Molte Film Commission e istituzioni turistiche hanno partecipato, il 24 e il 25 settembre, a Locations World, la manifestazione di Mumbai (www.locationworld.com), tra cui Film France assieme a Atout France, e Tourism Board Canada.
Queste presenze rivelano un interesse per il mercato indiano; ma la specificità della produzione indiana lascia sconcertate le Film Commission europee.
“La produzione indiana, prolifica, è molto stabile. Ha dunque metodi di lavoro particolari, che differiscono enormemente dai nostri, perfino nel modo di condurre le negoziazioni commerciali “, constata Jean “”Patrick Costantini (I Film Europe) che ha girato quest’estate “Manmadhan Ambu” con la star Kamal Haasan a Parigi, Marsiglia, Venezia, Roma e Barcellona.
“Sta a noi adattarci, come del resto ci adattiamo alle produzioni di Hollywood, anche loro particolari, ma più vicine a noi”. Presente nello stand francese a Locations World, il produttore ha coinvolto il Louvre per “London Dreams” di Vipul Shah, e Venezia per “Manmadhan Ambu”. ” Per rendere remunerativo il costo di una ripresa in Europa, le produzioni hanno bisogno di accedere ai grandi monumenti, icone del nostro patrimonio, che possono dare un valore aggiunto ai loro film”. Cosa non sempre semplice, poiché i cineasti indiani non hanno la stessa “gestione dei tempi”: non soltanto le disponibilità delle star si conoscono molto tardi, ma anche i registi sono abituati a una libertà d’azione straordinaria nel loro paese, dove il cinema è quasi una religione.
” A quel punto – conclude Costantini – accogliere gli indiani in Europa presuppone una volontà istituzionale forte, cosa che in Francia avviene grazie all’impulso di Film France, motivata dall’intento di valorizzare i grandi siti del patrimonio; e grazie anche alle società di produzione che conoscono e accettano le loro specificità “.