di Adriana Marmiroli
Dal cinecocomero al cinepanettone per arrivare ai Tre Re Magi.
Ovvero: gli inventori del film di Natale corali e multipli passano al sapore di mare di un film che ha per modello quelle macchine macina incassi.
I Vanzina e Medusa, insieme appassionatamente.
La stagione 2008-2009 si apre quindi, in piena estate (27 giugno), per la prima volta, con un blockbuster made in Italy, “Un’estate al mare”: sette storie per sette coppie, da Banfi a Brignano, Greggio, Ceccherini, Izzo, Salvi, Gigi Proietti e signore (Brilli, Seredova, Falchi, Silvstedt) mettono in scena eterni italici vizi in amene località di villeggiatura disperse per la penisola.
“La fidanzata di papà ” è invece il panettone dalle tante uvette (Boldi, Simona Ventura, Nino Frassica, ancora Izzo e Salvi, Canalis, i Fichi d’India e la stangona Natalia Bush) che viene ammannito in sala con un po’ di anticipo sul Natale (7 novembre) per lasciar spazio ai Re Magi Aldo Giovanni e Giacomo.
Con “Il cosmo sul comò” tornano nei cinema a Natale, esattamente a quattro anni di distanza da “Tu la conosci Claudia?” (“Anplagghed al cinema” non può considerarsi un vero film).
Per la prima volta diretti dall’amico Marcello Cesena (sue le regie degli spot che li vedono protagonisti per Wind, e sue quelle di San Paolo con le voci della Gialappa’s) e senza Massimo Venier (nel frattempo impegnato sul set di “Generazione Mille Euro”), si cimentano anche loro con un film a episodi, legati tra loro da un improbabile guru orientale che impartisce pillole di saggezza “” esempi morali “” a due discepoli.
Nel cast Sergio Bini-Bustric, Victoria Cabello, Raul Cremona, Angela Finocchiaro, Isabella Ragonese.
Tra queste teste di ponte vacanziere, Medusa allinea un listino come sempre variegato che alterna cinema italiano opere d’autore di rilievo internazionale ed entertainment puro, film per famiglie e per “adulti grandi e vaccinati”, con una scansione di quasi un titolo a settimana.
Come dicevamo la novità è la ricchezza dell’estate.
I multiplex lo esigono.
Medusa risponde.
Dopo la commedia a episodi dei Vanzina, due film di genere, l’horror “Le morti di Ian Stone” e il fantasy “Andersen”.
“Le morti di Ian Stone” vede il ritorno al cinema di uno dei maggiori registi pubblicitari italiani, Dario Piana, a 20 anni esatti dall’infausto “Sotto il vestito niente 2”.
Qui è stato chiamato dal grande Stan Wiston, mago del make up recentemente morto (suoi i make up effects di “Pearl Harbour”, “Terminator 3”, “Intervista col vampiro”), che in veste di produttore gli ha affidato una storia che ricorda “Ricomincio da capo”, ma in versione incubo, con lo Ian del titolo che ogni giorno viene orrendamente ucciso e ogni giorno rivive solo per conoscere altre morti in un crescendo esponenziale di violenza.
“Andersen” è invece un film sospeso tra il fantastico e la ricostruzione biografica della vita e delle opere di Hans Christian Andersen, diretto dal russo Eldar Ryazanov.
Ancora un film di genere, un fanta-horror, è “Doomsday”, con cui il 29 agosto si chiude l’estate: bel cast con Bob Hoskins e Malcolm McDowell per un film apocalittico che racconta le devastazioni di un misterioso virus.
Poi si comincia la stagione dei “film da festival”: apre il 5 settembre “Il papà di Giovanna” di Pupi Avati.
In lizza per essere a Venezia, ha per protagonista Silvio Orlando e, tra gli interpreti, un Ezio Greggio per la prima volta attore drammatico.
La storia, ambientata nella Bologna degli anni 30, è quella di un padre che vede l’adorata figlia diventare assassina per un amore non corrisposto.
E sempre dal Lido, scelto per l’apertura, arriva “Burn After Reading” dei fratelli Coen, con la bella coppia George Clooney e Brad Pitt: due sfigati entrano in possesso delle pagine dell’autobiografia di una spia, cercano di venderle per realizzare i loro sogni di plastica (chirurgia) ma incappano in una serie di disastri tragicomici.
Da un festival, quello di Cannes, è invece già transitato “Vicky Cristina Barcellona”, opera in terra spagnola di Woody Allen, con Javier Bardem, Penélope Cruz e Scarlett Johansson.
Grande attesa e grande incognita invece per il comico “Bienvenue ches le Ch’tis”, campione d’incassi assoluto e stratosferico in Francia.
Da noi potrebbe fare il bis, come essere un assoluto flop: con i film francesi in Italia non si sa mai bene cosa può accadere.
Altra incognita “The Burning Plain” (10 ottobre) del debuttante Guillermo Arriaga, finora sceneggiatore per conto terzi di opere acclamate come “Babel” e “Le tre sepolture”.
Bella l’idea di fare di Kim Basinger e Charlize Theron madre e figlia, impiegate a ricucire faticosamente un rapporto sgretolato dal tempo.
Quindi inizia la stagione degli italiani: Vincenzo Salemme con Giorgio Panariello e Sergio Rubini in “No problem”, Pierfrancesco Favino, Monica Bellucci e Xenia Rappoport in “L’uomo che ama” di Maria Sole Tognazzi, “La fidanzata di papà ” di Enrico Oldoini.
E, per finire, in dirittura d’arrivo delle Feste, il drammatico “Fireflies in the Garden”, con Julia Roberts e Willem Dafoe, e l’action “Never Back Down”, storia di cui sono protagoniste le arti marziali e la loro capacità di fortificare gli animi.
Postilla finale, sull’unico film per bambini, “Piccolo grande eroe”: a metà settembre, cartoon diretto da Christopher Reeve (sì, proprio l’ex Superman costretto dal destino in sedia a rotelle), che esce postumo e racconta “” da chi sapeva cosa significasse non arrendersi “” di un bambino che attraversa gli Usa per andare a sostenere la sua squadra di baseball.