direttore Paolo Di Maira

LUPIN FILM / Porte aperte verso gli Oscar

E’ anche un po’ italiano “Open Door”, opera prima del giovane regista albanese Florenc Papas, prodotto da Eno Milkani per Bunker Film + di in coproduzione con la Lupin Film di Riccardo Neri, candidato dell’Albania come migliore film straniero per gli Oscar 2021.

La particolare situazione generata dalla pandemia, che ha portato alla decisione di posticipare gli Academy Awards al 25 aprile, ha visto stravolgere anche molte delle attività di comunicazione legate all’evento, cene e ricevimenti in primis.
La promozione diventa essenzialmente virtuale: questo consentirà di risparmiare sulle spese di promozione, osserva Riccardo Neri, che, benchè coproduttore minoritario del film, è decisamente coinvolto nella sua promozione, sia sul lato delle istituzioni albanesi “non hanno mai avuto un film agli Oscar e questa sarebbe un’ottima opportunità industriale per accendere i riflettori sul paese, dove ci sono grossi vantaggi produttivi”, che su quello dell’industry hollywoodiana.

Certo la competizione sarà feroce, continua Neri, considerato che sono 54 i film stranieri che si contendono la cinquina, ma è il caso sognare, anche perché il film ha girato molti festival in Europa con un buon successo di critica (ha vinto il Premio del Pubblico e il Premio Cineuropa al Festival del Cinema Europeo di Lecce lo scorso novembre). Inoltre, rivela Neri:

“Alcuni membri dell’Accademy, che conosco personalmente e a cui ho fatto vedere il film, mi hanno dato riscontri positivi, dicendomi anche che corrisponde alla tipologia di film straniero a cui guardano per quella categoria: arthouse con autore e cast sconosciuti che raccontano una cultura molto diversa“.
Neri conosce bene gli Stati Uniti grazie alla sua lunga esperienza sui set internazionali in Italia e all’estero: ha curato la produzione esecutiva di “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, di “Third Person” di Paul Haggis, ha lavorato con Panorama Films e   recentemente ha affiancato Sorrentino e Guadagnino per conto di The Apartment.

Sul fronte della produzione indipendente, è molto curioso di scoprire e scommettere su autori esordienti, come Papas, per l’appunto, “che ho incontrato durante il pitching forum ai Sofia Meetings, e mi ha colpito molto, sia come persona, sia con il suo progetto di “Open Door”. Di Papas Lupin coprodurrà anche il secondo film, una storia di emigrazione dalla Grecia all’Albania a fine anni 70, prodotta da On Film di Dritan Huki “dove Italia dovrebbe avere partecipazione più ampia rispetto al primo lavoro”, dice Neri, che prosegue:

“Stiamo inoltre trattando un progetto molto interessante che parla di mutilazione genitale femminile in Inghilterra, paese dove è molto diffusa perché c’è stata un’immigrazione molto forte: il film è l’opera prima di Lara Genovese, una ragazza  italiana che vive a Londra, autrice di una piece teatrale, che si è autoprodotta ed ha avuto molto successo nel circuito off, e da cui deriva la sceneggiatura. Racconta la storia di una ragazza africana di terza generazione, e inglese di nascita e formazione, che si ribella alle generazioni precedenti contro questa pratica, che è stara costretta a subire nel quartiere dove vive e dove l’influenza tribale è ancora molto forte.”

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