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direttore Paolo Di Maira

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WEMW Co-Production Forum / Vincono Lenin’s Paw e Strange Sea

Si è conclusa il 24 gennaio la 14° edizione di When East Meets West, lo spazio industry e di formazione del Trieste Film Festival, diretto da Alessandro Gropplero e organizzato dal Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia diretto da Paolo Vidali in collaborazione con il Festival. 

Crescono i premi assegnati, assieme ai partners, prevalentemente mercati e programmi di formazione internazionale, e ai partecipanti. Erano 550 i professionisti da oltre 60 paesi, circa 600 gli incontri programmati con oltre 15 diverse attività in contemporanea nei quattro intensi giorni di lavoro.

Quest’anno sono stati soprattutto i film documentari a trionfare. Come i due vincitori principali del WEMW Co-Production Forum: Lenin’s Pawn di Dragos Turea che ha ricevuto il Film Center Serbia Award (€ 5.000), e Strange Sea di Lala Aliyeva, altri € 5.000 (CICLIC WEMW Award) messi a disposizione dalla Regione francese Centre-Val de Loire. Il primo, prodotto da by Parmis Film (Moldova) e Project UM (Romania) racconta di un attore di successo di un’industria cinematografica che non ha molto da offrire, che si imbarca nella strampalata e esilarante missione di smantellare i monumenti di Lenin in un paese-museo del comunismo, diviso fra il suo passato e le aspirazioni europee.

Strange Sea, prodotto dalla Yaman Film (Azerbaijan), casa di produzione fondata dalla regista stessa, che riflette sulla propria paura del mare, mettendola in parallelo con le storie delle persone sulle rive del Mar Caspio, le loro paure e i loro sogni.

La giuria che li ha premiati, composta da Hervé Aubron (Quinzaine des cinéastes), Pierre Dallois (Ciclic Centre-Val de Loire), dalla regista Una Gunjak e Angeliki Vergou (AGORA | Thessaloniki IFF & Thessaloniki IDF) , ha anche assegnato una Menzione Speciale a un altro progetto che arriva dall’Azerbaijan, in c-produzione con la Georgia: The Amateur Photographer’s Family Portrait di Nurlan Hasanli, prodotto da Irina Gelshvili (Radium Films, Georgia) e Emil Najafov (Ultra Production, Azerbaijan).
La Gelshvili e Hasanli hanno ricevuto anche il DAE Talent Development prize, in collaborazione con EFM.

Due riconoscimenti sono andati anche al documentario della regista ucraina Tetiana Khodakivska The Blue Sweater with a Yellow Hole (prodotto da Elena Saulich, Pronto Film in associazione con Moon Man e Babylon’13): l’ EWA Network’s Award for Equality & Inclusion del valore di € 500, e, per Elena Saulich, un accredito gratuito per il Cannes Marché du Film Producers’ Network. Quest’ultimo è un premio doppio: l’altro badge è andato a Rafaella Costa, produttrice di Let It Roll (Manjericão Filmes, Brazil), dramedy di Caru Alves de Sousa, su tre donne che dal Brasile partono per l’Italia decise a vincere un torneo di bocce. 

In cerca di produttori e di montagne (forse in Italia?) è anche il documentario ceco Turquoise Mountain, di Barbora Chalupová, prodotto da Julie Marková Žáčková (Nochi Film, Repubblica Ceca), la cui protagonista, Dina, è stata la prima donna a scalare l’Himalaya 40 anni fa, premiato con il Laser Film Post-Production Award.

Fra i vincitori anche la prima co-produzione italiana con l’Ecuador: The Broken R diretto da Ricardo Ruales e prodotto da Soledad Santelices (Incubadora, Ecuador) & Matteo Pecorara (Small Boss, Italia), a cui è andato il #DocsConnect Taskovski Training Award.
La produttrice greca Maria Kontogianni (Wild at Heart), selezionata a WEMW con il progetto Hystera, ha vinto una borsa di studio per partecipare all’EAVE Producers Workshop.

La Pop Up Film Residency Award è andata a Agata Wieczorek, regista di Joy (Futur Antérieur Production, France), uno dei tre corti in animazione che da quest’anno hanno arricchito la selezione del Co-Production Forum.

Il 2024 ha segnato anche il 10° anniversario di Last Stop Trieste: il workshop dedicato ai documentari nelle fasi finali del montaggio già presentati o sviluppati all’interno di Ex-Oriente Film Workshop, BDC Discoveries, Docu Rough Cut Boutique, Baltic Sea Docs, ZagrebDox PRO,  o When East Meets West ha visto aggiungersi un premio. Oltre all’ HBO Europe Award (€ 1.000) vinto da Dad’s Lullaby, co-produzione ucraino-rumeno-croata diretta da Lesia Diak e da lei prodotta assieme a Monica Lazurean Gorgan, Elena Martin (DramaFree, Filmways, Petnaesta umjetnost), il nuovo Film Center Montenegro Award (€ 2.000) è andato  a Blueberry Dreams, progetto georgiano-franco-belga diretto da Elene Mikaberidze e prodotto da Elene Margvelashvili (Parachute Films, Georgia).

L’Arte Video Award , del valore di € 5.000, ha premiato uno dei progetti  di film work-in progress co-prodotti con l’Italia o prodotti dai territori in focus di WEMW: quest’anno è andato alla co-produzione fra Italia, Sri Lanka e  Francia Still Here di Suranga D. Katugampala.

Vale € 5.000 anche il TRT Prize, assegnato ai progetti work in progress di First Cut+, che hanno preso precedentemente parte al workshop di First Cut Lab: lo ha vinto il documentario ceco March to May di Martin Pavol Repka. Il progetto faceva parte anche della selezione del Co-Production Forum.

All’interno di un’edizione che vuole dare sempre più spazio ai cortometraggi, è particolarmente significativo il nuovo HAVC & MIDPOINT Development Award, del valore di € 3.000, assegnato a uno dei progetti del MIDPOINT Showcase, nello specifico a Unavailable di Kyrylo Zemlyanyi prodotto da Inna Lastochkina (Contemporary Ukrainian Cinema, Ucraina), e Nicolaï Iarochenko (Les Steppes, Francia).

Infine, ma non ultimi, i progetti vincitori degli Italy-Baltic Development Awards for Co-Production, premi nati proprio nel contesto di When East Meets West: un totale di 40 mila euro assegnati da Ministero della Cultura (MiC), Estonian Film Institute, Lithuanian Film Centre e National Film Centre of Latvia. Sono: il progetto maggioritario italiano The Waterline, diretto da Aurora Mischi e Massimo Mucchiut e co-sviluppato da Staragara e dalla società lettone VFS Films, premiato con € 20.000; Beatrice, diretto da Vallo Tooml e prodotto da Stellar Film (Estonia) assieme a Kino Produzioni, ha ricevuto € 13.000; mentre il progetto Hermann’s Hope, diretto da Sarunas Mikulskis e co-sviluppato con la lituana Ringaile LescinskieneMB Nuline kopija e l’italiana 010 Films, ha ottenuto € 7.000.

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