“E’ un progetto che nasce da un protocollo di intesa per collaborare su progetti specifici che riguardano e possono essere realizzati nelle due regioni, – spiega Paride Leporace, direttore di Lucana Film Commission, che per i prossimi sei mesi, che coincidono anche con la fine del suo mandato, ha accettato di collaborare ( “a titolo gratuito”, tiene a precisare) allo sviluppo di questa start up. Start up che è anche una ripartenza per la Film Commission della Calabria, un riposizionamento del brand per cui era strategico il ‘traino’ virtuoso della vicina Basilicata, come spiega il Presidente della Calabria Film Commission, Giuseppe Citrigno: “Dopo un periodo negativo, partiamo da zero grazie al nuovo presidente di Regione Mario Oliverio che ha messo mano ad una ristrutturazione, soprattutto economica, della vecchia fondazione, con una veste nuova, e con questa nuova collaborazione che conta sulla grande esperienza di Paride, pur restando le due film commission indipendenti sotto il profilo amministrativo”
Spiega Leporace: “Ognuno continuerà con i propri statuti, e abbiamo pensato di sperimentarci sui nostri confini di prossimità e adesso vedremo come raccordarci con i rispettivi fondi. Abbiamo molte aree confinanti, fra queste il Parco del Pollino, l’area naturale protetta più grande d’Europa gestita dalle due regioni, è quindi significativo che il primo progetto sostenuto da LuCa (con 20 mila euro da parte di ognuna delle film commission) sia girato qui. Così vorremmo continuare nel futuro, perché in Italia i progetti insistono spesso su più regioni, e due regioni vicine possono collaborare.”
“Sono felice di girare questo corto di genere- spiega Claudio Santamaria- in una terra che amo. Lavorerò nel Parco nazionale del Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. Una location suggestiva e a cui sono affettivamente legato”.
Intanto la Basilicata proseguirà con il suo percorso internazionale, con “un progetto di valorizzazione del vino lucano nel mondo attraverso l’audiovisivo: contiamo di divulgare il bando a fine anno”, racconta Leporace.
Citrigno, storico esercente calabrese proprietario di tre sale a Cosenza (Citrigno, Modernissimo e San Nicola), presidente regionale dell’Anec Calabria e membro della commissione cinema al Ministero, ha le idee chiare: “la Film Commission dovrà investire sul territorio e sulle risorse umane come un’azienda. Abbiamo grandi spazi e tutti i tipi di paesaggio, un territorio completo, maestranze che andremo a riformare, una grande ricettività alberghiera, una popolazione che è ben felice di accogliere nuove produzioni e nuovi set, molto aperta a questo tipo di esperienze. Ci mancava solo la spinta degli amministratori regionali.”
Il nuovo corso della film commission si articolerà secondo quattro linee di intervento: formazione, promozione, fundraising e incoming: “Questo può essere un volano per creare una ricchezza sul territorio di cui la Calabria ha bisogno, è la regione con tasso di disoccupazione più alto d’Italia e non ci possiamo permettere di perdere neanche un posto di lavoro, perché non abbiamo grandi aziende o strutture, dobbiamo vivere sull’agricoltura, sul turismo e spero in piccola parte anche sulla film commission.” conclude Citrigno.
Il presidente Oliverio ha nominato, inoltre, Presidente del Comitato d’Onore l’Oscar per la direzione della fotografia di “Avatar”, il calabrese Mauro Fiore.
All’incontro veneziano ha partecipato Stefania Ippoliti, Presidente di Italian Film Commission, che nell’augurare buon lavoro ha sottolineato l’importanza di queste forme di collaborazione.