di Adriana Marmiroli
Vigilia di MipTv, appuntamento fondamentale per definire e “rifinire” una
Ancora lontane le date dello svolgimento, dal 5 al 10 luglio, per ora, della quarta edizione che verrà , sono state abbozzate solo alcune linee generali.
A partire dalla riconferma degli screenings e dei pitching che tante soddisfazioni hanno dato l’anno scorso sia agli organizzatori che agli invitati-buyer.
«Abbiamo appena spedito gli inviti e iniziato la selezione delle opere».
Lontani i tempi in cui poteva esserci un po’ di affanno a portare ospiti di riguardo al festival.
«L’appuntamento romano è ormai cosa acquisita. Ce ne rendiamo conto dall’atteggiamento delle star internazionali e dei network: non dobbiamo più spiegare chi siamo e cosa facciamo, e le risposte a partecipare sono subito positive».
Nello specifico, gli screenings, «si sono da subito dimostrati un’esperienza da ripetere».
Anche se magari con qualche messa a punto.
«Sulla prima edizione abbiamo raccolto solo pareri positivi, tutti
Per quanto riguarda l’aspetto più festivaliero, ovvero il pubblico, una novità è già stata definita.
Oltre alle solite location (Cinema Adriano, Auditorium della Conciliazione, mentre per quanto riguarda la Lumsa c’è ancora qualche punto interrogativo) quest’anno ci sarà un «Villaggio della Fiction “” ci dice Misuraca -, che si distenderà sul Lungotevere tra l’Auditorium e Castel Sant’Angelo già una decina di giorni prima dell’avvio del festival: ci saranno incontri, concerti, stand in cui verranno mostrati all’opera i mestieri della fiction, i diversi aspetti produttivi di questo settore».
Per quanto riguarda il programma, tutto è ancora molto fluido.
Spiega il direttore artistico Steve Della Casa: «Abbiamo iniziato a
Sono desideri, non anticipazioni.
«Di certo c’è l’omaggio che vogliamo fare a tutta la carriera televisiva di Andrea Camilleri; da quando seguiva le produzioni in Rai negli anni 60 (“Maigret”, “Nero Wolfe”) in poi».
Sul fronte delle produzioni internazionali, determinanti saranno gli incontri di Cannes.
«Ma quasi sicuramente ci sarà un omaggio importante a una major televisiva americana ».
Una novità sarà la suddivisione delle categorie del concorso, non più per “pezzatura” (tv movie, miniserie, lunga serialità ) ma per genere: drama, comedy e factual.
Per il resto non sono previste sostanziali differenze con l’edizione 2009, anche se il budget di previsione è stato definito quest’anno in 6,5 milioni di euro, di cui 5 circa perverranno dalla Fondazione Rossellini e il resto da sponsor privati e altri enti.
«Non è facile far quadrare il bilancio di una manifestazione come questa, ma il direttore artistico capisce benissimo le nostre esigenze», scherza Michele Misuraca, che ricorda come nel 2009 avesse avuto a disposizione 7.1 milioni di euro.
«Non si tratta di un taglio, quanto dell’effetto di una razionalizzazione delle voci. Per esempio: ci sarà la novità del Villaggio della Fiction, da cui però ci aspettiamo una pubblicità indiretta a costo zero che ci permetta di diminuire il piano media. Inoltre quest’anno rinunceremo a portare in provincia il Festival: una spesa notevole e in questo momento superflua».