Un’altra questione è quella che lega alcune produzioni al clima o alle stagioni, come nel caso del film “Piccolo Corpo” di Laura Samani, prodotto da Nefertiti Film, interrotto a due settimane della fine delle riprese.
“Fino all’ autunno non si può ripartire, abbiamo già fatto riprese nei paesaggi marini e lagunari, e ci eravamo appena trasferiti in montagna (c’è bisogno della neve). In tutto il film sono previsti solo due cover set , e uno l’avevamo già utilizzato” afferma Paola Pegoaro.
Al location scouting di questo film ha lavorato anche Gabriella Ziraldo, che dice: “avevo collaborato anche ai permessi per i minori con richieste a istituti scolastici per i nulla osta, e i bambini hanno continuato fino al 6 marzo, anche se le scuole erano chiuse.”
Questo è un altro problema che la stagionalità legata al lockdown porta con sé: “bisogna pensare che se torneremo a girare in inverno questi bambini saranno cresciuti!”
Anche il film di Pieraccioni “Il Sesso degli Angeli” prodotto da Calosci Film e su cui era al lavoro Simona Serafini, è stato posticipato all’anno venturo, sempre per poter girare con la buona stagione “a febbraio avevamo individuato già le locations, 2 o 3 chiese nel centro di Firenze”.
Beccu ricorda che anche “Noir” di Michele Salimbeni aveva una scena dove le due attrici fanno il bagno in un fiumicciattolo vicino alla villa, e la temperatura dell’acqua di certo a seconda della stagione, potrebbe fare la differenza.”
E, aggiunge: “oltre al semaforo verde per le riprese, sarà necessario trovare altre coincidenze di logistica, per “Noir” ad esempio, avevamo trovato un albergo nelle vicinanze con 70 camere, che non è detto sarà disponibile quando inizieranno le riprese.
La stessa logistica dello scouting può complicarsi con le nuove misure: “ prima con un minivan potevi trasportare circa otto persone, che oggi si sono ridotte a due, tre.”