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direttore Paolo Di Maira

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Location Pubbliche&Private/ Il caso “Sopravvissuti”

Il porto antico di Genova, il Matitone, i Cantieri Gardella, Carignano, il Padiglione B della Fiera di Genova progettato da Jean Nouvel, abitazioni private: sono solo alcune delle moltissime locations protoagoniste di Sopravvissuti, serie Tv prodotta da Rodeo Drive, con il sostegno di Genova Liguria Film Commission e parte del primo esperimento di The Alliance, che vede riuniti Rai ZDF e France Television per la coproduzione di prodotti audiovisivi internazionali.
La serie è ‘oggetto di contesa’ fra alcune grosse società di vendita internazionali, “molto probabilmente concluderemo con una major molto importante” rivela Marco Poccioni, presidente di Rodeo Drive, intervenuto al panel che il Digital Fiction Fest di Genova ha dedicato al tema delle location pubbliche e private.

Un’operazione inedita in Italia, che ha richiesto 24 settimane di riprese: due blocchi in Liguria, fra ottobre e novembre 2020 e poi fra marzo e maggio 2021, intervallati da 7 settimane negli Studios (studi televisivi De Paolis, n.d.r.) a Roma “dove abbiamo ricostruito una barca di 27 metri, compresi li interni, sostenuta da un gimble che ricreasse il moto ondoso”. Non solo, negli studios è stata anche ricreata la terribile tempesta di cui sono vittima i sopravvissuti, “erano perennemente allagati durante il periodo delle riprese”.

Altra unicità della serie, sottolinea Poccioni, sta nella potentissima interazione della storia con i luoghi in cui è girata: “il regista, Carmine Elia, ha voluto creare un continuo legame fra interno ed esterno. La storia è permeata da Genova che la valorizza in modo straordinario così come, sono convinto, la serie valorizzerà Genova.  Oltre 40 gli ambienti location pubbliche e private, ognuna con esigenze diverse, che devono conciliarsi con quelle della produzione.

In questo, il ruolo di sintonizzatore delle film commission è fondamentale, dice la presidente dell’associazione delle film commission italiane, Cristina Priarone: “il nostro lavoro è quello di illuminare la visione degli amministratori, per rendere più accessibili anche economicamente le locations pubbliche, in nome del ritorno ancora più grande che una produzione audiovisiva può portare. Stiamo lavorando con il MIBAC per mettere a punto un nuovo regolamento delle imprese dei beni culturali, con l’obiettivo di costruire un’offerta strutturata e uniforme, dotata di chiarezza per quanto riguarda referenti finali, visto che, anche nel settore delle locations, ci troviamo in una competizione globale.”

Competizione che invece a livello nazionale non esiste più, specifica Priarone, proprio in nome di quest’’offerta unitaria che sia veicolata da un’azione di promozione internazionale congiunta. Concetto ribadito anche da Roberto Stabile, presidente di Lucania Film Commission e responsabile delle relazioni internazionali di Anica: “come coordinatore dei desk audiovisivi ICE nel mondo non mi stancherò mai di sottolineare l’importanza di usare l’audiovisivo per comunicare ciò che si produce in Italia.”

La volontà di creare sinergie fra le diverse film commission è stata testimoniata anche dalla presenza, al panel del DFF, di Paolo Manera, direttore di  Film Commission Torino Piemonte, che  assieme alla presidente di Genova Liguria Film Commission, Cristina Bolla, ha espresso la volontà di rendere più solida e organizzata la collaborazione fra le due strutture: “Per offrire ai produttori la possibilità di spaziare su un territorio  più vasto, che va dalle Alpi al mare.”

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