Cosa offre l’Italia all’audiovisivo internazionale?
Proverà a dare una risposta l’Italian Film Commission Day: lunedì 16 maggio all’Hotel Majestic di Cannes, dalle 10,30 alle 17,30, nell’area business del Padiglione Italiano, ci saranno tutte le film Commission italiane .
“Saremo a disposizione dei professionisti per informazioni e contatti”, assicura Stefania Ippoliti, presidente di Italian Film Commissions: “Abbiamo verificato che essere tutti presenti, nello stessa data e nello stesso luogo è molto utile, anche se molti film commissioner saranno a Cannes più a lungo”.
Dopo una breve presentazione degli incentivi statali di Maria Giuseppina Troccoli, dirigente ufficio cinema e audiovisivo del MiBACT, e un’introduzione del Film Commission Day dei rappresentanti del Coordinamento , si aprirà un’intera giornata di lavoro.
A questa data le Film Commission Italiane arrivano con uno spirito nuovo, galvanizzate dal disegno di legge governativo sul cinema che vede il loro ruolo e la loro attività ufficialmente riconosciuti dallo Stato: infatti, nel testo di legge sono descritte come gli organismi attraverso cui le Regioni promuovono il territorio sostenendo lo sviluppo economico e culturale dell’industria audiovisiva.
Più forti in Italia, più propositive in Europa: IFC è stata capofila di un progetto europeo – Regional Film Commissions and Funds as Knowledge Hub in the process of making movies – presentato nell’ambito del programma Erasmus Plus, cui hanno aderito molte Film Commission and Fund italiane ed europee e relative associazioni, da EUFCN Filming Europe, a Cine Regio.
“La nostra attività ha standard professionali più alti, diffusi ed omogenei – continua Ippoliti – ora, avere un’offerta europea è un’ambizione realistica. Di qui il nostro impegno per rinforzare la rete di Film Commission e Fund: all’Europa chiediamo di supportarci, e far sì che possiamo viaggiare, incontrarci, in modo che gli staff possano condividere le conoscenze, ma soprattutto perchè circolino le cosiddette buone pratiche”.
Vanno in questa direzione i protocolli siglati dall’Associazione negli ultimi due anni, ad iniziare da quello con l’Agenzia per la Coesione territoriale (ACT) di cui il programma Sensi Contemporanei fa parte, e con MiBACT, che ha tra le sue principali finalità il reperimento di fondi per l’internazionalizzazione delle attività, la creazione di networking sovranazionali, la promozione delle Regioni attraverso attività di valorizzazione del territorio, la formazione per il miglioramento delle capacità e delle competenze delle Film Commission e dei professionisti del settore.
Da segnalare anche il protocollo con Convention Bureau Italia, l’associazione di coordinamento delle imprese che si occupano di promozione turistica, e, con l’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI), che punta a valorizzare il patrimonio “verde” italiano in chiave di risorsa: da set per cinema e fiction a location per shooting fotografici, spot pubblicitari, documentari.
“Ognuno dei protocolli risponde alla scelta di lavorare in rete. Non sono solo slogan, perché ci portano a pensare e ad agire con un orizzonte più ampio e realmente in termini di mercato europeo; ciò significa, per esempio, sviluppare più co-produzioni europee e più ci conosciamo più facile sarà”.
Le strategie di internazionalizzazione non si fermano all’Europa, e in questo sono essenziali i produttori esecutivi, quei professionisti, cioè, che supportano in Italia le produzioni estere: “Sono i nostri migliori alleati– non ha dubbi Stefania Ippoliti – perché, conoscendo bene il mercato internazionale, sono ottimi cacciatori di occasioni produttive per il nostro paese. Anche se riceviamo spesso richieste da produzioni estere, è innegabile che il produttore esecutivo ha più strumenti di noi per capire chi abbiamo davanti”.
La presidente di Italian Film Commissions lancia una proposta: “Ci piacerebbe che nelle manifestazioni internazionali fossero nello spazio italiano anche i produttori esecutivi, così come ci sono i venditori esteri. Un modo chiaro per comunicare che l’offerta del Paese Italia è, ricca, complessa, ma unitaria”.