel McAdams e Michael Sheen, i nuovi film di Ficarra & Picone, di Leonardo Pieraccioni, del regista di “Santa Maradona” Marco Ponti, che si chiama “Ti amo troppo per dirtelo”, con Carolina Crescentini, Francesco Scianna e Jasmine Trinca, e “This must be the place” di Paolo Sorrentino con Sean Penn.
Parliamo di digitale e di 3D?
Il 2011 sarà un anno decisivo per accelerare sulla conversione delle sale in digitale.
Il 3D ha portato sul 2010 una fiammata che, però, nella seconda parte dell’anno si è raffreddata: un po’ perché è venuto meno l’entusiasmo che, nei primi mesi dell’anno, era stato generato da “Avatar”.
Alcuni titoli di scarsa qualità hanno segnato la fine dell’effetto novità , comunque fisiologica, che avevamo registrato a partire dagli ultimi mesi del 2009.
Detto questo, però, il 3D rappresenta in ogni caso un elemento di spettacolarizzazione che continuerà a funzionare molto bene anche in futuro.
Come valuta la grande concentrazione dei circuiti cinematografici?
E’ un fenomeno anche questo fisiologico del mercato.
In Francia, i grandi circuiti hanno un numero più elevato di sale e di schermi rispetto a quanto accade qui da noi.
La considero un’opportunità sia per i gestori dei circuiti che per chi produce contenuti, per avere un sempre migliore sfruttamento dei film e anche per l’affacciarsi di nuovi contenuti extra come calcio, opera, eventi dal vivo e concerti.
La produzione cinematografica, però, deve restare al centro dell’offerta delle sale.
Cosa pensa del fenomeno della pirateria, oggi?
Continuiamo a parlarne tanto, ma non succede mai nulla.
Purtroppo c’è una sordità del mondo politico e, in parte, istituzionale. Forse anche per colpa nostra che non riusciamo ad essere sufficientemente incisivi e chiari nel lanciare alcune grida di allarme.
E’ un tema complesso che può avere dei riflessi demagogici di cui ci occupiamo un po’ “a corrente alternata”.
E’ un problema che sta diventando sempre più grande e pericoloso.
Offerta legale su internet e ridiscussione delle window possono andare nella direzione della creazione di un’alternativa al download pirata?
Assolutamente sì.
Noi produttori e distributori abbiamo la responsabilità di valorizzare il nostro prodotto e i nostri film, quindi, dobbiamo stare molto attenti a non lasciarci prendere dalla foga, correndo il rischio di svalutare il valore dei nostri contenuti.
Questo sia per salvaguardare la filiera, a partire proprio dalla sala cinematografica dove viene creato il valore, sia perché dobbiamo guardare ad un futuro prossimo dove la tecnologia ci consente di potere usufruire dei nostri film anche su altre piattaforme media, con qualità notevolissima.
Per quanto riguarda la window, bisognerebbe uscire da logiche conservative e non essere sorpassati dalla realtà stessa.
La richiesta di flessibilità rivolta agli esercenti è rimasta spesso lettera morta.
Io non ho mai parlato né di Day and Date, né tantomeno di finestre di tre o otto settimane.
Quello che abbiamo chiesto è una certa flessibilità in ragione della tipologia di film e in ragione dello sfruttamento in sala.
Chiudere ogni forma di discussione è un atteggiamento che non porta da nessuna parte: è anacronistico e dannoso.
Il fatto che a marzo ci sarà un’associazione unica di esercenti potrà facilitare il dialogo in questo senso?
Io credo proprio di sì.
Al tempo stesso, dobbiamo evidenziare la necessità di riflettere meglio su come sostenere le sale di città che nessuno deve dare per spacciate.
Alcuni film hanno evidenziato quest’anno la particolare importanza dei cinema da uno a tre schermi che privilegiano un tipo di prodotti che fatica di più nei Multiplex.
Un’intera produzione è messa a rischio dai pericoli che corre questo tipo di esercizio che va tutelato con, al tempo stesso, il desiderio di vedere anche nei Multiplex, programmato con una certa regolarità , il prodotto di qualità italiano ed europeo.