Senza dubbio il tema della crisi è presente anche nei film spagnoli presentati alla stampa internazionale: crisi economica, personale, familiare; storie minori che ci restituiscono l’ansia e la pressione dell’attualità .
E’ il caso di “Amador” di Fernando Leon de Aranoa (“I lunedì al sole”), singolare vicenda di una badante peruviana, e di “Vidas Pequeà±as” di Enrique Gabriel, che descrive l’intreccio di “˜piccole vite’ di persone ai margini, costrette a vivere in un campeggio alla periferia di Madrid. Secondo il regista il film è “premonitore della situazione attuale, anche
“La crisi ci ha preso in piena produzione. Una settimana prima delle riprese il sistema bancario ha chiuso i rubinetti. Anche il contratto con TVE sembrava non aver valore di garanzia per le banche. Per fortuna poi ne siamo usciti grazie al sostegno delle istituzioni catalane. In Italia adesso siamo in trattativa con Medusa per la distribuzione in sala.” Oltre a “Transgression” anche il thriller-horror “Secuestrados” di Miguel àngel Vivas mette in scena (benché in maniera molto diversa) un “˜invasione violenta del “focolare domestico”, problema particolarmente sentito in Spagna oggi, dicono gli attori del film, prodotto da Vaca Film (gli stessi di “Celda 211”).
“Ispansi” ci riporta al tempo della guerra civile spagnola per raccontare la storia dei 3000 bambini spagnoli deportati in Russia.
“Questi bambini siamo noi: restare uniti è l’unico modo per salvare questa Spagna che sta soffrendo” dice il regista Carlos Iglesias.
Ha funzionato bene al box office (sesto film spagnolo del 2010 con 500.000 spettatori) anche “Among Wolves”, coproduzione ispano-tedesca diretta da Gerardo Olivares, che narra la storia (vera) di un ragazzino che per 12 anni visse totalmente isolato, assieme ai lupi nella Sierra Morena.
“Sono andate a vederlo famiglie intere, e questa era una cosa che non accadeva da tempo, credo che abbiamo aperto anche una piccola breccia al cinema ecologista in Spagna.”
Dice Olivares, che spera che il film venga preso a Toronto o a Venezia.
Merita segnalare, infine, due film molto particolari: “Chico y Rita”, il
Nelle sale spagnole dal 1 luglio, il film racconta l’ultima avventura di Butch Cassidy dando una ricostruzione diversa da quella ufficiale che vuole il leggendario bandito morto in Bolivia.
Dice Gil: “E’ un film difficile, un genere che in Spagna non funziona e sinceramente non credevo si sarebbe venduto fuori. Però volevo rendere omaggio ad un eroe e ad un tipo di cinema che oggi non si fa più”.