spot_img

direttore Paolo Di Maira

spot_img

MALTA/La piazza di Amenabar

di Carolina Mancini


Fort Ricasoli è, insieme ai Mediterranean Film studios, il luogo deputato agli allestimenti più spettacolari dei set di Malta.
Qui, dopo “Il Gladiatore”, “Troy”, “Munich”, è stato piazzato il set di “Agorà ” di Alejandro Amenabar, ambientato nel IV secolo in un’Alessandria d’ Egitto sconovolta da violenti conflitti religiosi.
I due protagonisti di questo film dal cast stellare (lo scenografo di “Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo” Guy Dyas, il direttore della fotografia de “L’ uomo senza sonno” Xavi Gimenez e la nostra costumista, premio Oscar, Gabriella Pescucci) sono Rachel Weisz, nei panni di Hypatia, astronoma e filosofa e Max Minghella (figlio di Anthony), il suo schiavo, combattuto fra l’amore per lei e la possibilità  di unirsi alla rivolta dei cristiani.
Produce la Mod Producciones di Madrid, una nuova società  guidata da Fernando Bovaira.
Oltre a Fort Ricasoli, le locations più importanti del film sono il centro di Valletta, Mdina, la capitale medievale di Malta e il villaggio di pescatori di Marsaxlokk.


“Ospitiamo una produzione da “˜blockbuster’circa una volta ogni due anni” spiegava l’anno scorso a Cinema&Video (cfr. n. 8-9-2007) Luisa Bonello, direttrice di Malta Film Commission.


E ancora una volta una grande produzione ha scelto l’isola per un film epico, in costume.


La lavorazione di “Agorà ” si distingue però per il rapporto senza precedenti con il territorio maltese:
E’ effettuato qui il 100% delle riprese”, commenta Luisa Bonello. “Che “” aggiunge – sommate alla preparazione, hanno determinato l’assunzione di 700 maltesi, fra cast artistico (4 attori locali affi ancheranno i protagonisti) e tecnico.
Hanno costruito un set enorme a Fort Ricasoli.
Un tale livello di coinvolgimento di risorse locali non si era mai verificato prima” continua la Bonello,sottolineando il superamento di carenze infrastrutturali di cui l’isola soffriva fino all’anno scorso .


 Altro primato di “Agorà “: con 15 settimane di riprese, dal 17 marzo a fine giugno, e la preparazione che è partita lo scorso ottobre, è il film che si è trattenuto più a lungo sull’isola.
Secondo le stime della produzione, l’investimento diretto ammonta a 20 millioni di euro, che dovrebbero raddoppiare grazie all’effetto del moltiplicatore e al guadagno fiscale.
La spesa per l’accomodation (circa 20 mila notti in albergo o in appartamenti affi ttati) è di 1,7 milioni di euro, 1,4 milioni di euro sono stati spesi per i trasporti (con 12.500 setttimane di noleggio macchine) e 1 milone sui materiali da costruzione.
Per i tecnici locali impiegati sempre nel settore delle costruzioni la cifra si aggira attorno ai 2 milioni e in questo caso oltre all’investimento materiale va considerato il valore aggiunto della formazione delle risorse, che è un passo avanti verso l’auspicato rafforzamento dell’industria audiovisiva maltese.


E’ in quest’ottica che sono stati aggiornati gli incentivi finanziari della Film Commission.
La forma resta quella del rimborso delle spese sostenute in loco, ma la percentuale sale dal 20 al 22%, e saranno eleggibili anche le spese per i servizi e il cast provenienti dall’Unione Europea (prima riguardavano solo Malta, per cui, ad esempio, lo stipendio di un italiano impegnato su un set maltese non rientrava nei conteggi). Il rimborso è previsto per film, produzioni televisive, mini serie, film d’animazione e documentari prodotti anche solo in parte a Malta.
Avviene a riprese ultimate e riguarda i trasporti, i costi delle locations, i servizi di catering, le diarie, l’ospitalità , le costruzioni navali, gli affitti per gli uffici, i materiali di scena, le attrezzature, i viaggi aerei e le spedizioni all’interno dell’Unione Europea.


Sempre in linea con le regole comunitarie, è stato introdotto un “test culturale”:
“E’ simile a quelli usati in Gran Bretagna ed in Germania. Il rimborso è legato ai punti che vengono attribuiti al “contenuto culturale” e al “contributo creativo” di una produzione in relazione al suo contesto europeo, mediterraneo o maltese,- spiega Bonello, – il procedimento amministrativo è semplice ed efficiente, poiché il rimborso viene assegnato direttamente attraverso un fondo governativo specifico, che per quest’anno è di 1,8 milioni di euro.
Ma, grazie ad una clausola, altri fondi potrebbero essere disponibili nel momento in cui il budget si esaurisse”

Articoli collegati

- Sponsor - spot_img

FESTIVAL - MARKET

- sponsor -spot_img

INDUSTRY

LOCATION

Newsletter