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Le vendite internazionali di Bookish: un nuovo detective per Mark Gatiss

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A partire dal titolo e addentrandosi nel cuore della storia, sono senz’altro i libri e la letteratura ad essere in prima linea in Bookish, crime drama in 12 episodi da un’ora che ha appena avuto la sua anteprima nel Concorso Internazionale del nuovo Italian Global Series Festival (a Riccione e Rimini dal 21 al 28 giugno).

E tuttavia, la serie non è basata su un’opera letteraria preesistente, cosa piuttosto rara di questi tempi.

“Sono uno studioso del genere, ho sempre sognato di fare il detective. L’idea mi è arrivata all’improvviso, mentre ero su un aereo. – Rivela a Cinema&Video International Mark Gatiss, protagonista della serie da lui creata, diretta da Carolina Giammetta e prodotta da Eagle Eye Drama per  il canale U&alibi di UKTV, con Beta Film responsabile delle vendite internazionale. 

  “Ogni detective ha un suo tratto distintivo: per Sherlock Holmes è la deduzione, per Poirot le sue ‘cellule grigie’, Miss Marple usa il microcosmo del suo villaggio per osservare la natura umana, Max Carrados è il detective cieco…”

Così ha creato Gabriel Book: un uomo gay in un mondo molto pericoloso, quello della Londra post seconda guerra mondiale, “un periodo molto interessante e non così visto in tv. Book possiede una libreria di famiglia di seconda mano, che rappresenta un po’ il suo cervello, è come un computer analogico.”

Gatiss ha scritto la serie durante il lockdown. Una fortunata coincidenza ha voluto che incontrasse Walter Iuzzolino e Jo McGrath, di Eagle Eye Drama ad una festa:
“Walter mi ha chiesto se avessi pronta una serie di detection in costume, e l’avevo appena scritta!”

Gatiss ha spesso scritto serie che ha poi interpretato, due su tutte, le più note, sono Doctor Who, e Sherlock, per la quale ha ricevuto un BAFTA, un Peabody e un Emmy Award.

Nel corso della masterclass che ha tenuto a Riccione, gli è stato chiesto ripetutamente di un ritorno di Sherlock:
“Mai dire mai” Ha detto. “Ma non è in programma, né sembra possibile realizzarla al momento.”

La seconda parte di Bookish, invece inizierà le riprese il prossimo agosto, mentre i primi sei episodi, dopo l’anteprima italiana  saranno trasmessi in  Gran Bretagna dal 16 luglio, su U&alibi, il canale dedicato al crime drama di UKTV.

(Mark Gatiss. Foto: Daniele Venturelli – Getty Images for Italian Global Series Festival)

Gatiss dunque scommette su questa serie stilosa, sagace e piena di humor, che sembra concepita per gli amanti dei libri, essendo ricca di citazioni e riferimenti letterari, veri o falsi che siano:

“Molti sono inventati, certo. Ma ci sono tanti libri reali ‘dentro’ lo show, e spero che gli spettatori si indirizzino verso alcuni di essi. E’ un’idea originale, ma deriva da molte delle mie letture favorite, come Jane Eyre, ad esempio, a cui c’è un riferimento nel primo episodio. In un’epoca in cui i libri tornano ad essere bannati e bruciati, credo sia bello celebrare tutto ciò che rappresentano, e questo è davvero il fulcro della serie.”

(c)KEVIN BAKER

Una scommessa a cui sembra dar ragione il grande interesse internazionale intercettato dalla serie, specialmente durante i giorni del festival, quando Beta ha chiuso accordi di vendita con Max in Australia, con i broadcaster pubblici scandinavi DR in Danimarca, SVT in Svezia, YLE in Finlandia, e con ancora Filmin in Spagna, AXN WHITE in Germania, Austria e Svizzera, e LTV in Lettonia. Altre vendite erano state annunciate in America Latina e in Brasile, in Benelux e in Turchia, fra gli altri.
Di Beta Film sono i diritti per la distribuzione worldwide, mentre PBS Distribution ha quelli per il Nord America della prima stagione.

Presente all’anteprima internazionale di Bookish a Riccione, anche la co-protagonista, Polly Walker, ben nota ai fan per essere il volto Lady Fearthington,  la popolarissima  serie Netflix celebrata anche dal festival con Adjoa Andoh (Lady Danbury), omaggiata con il  Massimo Excellence Award.

In Bookish Polly Walker è Trottie, la moglie di Book in un matrimonio di convenienza, poiché l’omosessualità era illegale in quel momento.

Il negozio di carta da parati che Trottie possiede accanto alla libreria del marito è un’efficace metafora visiva, in una serie dove la scenografia e i costumi sono particolarmente curati ed azzeccati: la carta da parati serve per coprire qualcosa, e quelle che Trottie mette in mostra sono colorate e vivaci, proprio come la sua personalità:

“Interpretare questo ruolo dopo quello di Lady Fearthington è stata una boccata d’aria fresca per me, perché quello di  Bridgerton era un mondo formale, dove vivevo infilata nei corsetti. Diverso da questo, dove Trottie non deve conformarsi allo stesso modo. Trottie è anche un personaggio molto positivo, molto amato, mentre Lady Fearthington era un’outsider, un’anomalia. Sicuramente le accomuna il fatto di essere due donne forti, che lottano per superare gli ostacoli.”. Dice a  Cinema&Video International.

(Polly Walker. Foto: Daniele Venturelli – Getty Images for Italian Global Series Festival)

Walker ha una lunga esperienza di serie in costume: oltre ai sopra citati, ha recitato in Pennyworth, ambientata in una Londra grottesca che combinava elementi degli anni ’50 e ’60  o nella mini serie  HBO-BBC Roma, girata a Cinecittà:

“Le serie in costume permettono agli spettatori di viaggiare nel tempo, e gli concedono la possibilità di evadere temporaneamente dalle loro vite. E’ meraviglioso guardare certe locations favolose o costumi, in confronto a certi drammi camera e cucina”

“I costumi giocano un ruolo fondamentale in Bookish” aggiunge Gatiss, “anche se il 1946 non è un’epoca con troppo glamour, ci sono alcuni modelli meravigliosi, io ho impiegato un sacco di tempo a cercare il mio cappotto!”

cUKTV-Toon-Aerts
(c)UKTV Toon Aerts

Il 1946 sarà ancora una volta la cornice temporale della seconda parte della serie, che sarà ancora una volta ambientata in un’atmosfera vagamente autunnale: è tutto ciò che l’autore può anticipare al momento. Ma le sue ambizioni guardano avanti, o meglio, indietro:

“Ho voluto mettere di proposito un’insegna sopra alla libreria che riportasse: fondata nel 1791: volevo che fosse chiaro che si tratta di un negozio di famiglia estremamente antico. Questo anche perché, se avremo la fortuna di continuare con molte altre stagioni, sogno di realizzare un episodio in flashback che ci porti all’età georgiano (1714-1830, n.d.r.)” Un’altra ‘evasione’ sarebbe quella geografica: la serie è girata in Belgio (prodotta in associazione con  Happy Duck Films e sostenuta dal Belgian Tax Shelter), e, per alcune parti, a Londa, ma “dovremmo ambientare un episodio in Italia!” Scherza Gatiss, appena prima di lasciarci per andare a visitare il museo di Fellini a Rimini:
“Amo la vostra cultura antica, la vostra vivace follia, il cibo, e qualunque posto che abbia campanili decadenti, come Siena, o Venezia, anche se quest’ultima è un po’ troppo congestionata dai turisti…”

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