Gli anni che finiscono con il 9 sono sempre stati anni importanti: il 2019 lo è certamente per la Film Commission della Liguria, che compie vent’anni di attività .
“Fu un’esperienza pionieristica in Italia”, conferma Cristina Bolla, presidente di Genova Liguria Film Commission, che anticipa: “la ricorderemo nel corso dell’anno con un evento dedicato, che possa valorizzare al meglio il nostro primato”
La lunga storia della Film Commission è caratterizzata da una crescita graduale e costante; negli ultimi due anni c’è stata un’accelerazione. Merito del Fondo, istituito nel 2017?
Certamente il fondo è stato un acceleratore. Ha una dotazione annua di 1 milione di euro che contiamo di irrobustire attraverso bonus occupazionali. Tuttavia è noto che ciò che finora ha attirato le produzioni in Liguria e – ritengo – continuerà ad attirarle, è soprattutto il livello di competenze interne alla Film Commission, che ha dimostrato di saper cogliere in anticipo le esigenze delle produzioni.
Il 2018 è stato un anno particolarmente intenso.
Abbiamo ospitato circa 70 produzioni solo nei primi 6 mesi; anche film importanti: italiani, come “I moschettieri del Re” di Giovanni Veronesi, e internazionali come “Murder Mystery”, la produzione Netflix con Jennifer Aniston e Adam Sandler
Poi c’è stato il crollo del ponte Morandi.
Quell’evento tragico ha segnato anche noi, oltretutto il ponte è molto vicino alla nostra sede. Ma voglio rassicurare i produttori: a pochi mesi dal quel terribile 14 agosto la logistica è stata ripristinata e la viabilità è stata addirittura migliorata. Insomma, abbiamo reagito rilanciando e dando nuovo impulso alla ricostruzione
Villa Bombrini, sede della Film Commission, è a Cornigliano, ex quartiere industriale riconvertito. La location ha un senso?
Guardare al futuro fa parte della nostra storia: con Società per Cornigliano, che è proprietaria di Villa Bombrini, stiamo studiando i modi per ampliare gli spazi a noi dedicati e quelli dedi- cati alle giovani imprese audiovisive , denominato PACC (Polo Produzioni Audiovisive di Cornigliano)
Il Polo è un aspetto fortemente identitario di Genova Liguria Film Commission.
E’ un’identità che vogliamo rafforzare dando un forte impulso a questo incubatore d’imprese che conta già circa 60 aziende tra piccole, medie e start up. La novità è che stiamo sviluppando un progetto sulla formazione. Intendiamoci: la Film Commission ha sempre fatto formazione, la novità è la formalizzazione del nostro impegno in questo campo. Stiamo lavorando per diventare noi stessi ente di formazione ottimizzando le professionalità e le competenze che gravitano attorno a noi e all’interno del nostro direttivo.
Torniamo all’attrazione di produzioni sul territorio: anche qui c’è una peculiarità: accanto a cinema e tv c’è molta pubblicità.
Quello degli spot pubblicitari e dei video clip musicali è un settore che seguiamo molto bene. Presenta indubbi vantaggi: è di minor impegno e garantisce un ritorno economico e soprattutto un impatto promozionale notevole anche a livello internazionale.
Lei si occupa di marketing turistico e territoriale. In che modo la sua professionalità ha inciso sulle strategie della Film Commission?
Dal mio insediamento, nell’estate 2017, mi sono adoperata per dare maggiore slancio alla promozione, unendo l’offerta di location a quella dei prodotti del territorio.
Cito, a questo proposito, un’esperienza positiva come “Liguria sullo schermo”, l’iniziativa che abbiamo realizzato al festival di Cannes 2018, dove abbiammo offertro agli operatori le specialità enogastronomiche liguri.
La logica è quella di cogliere gli eventi cinematografici più importanti per promuovere il territorio a 360 gradi. E’ la stessa prospettiva che ci sta portando a dare un supporto organizzativo ai festival cinematografici attualmente esistenti in Liguria e che ci farà organizzare un Festival in modo diretto.
li anni che finiscono con il 9 sono sempre stati anni importanti: il 2019 lo è certamente per la Film
Commission della Liguria, che