Mancano tre settimane, e lo scorso venerdì, Fondazione Sistema Toscana, l’ente attuatore del progetto, ha organizzato una visita agli spazi all’interno dello storico complesso monumentale di Santa Caterina.
In giro per le aule – quella dedicata al taglio e alla cucitura degli abiti, quella dove si lavora il pellame per fare cinture e borse, quella dove vengono creati i gioielli – partner del progetto e giornalisti si sono mescolati ai 36 studenti -artigiani .
Tra i visitatori, anche Roberto Cicutto, presidente e amministratore delegato di Cinecittà Luce.
L’attenzione dell’Ente ai “mestieri” deriva dalla sua nuova vocazione: da quando (nella trascorsa estate) gli Studi sono tornati ad essere pubblici, Cinecittà dovrà essere “non solo luogo di produzione e post-produzione, ma un vero e proprio campus dove si fa anche formazione”, sottolinea Cicutto, che spiega a Cinema & Video International la ragione della sua presenza:
“Una realtà come questa di Prato è un esempio di come si possa far partire un’esperienza artigianale che produca lavoro e sviluppo”. Perciò “ Dobbiamo collaborare; perché questo significa poter offrire a coloro che vengono a girare in Italia professionalità anche in luoghi al di fuori di Cinecittà”. Significa “fare sistema”, dal momento che la Toscana, dopo il Lazio, “è la più frequentata dalle produzioni”, e dunque: ”avere la possibilità di fornire servizi qualificati in loco, è un’offerta straordinaria”.
“Alla fine del corso alcuni allievi entreranno nel nostro gruppo di lavoro”, conferma Beppe Serra, line producer delle prime due stagioni di “Medici” e della terza in preparazione.“La sfida – commenta – è poter fare qui a Prato anche la lavorazione”.
“Quel che stiamo realizzando rappresenta un capitale di laboratorio”, precisa Alessandro Lai: “Questo corso ha voluto verificare le potenzialità di fare costumi, non necessariamente per ‘Medici 3’, anche se alcuni, lo speriamo, potranno essere utilizzati nella serie”.
“La nostra ambizione – guarda in prospettiva Stefania Ippoliti – è trovare continuità di occupazione per gli studenti. Di storie sul Rinascimento se ne produrranno ancora tante, e questo nucleo così importante di professionalità che sta crescendo nella Bottega crea nuove opportunità per Toscana Film Commission, il cui lavoro è portare le produzioni a girare nel nostro territorio”
Si delinea meglio il percorso di Manifatture Digitali Cinema: nata per valorizzare la vocazione tessile della città di Prato, si apre progressivamente all’industria audiovisiva internazionale; prima attraverso Lux Vide e ora, con tutta probabilità, con Cinecittà Luce.