Sarà che i progetti basati sui libri si “muovono più veloci”, ma è certo che il mercato dei diritti letterari non dà segno di flessione, anzi, e i dati parlano chiaro, i produttori sono sempre più a caccia del materiale giusto per gli adattamenti verso il grande (ma anche il piccolo) schermo, che spesso scalano la vetta del box office.
E’ quanto emerge dall’International Book to Film Market, ospitato all’interno della London Book Fair (16-18 aprile). Secondo quanto riferito dal settimanale Screen International, una delle tendenze più interessanti riguarda i confini via via più sfumati fra cinema e televisione: il fatto che questi due mondi si avvicinino, con registi cinematografici che spesso dirigono film per la tv, fa sì che i produttori televisivi si interessino a materiale di più alta qualità , magari andando a pescare nella letteratura.
E i confini sembrano scomparire un po’ dovunque: i vari settori dell’industria dell’intrattenimento lavorano a stretto contatto e, per esempio, sono sempre più richiesti scrittori che si sappiano muovere agilmente sia sui libri che sulle sceneggiature.La parola d’ordine è : versatilità . Fra i generi più quotati per l’adattamento letterario nel 2007 non potevano mancare i thrillers, soprattutto di taglio politico, sulla scia di “the Costant Gardener” e “the Last King of Scotland” (gli spettatori di oggi sono molto preparati sulle questioni globali fondamentali).
E’ in crescita l’interesse verso le commedie leggere, divertenti, come “Il Diavolo veste Prada”, e verso i film per i più piccoli, grazie anche alle riduzioni nei costi dell’animazione e alla proliferazione dei fumetti e dei giochi al computer. E poi, dulcis in fundo, il pubblico ha fame di una grande, romantica storia d’amore: chissà fra quali pagine si sta nascondendo”¦
Cinema&Video International 5-2007