E’ tutto made in Lombardia “Call me by your name”, il nuovo film di Luca Guadagnino che sarà a Berlino, nella sezione Panorama, dove arriverà direttamente da Sundance.
“Uno dei rari casi in cui questi due festival accettano di ‘spartirsi’ un film, visto che di solito vogliono l’esclusiva dell’anteprima mondiale”, – racconta Stella Savino, che ha prodotto il lm per la Frenesy, la società di Luca Guadagnino e Marco Morabito, in co-produzione con la francese Memento, che cura le vendite internazionali.
In effetti c’è molta attesa per questo titolo, sia perché tratto dall’omonimo best-seller, negli Stati Uniti, di André Aciman, sia perché Luca Guadagnino è molto amato all’estero, non a caso è uno dei pochi italiani presenti alla Berlinale, dove era già stato con “Io sono l’amore”, altro film che ha ben ‘esportato’ il nostro paese oltre con ne. E forse anche per questo che Sony Pictures worldwide ha subito comprato i diritti ed è distributore mondiale per il film.”
Interpretato da Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Esther Garrel, Amira Casar, Victoire Du Bois, è la storia di un amore omosessuale fra due adolescenti, che nel romanzo è ambientata totalmente in Liguria, al mare in piena estate, e che Guadagnino ha trasferito in Lombardia.
Ha girato fra maggio e giugno 2016, fra Moscazzano (“dove abbiamo trovato la splendida Villa Albergoni”), la campagna cremasca, la città di Crema, Sirmione sul Lago di Garda, le cascate del Serio in provincia di Bergamo.
‘Tutti luoghi meravigliosi e pressoché sconosciuti o poco visti sul grande schermo- spiega Savino-. La trasposizione di questa storia in Lombardia gli ha dato un tocco più romantico, perché le campagne cremasche sono molto inglesi, malinconiche e poco frequentate dal cinema. Credo che usare un territorio cinematograficamente ‘vergine’ sia stimolante per Luca che ama mol-
tissimo questa regione e fa di tutto per raccontarla. “Io sono l’amore” e’ stato interamente girato a Milano, “Bigger Splash” a Pantelleria ma interamente preparato e post-prodotto in Lombardia. Proprio ora abbiamo finito le riprese di “Suspiria”, film ambientato a Berlino nel 77, per il quale abbiamo realizzato gli interni a Varese.”
Due lm, “Call me by your name” e “Suspiria”, molto lombardi, e che insieme totalizzano un budget di 23 milioni di euro. Una scelta che, precisa Savino, “forse non è ripagata dal punto di vista economico, perché purtroppo in Lombardia non ci sono i fondi che invece esistono in tante altre regioni, ma sicuramente lo è artisticamente. Luca non sceglierebbe mai una regione che non sente giusta per la storia. Ma anche in assenza di fondi, tiene a sottolineare la produttrice, ‘abbiamo avuto’ un alleato prezioso in Lombardia Film Commission, nella persona di Michaela Guenzi, che ha creduto molto in questo progetto e a cui abbiamo fatto riferimento soprattutto a livello di intermediazione con le istituzioni”.